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martedì 23 novembre 2010
Speciale Von Trier #2 - Epidemic
1987, Lars Von Trier.
C'è del Genio in Danimarca, che fa anche l'attore e ci racconta
dell'Europa la piaga della peste che nei secoli scorsi tanto ha
determinato non solo nel progresso dei popoli ma anche nella sua
cultura, influenza della religione, superstizioni.
Film ultraminimalista, per amanti del genere e soprattutto amanti del
regista, interamente girato in 35mm e 16mm. Come in Le cinque variazioni, Lars gioca a fare il
regista insieme a Niels Vørsel, suo amico e collaboratore. Devono
fornire una sceneggiatura ad un produttore, ma al momento di stamparla
scoprono che il disco magnetico s'è danneggiato ed il lavoro è andato
perso. La devono riscrivere, hanno 5 giorni di tempo e non la
ricordano bene, allora di fatto se ne inventano un'altra.
EPIDEMIC, che da questo momento compare fisso sulla pellicola come
logo, è il titolo della nuova sceneggiatura. Narra di un'immaginaria
epidemia D.I.N., una specie di peste bubbonica ambientata in tempi
moderni...
La storia narrata vede i 2 autori nelle loro indagini storiche, e nel
loro percorso realizzativo, intervallarsi alle scene del film in
creazione così come da loro immaginate. Il film immaginato vede ancora
Von Trier protagonista, stavolta nei panni di un medico epidemiologo
idealista, che rifiuta l'idea di chiudere la città e l'ospedale agli
ammalati ed esce dalle mura, ottenendo però che egli stesso diventa il
principale veicolo di contagio.
Il finale "spiritista" sarà il momento più grande,
cinematograficamente parlando. Per il resto il film è interessante per
2 aspetti in particolare.
Certamente la ricostruzione storica di alcuni eventi legati alla
peste, in Italia soprattutto ma anche in Danimarca ed in Inghilterra,
con un curioso parallelo con storie dei bombardamenti al fosforo
effettuati in Germania nelle ultime fasi della seconda guerra
mondiale.
Altro aspetto una scena emblematica del modo di lavorare di Von Trier,
che può piacere o meno ma ha un'intelligenza creativa che ogni volta
mi stupisce. Ad un certo momento lui e Niels, con un pennello su un
muro, abbozzano l'intero canovaccio di Epidemic con matematica
precisione pur divertendosi. Una specie di "ricetta per il buon film":
iniziare così, finire cosà, a questo punto inserire il dramma, qua far
comparire la malattia, qui serve il prete, ecc... . Mi ha stupito la
semplicità nella professionalità dell'ancora giovane Lars, il metodo e
soprattutto il modo in cui quello del regista appare come un Lavoro, e
basta, che richiede progetto, che ha regole come uno spartito
musicale.
Fantastico! Ma solo per fan di Von Trier come me probabilmente.
martedì 2 novembre 2010
Speciale Von Trier #1 - Anti Christ
2009, Lars Von Trier.
C'è del Genio in Danimarca, che riporta ai nostri tempi paure ed
incubi che erano realtà vissute in particolare negli anni della
inquisizione e che videro il massimo "splendore" in termini di
violenza tra il 1300 e la fine del 1600. I maggiori richiami sono per
il periodo della nota Caccia alle streghe.
Sinossi: Un bambino cade da una finestra mentre i genitori fanno
l'amore al piano di sotto. Tragedia. Lei, giovane ancora laureanda, la
paga molto duramente in termini psichici e finisce in ricovero e cura
di psicofarmaci. Lui, più maturo che opera come psicoterapeuta, regge
meglio il colpo. Passato oltre un mese decide di portare la moglie a
casa, di sospendere i farmaci e di provvedere personalmente alle cure
della moglie.
Sarà una scelta infelice. Anche se lui agisce con competenza la
situazione scorretta di marito-terapeuta causa imbarazzo e formalità.
