Creativity Papers blog
Rivista di scrittura creativa, notizie e approfondimento

Ultimi articoli

sabato 14 marzo 2009

Come si può essere pagani?


di Giovanni Pili.

Alain de Benoist è nato a Parigi nel 1943. Iniziata l'attività giornalistica da giovanissimo, ha conseguito tre lauree e parla correntemente quattro lingue. Fondatore della nuova corrente di pensiero che fa capo al “Groupement de Recherche et d'Etudes sur la Civilisation Europenne”, è il principale animatore della rivista “Nouvelle Ecolle”. Premiato nel 1978 dall'Academie Francaise con il Prix de l'Esai. (Tratto dalla quarta di copertina della prima edizione italiana; N.d.A).




Spesso non ci pensiamo ma le nostre origini non sono solo giudaico-cristiane, ma anche, e soprattutto, pagane. Quando per esempio, un pontefice ci ricorda che non importa con che nome chiamiamo Dio, dice una cosa pagana ... effettivamente, ad affermare una cosa del genere furono gli ultimi filosofi pagani, a dimostrazione del fatto che il paganesimo, nel periodo della sua fine non era affatto in crisi, ma ansi si stava evolvendo. De Benoist ci spiega cosa è il paganesimo e come si possa essere tutt'oggi pagani, senza necessariamente rispolverare i vecchi idoli greci, latini o orientali. Fortemente influenzato dalla filosofia dell'eterno ritorno e del “al di la del bene e del male” di Nietzsche, il filosofo ci insegna i valori del paganesimo che colloca la divinità presso quello che per i giudaico-cristiani è il “creato” ... maledetto nella genesi dallo stesso Dio creatore, che invece i pagani esaltano e venerano. Secondo de Benoist, la bibbia non è un libro religioso, ma morale, e lo stesso monoteismo, fondato sul libro sacro, non è “religione” ma moralismo. Nell'identificazione del solo Dio ... che a quanto pare da una attenta lettura, non è cosi scontato nella stessa bibbia, troviamo l'orda primordiale di S.Freud, la paura di castrazione, il complesso edipico, ecc. La dove i monoteisti vedono un tempo lineare con un inizio ed una fine, i pagani vedono un tempo ciclico, il Big bang non sarebbe quindi un inizio, ma uno degli infiniti cicli del cosmo. Se il monoteismo ha un Dio creatore ed un mondo creato, non sacro, e di passaggio; i pagani vedono il sacro e l'energia divina in ogni aspetto dell'universo, è un qualcosa che si avvicina molto al concetto che i fisici moderni hanno di universo. Il Dio giudaico cristiano è unico, creatore ed irraggiungibile, e quando si muore dovremmo godere della sua luce, al compimento della resurrezione dei morti, i pagani hanno più dei, spesso ne acquisiscono anche nuovi, e questi dei sono più che altro dei “demiurghi” che modellano la realtà terrena da sempre esistente e ciclica, quando si muore si sale agli dei per poi ridiscendere di nuovo come uomini, non ci sono “dei incarnati” ma “semi dei” che rappresentano l'anello mancante, mitico, tra uomo e Dio. Tutto, secondo de Benoist ruota attorno a mithos e logos ... “in principio era il logos (il verbo)” dice Giovanni nel suo vangelo ... ma il logos appartiene alla logica e non è detto che possa essere sempre vero, il mithos invece no, esso è al di la del bene e del male ... il mithos non ha bisogno di essere comprovato, perchè esso si fona sulla realtà esistente e da forma ai valori pre esistenti della comunità in cui nasce. Riti, miti, magia ... paganesimo, appunto.


Alain de Benoist

Come si può essere pagani?

Basaia Editore – i libri del Graal. 1984



Nessun commento:

Posta un commento