Indaga sulle sue paure, emerge che ha paura del Bosco dell'Eden, una
località dove hanno un piccolo chalet molto rustico. Ci vanno insieme.
L'ultima estate prima della morte del figlio la donna ci era rimasta a
lungo da sola, proprio col figlio. Lei supererà le angosce, ma nel
mentre lui scoprirà che la tesi che stava preparando, senza ultimarla,
sulle torture del '600 aveva già inciso molto ed in modo determinante
sulla psiche della moglie, la quale, fin troppo guarita, anelerà ad
una immolazione di stampo satanista... inizia una lotta cruenta.
Anche se il film è interamente incentrato sul dramma vissuto dalla
coppia, praticamente i soli attori presenti, la mia personale
interpretazione, vedi l'incipit, è che proprio come nella Trilogia
Europea dove Lars è andato alla ricerca dei fatti salienti e
determinanti per la cultura attuale, anche qui il tema è quello delle
radici storiche della cultura europea, dei fatti che ne hanno
determinato quella attuale.
Dopo la divertente satira de Il Grande Capo, Lars torna ad una
narrazione a capitoli, ma trattasi di semplice espediente teatrale,
col quale cambiare tecnica di ripresa, ritmo, argomento. A me piace ma
non gli darei troppo peso in termini cinematografici. Quello che conta
è che in Antichrist Lars utilizza per certi aspetti lo stile di Dogville,
soprattutto nel trattare gli attori, ma toglie la voce narrante e
soprattutto elimina, cosa che avevo apprezzato, la spiegazione stessa
di ciò che accade, totale trasparenza su contenuto e messaggio, che
tornando al film citato come anche in altri è presente nei dialoghi
stessi di recitazione.
Antichrist presta il fianco alla libera interpretazione, quindi mi
sbizzarrisco ed avviso anche eventuali lettori che: attenzione! da
qui in avanti qualche spoiler sarà inevitabile.
Anzitutto la donna è il perno della storia, protagonista come
argomento oltre che fisicamente. Pochi conoscono Medea
eppure già lì, con la sua particolare interpretazione del testo di
Euripide, Lars ha voluto dare alle donne una sorta di vendetta sullo
strapotere maschile, presente nel testo originale ma Lars ci calca la
mano, vendetta che compare anche in altri film (si pensi al finale del
citato Dogville). Qui questo aspetto emerge lentamente, ma c'è, e più
forte che mai. Bisogna attendere la guarigione dalle paure nel bosco,
ma poi le cose, a me perlomeno, diventano chiare.
La donna nei suoi studi, che come detto sono arrivati al culmine
l'estate prima della morte del bambino, ha maturato un odio profondo
su 2 fronti: da un lato verso gli uomini come categoria e questo si
spiega, dall'altro verso le donne vittime impotenti in particolare
verso sé stessa e questo si spiega solo da alcuni fatti ma è più
difficile da capire. Ciò che l'ha influenzata sono stati sì i fatti
storici, ma molto gli studi sul satanismo, le stregonerie o cose
simili. Questi ultimi le hanno dato una sensazione di potere
anticristiano: se nel nome di Cristo sono state perpetuate le
terrificanti torture ed uccisioni che studiava, nel nome di Anticristo
quindi Satana si doveva e poteva perpetuare la rivalsa, la vendetta.
Il bambino è maschio, non è casuale. Durante la citata vacanza lei le
metteva le scarpe al contrario, procurandogli sofferenza ed una
malformazione che ha inciso sull'equilibrio dell'infante che iniziava
i primi passi. Quando scende dal lettino coi piedi anormalmente
divaricati e si dirige verso la finestra il baby-alarm è stato
disattivato e da chi se non da lei? Il bambino cade, poi, con una
perdita di equilibrio appunto: è salito sul bordo della finestra, con
un tavolino lasciato colpevolmente vicino, ma non si lancia,
semplicemente cade. La finestra è lasciata aperta in pieno inverno
nevoso, è la neve che entra ad attirarlo. Il box è aperto. In breve:
trattasi d'incidente procurato con forte colpa, ritengo con
un'inconscia premeditazione. La scena iniziale, bellissima, va vista
con attenzione senza farsi distrarre dai genitali che si penetrano. Si
vedono, aggiungo, le scarpe ancora posate per terra, sempre al
contrario, si vedono le 3 statuine sul tavolo Grief, Pain e Despair
quasi un augurio di disgrazia. Ma questi particolari richiedono una
seconda visione, io me la sono riguardata n-volte, difficile farci
caso all'inizio: il ralenty e l'aria di Haendel "Lascia ch´io pianga"
t'ipnotizzano.
La disperazione successiva è sincera, c'è senso di colpa tragico vero,
alimentato ancora di più dalla "sana" consapevolezza. Anche Medea
soffre nell'uccidere i figli avuti da Giasone, ma lei agisce con
volontà ferrea, mentre qua c'era l'intenzione ma s'è lasciato fare al
"caso", poi di fronte al fatto compiuto la decisione non completamente
maturata ha portato la disperazione. Ma arriverà la guarigione, è
vera, non finge.
Con la guarigione torna il primo inconscio ma voluto obiettivo:
vendicarsi. Sul proprio uomo per le colpe di tutti gli uomini. E' lui
a risvegliare la cosa, mostrandogli le foto del bambino in vacanza nel
bosco con le scarpe al contrario, rivangando nei suoi studi per la
tesi.
Quanto avviene quindi successivamente, se si accetta quest'ottica,
diventa chiaro. Rimane il mistero dell'infibulazione che la donna si
procura. Perché? A riguardo ho diverse ipotesi che non contrastano.
Al di là di significati satanici o stregoneschi che non conosco, con
quell'atto la donna si mette nella condizione fisica e quindi
spirituale pari alle donne che vuole vendicare, una sorta di rito
d'iniziazione necessario per entrare in contatto con gli spiriti che
invoca e che richiederanno l'uccisione del marito. E' anche un altro
atto contro l'uomo: togliendosi il piacere sessuale elimina la
possibilità in chi la possiede di potere esercitare potenza su di lei.
Questa seconda ipotesi trova conferma facendo un passo indietro,
quando lei ancora incerta lo cerca sessualmente ma poi lo morde
ferendolo sul petto. Ha chiaro che la sua sessualità la rende succube,
bisognosa dell'uomo allora piuttosto meglio masturbarsi ferocemente da
sola nel bosco. E' un'altra scena che lascia interdetti per poi
diventare chiara dopo.
Il film si conclude ancora con la dolcissima aria di Haendel, ne
voglio riportare il testo perché sembra scritto apposta per il film:
Lascia ch´io pianga mia cruda sorte
E che sospiri la libertà
Il duolo infranga queste ritorte
De miei martiri, sol per pietà
Lascia ch´io pianga mia cruda sorte
E che sospiri la libertà.
E lui, coscienza di tutti gli uomini, deve fare i conti con una massa
enorme di donne senza viso, vittime del passato e del presente, che lo
circonderanno.
Ha ucciso la donna che lo voleva uccidere e così facendo non ha
pagato, lui per tutti come fece "un altro" che rimetté i peccati di
tutto il mondo, il debito contratto dagli uomini verso le donne in
millenni.
Finisce qua sostanzialmente il mio delirio a riguardo di questo film.
Giudizio finale: Capolavoro! Da vedere più volte, come faccio con altri film.
- Consiglio per il consumo I:
Mi sono sottoposto ad un tour de force guardando tutta la filmografia
precedente di Von Trier, ritengo senza false modestie di essere
entrato un po' nel suo crapone immenso, anche se ovviamente posso
sbagliarmi. A mio parere se ne può godere appieno di Antichrist solo
se si conosce per buona parte quello che il regista ha fatto nel
passato.
- Consiglio per il consumo II:
Indipendentemente dalla forma, i film di Lars sono Puro Contenuto. Se
si bada invece solo o soprattutto alla forma si è sbagliato film,
meglio dirottare le attenzioni su altri registi.
- Consiglio per il consumo III:
Non date retta a tutte le puttanate su horror, psico-horror, porno,
ecc... che si sono scritte a riguardo. Sì, ci sono scene con il sesso
in bella vista, ma fa parte della "cattiveria" di Lars (non delle sue
paranoie) e se ci si concentra su quelle si perdono i contenuti veri
che ho cercato d'illustrare nella mia personale interpretazione. Lars
ti mette sempre alla prova.
martedì 28 settembre 2010
The Atomic Café
1982, Jayne Loader, Kevin Rafferty, Pierce Rafferty.
A partire dal lancio della Bomba su Hiroshima fino alla guerra fredda degli anni '50, un viaggio attraverso filmati e documenti dell'epoca senza alcun intervento esterno, salvo le musiche che pure sono state prese dall'epoca in quanto rappresentative. Puro montaggio.
Un lavoro lungo 5 anni a quanto ho letto, tra recupero del materiale e produzione. Quello che ne è venuto fuori, mettendo insieme tutto con grande sapienza e con un chiaro intento pacifista, è un lavoro raffinatissimo. Si stenta a crederlo, ma in molti momenti ci si trova a ridere perché quanto si vede ha in certe situazioni del grottesco per dire poco ed in fondo un che di satirico è fin evidente, ma non per questo le immagini delle mostruosità commesse risultano meno drammatiche. Imdb assegna il film anche alla categoria horror, oltre a quella di documentario, e ne ha ben donde.
Ma a mio parere non c'è solo una denuncia insita, quanto il ritratto di un'epoca storica vissuta negli Stati Uniti che a noi qua in Europa ci ha toccato indirettamente, non abbiamo perlomeno percepito in egual misura come è stato per gli americani la terrorizzante paura di un attacco atomico. Completamente sconosciuto, almeno in quei termini, il delirio di onnipotenza dettato da un incomprensibile senso di missione nei confronti di un pianeta da governare in quanto nazione più potente e più giusta di ogni altra, delirio che è nato e trova le sue basi politiche (i cui effetti ancora oggi sono inequivocabili) proprio in quegli anni dell'immediato dopoguerra. (in realtà, secondo me non c'è né senso di missione né del giusto, solo bisogno d'egemonia, ma qua il discorso cambia...)
Dopo Nagasaki grande festa nel paese. Il discorso di Truman oggi però lascia interdetti:
"Può darsi che occorrerà distruggere 5 città prima che credano a questa bomba. Abbiamo scoperto la bomba atomica e l'abbiamo utilizzata. Continueremo ad utilizzarla fino alla distruzione totale della potenza militare giapponese. Solo la resa del Giappone ci fermerà.
Un'enorme responsabilità incombe su di noi. Ringraziamo Dio di averla donata a noi, piuttosto che ai nostri nemici. E preghiamo che ce l'abbia donata per utilizzarla, in questo modo e per questo scopo.".
C'è tutto il peggio che si possa volere: un uomo ha ordinato l'esecuzione di due dei più grandi crimini di guerra mai perpetrati, non ha il minimo pentimento, invoca persino il padreterno a sua giustificazione e tutta la nazione gli va dietro! E ad oggi ancora non si sono scusati, prostrandosi per la vergogna, davanti ai giapponesi!
Indispensabile proseguire nella ricerca. Il possesso esclusivo dell'atomica e della successiva Bomba H non poteva certo durare a lungo. Inizialmente la propaganda punta a stigmatizzare gli effetti delle esplosioni, la distruzione dell'Atollo di Bikini è accompagnata da filmati che ritraggono indigeni ben felici di vedere il loro territorio scomparire dalla faccia della terra. La cosa che stupisce, qui ed in tutto il film, è che i filmati, pur essendo di chiara propaganda a favore dell'atomica e di tutto quanto ne consegue, non negano mai del tutto gli effetti mostruosi della stessa, eppure risultano alla fine sempre efficaci alla causa del governo! Non era del tutto falso che "se ne ignorano gli effetti" ma è questa la prima regola del sobillatore: dare parziali verità a conferma di una grande menzogna!
Proseguo con alcuni frame, per commentare alcuni aspetti. Mi scuso, sono considerazioni personali dettate dalla mia visione delle cose, ma potrebbe essere altrimenti?
Come dicevo, fu inevitabile che altre potenze, in primis la rivale ed odiata Unione Sovietica, provvedessero a fornirsi di tali ordigni.
E' l'inizio di quella che è passata alla storia come Guerra Fredda, combattuta a colpi di dichiarazioni di possesso, un po' come fanno i bambini "io ne ho più di teeee, gné gné gnéééé", peccato che non si parlava di biglie di vetro o figurine, ma di testate nucleari. L'atomica "semplice" non è più determinante, occorre una escalation, anche di costi di ricerca e produzione, che porterà come primo risultato alla Bomba H, perché la quantità non basta più, occorre la qualità distruttiva, così che il bambino ora può dire "io ce l'ho più forte di teeee, gné gné gnéééé".
Paura e Sicurezza. Paura dell'atomica in mano ai comunisti e dimostrazione di capacità di proteggersi, sia affidata ai privati (volete che qualche furbo non trovasse il modo di guadagnarci?) che soprattutto ai filmati di produzione pubblica, buona parte prodotti dalle forze armate, rivolti a tutti. C'erano persino dei cartoni animati con una tartaruga che diventò famosa non solo tra i bambini, e si coniò il detto "duck and cover", cioè "a terra e riparati". Come se bastasse a proteggersi dalla Tempesta Di Fuoco, così veniva chiamato l'effetto dell'esplosione, misurato in megatoni, della Bomba.
"L'America sa difendersi" era il concetto, anche se in alcuni filmati che parlavano del boom dei rifugi atomici si spiegava come sopravvivere poi, una volta usciti dopo l'attacco atomico dal rifugio, in una città decimata del 90% della sua popolazione ( !!!!!! ). Uno ha persino risposto che "in fondo, sarà più semplice procurarsi cibo, visto la scarsa popolazione..." ( !!!!! ). Nonostante queste deliranti (o comiche? fate voi) affermazioni traspare sempre una forza del popolo americano, tenace e mai domo.
86 minuti che sarebbero da ritrarre uno ad uno. Proseguo con qualche campione, per rendere, spero, ancora più appetibile non tanto la "recensione" quanto la visione del film, un "horror divertente". Il film non salta un solo fatto importante di quegli anni, li conoscevo già tutti ed ho avuto piacere vederli tutti citati con immagini di repertorio, ed alcuni aspetti anche, per me inediti.
Il caso, scandaloso, dell'omicidio di stato dei coniugi Rosenberg. La propaganda puntava ad affermare la supremazia tecnologica americana e la sola possibilità che le "scimmie sovietiche" potevano aver avuto di produrre l'atomica era l'aver adoperato spie all'interno dell'amministrazione. Ed ecco che ti trovano 2 bei capri espiatori.
Addirittura l'esecuzione in diretta radiofonica! Ma dov'è finità l'umanità, un minimo di empietà? Questo è l'aspetto che non conoscevo, ne sono rimasto sconvolto. Inquadrate intere famiglie, figli compresi, ad ascoltare la diretta, manco fosse una partita del Super Bowl.
Siamo in pieno maccartismo, forse la sola parola chiave che non ho sentito nominare, ma gli effetti si vedono eccome. C'era poco da ribellarsi. Le poche voci fuori dal coro venivano immediatamente tacciate di sovversivismo, filo-comunismo, ecc..., con tutto quel che ne conseguiva.
Paura del mostro comunista quindi, e la Paura è un elemento fondamentale per il potere, ora solo una mente ristretta può non capire questo banale concetto dopo le recenti esperienze sia italiane che internazionali, quando in nome della Paura tutto è concesso a chi comanda e i cosiddetti diritti fondamentali, compreso la tanto decantata Libertà come concetto assoluto, vanno a farsi benedire. Consiglio tantissimo a riguardo la visione di un fumetto poi diventato magnifico film, "V for Vendetta".
Miglior "rinforzino" possibile è l'avvallo degli uomini di fede, quelli comunemente riconosciuti dalla popolazione. Interviste a persone anche comuni, tutte favorevoli manco a dirlo, durante la campagna di propaganda a favore della Bomba H i cui effetti disumani ormai nessuno poteva negare, anzi erano un vanto dell'amministrazione americana. Ho trovato questi preti (o pastori, non conosco la terminologia protestante) assolutamente sinceri, d'altronde qualunque uomo di chiesa salvo eccezioni, messo di fronte alla scelta "Comunismo o Bomba H ?" non esiterebbe un istante per la seconda opzione, secondo me ancora oggi visto e considerato che razza di gente ignobile ed immorale continuano ad appoggiare in italia pur di non vedere la sinistra, bollata come abortista nel migliore dei casi, a governare il paese. Schifo e vergogna! Ammesso che esista un Inferno, mi auguro che li abbia accolti, visto lo scempio che han fatto della compassione di Gesù e come han calpestato il Sermone della Montagna, nel girone degli ustionati cronici. Lo avranno mai letto? Cito dalla Nuova Diodati un passo straordinario, tra quelli che più ispirarono Tolstoj e Gandhi, Matteo 5, 38-48:
"38 Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". 39 Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, 40 e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. 42 Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te. 43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro, che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46 Perché, se amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli»."
Occorre una certa elasticità mentale per credere in queste parole e, in coerenza, appoggiare la produzione, persino in quantità!, della Bomba H.
Non posso non citare il caso drammatico del peschereccio giapponese "Daigo Fukuryu Maru". Era il 1954.
Leggete al link wiki sopra. Aggiungo, grazie a quanto sentito nel film, che fu un episodio talmente grave che per lungo tempo i giapponesi non mangiarono pesce, dopo che il pesce contaminato del peschereccio venne sotterrato. Incredibile: giapponesi che non mangiano pesce... Qua un altro ottimo articolo da leggere a riguardo.
Questo episodio, e qua aggiungo io a memoria, fu fondamentale per risvegliare il popolo giapponese, ancora caldo delle bombe della guerra. Soprattutto tra i giovani nacquero anzitutto movimenti anti-nuclearisti ed in seguito importanti movimenti di sinistra, alcuni anche particolarmente interventisti fino alla soluzione del terrorismo. Un racconto straordinario di uno di questi movimenti, il più oltranzista di tutti, lo si può ammirare nel capolavoro di Koji Wakamatsu del 2008, "United Red Army".
La paura della bomba aveva superato la paura dettata dalla sudditanza agli americani. Fu un fatto importante, l'imprudenza nell'esperimento non causò "solo" (si fa per dire) la morte di metà equipaggio del Drago Fortunato (che ironia in quel nome...).
Dovrei dirne ancora molte, ma insomma, direi che può bastare.
Tornando se possibile alle qualità filmiche del film, sottolineo cose che probabilmente ho già detto: senza manipolare nulla, semplicemente montando musiche e filmati dell'epoca, tutti o quasi di propaganda a favore dell'atomica, questo film è una delle più grandi opere anti-atomica mai prodotte. Non anti-americana, e la cosa se si vede il film è più che chiara, semplicemente anti-atomica.
IMPERDIBILE !!! OLIMPO CON ENCOMIO
martedì 21 settembre 2010
Mostra del Cinema: Venezia in tv

di Alfredo Sgarlato
Mi piacerebbe poter seguire dal vivo il festival del cinema di Venezia, ma i prezzi sono proibitivi, a meno che non si dorma in sacco a pelo e non si mangi imbucandosi alle feste, ma non ho più l'età per certe cose. Per cui mi accontento di seguire il festival tramite i servizi in tv sperando di capirci qualcosa. Con l'avvento delle reti digitali sono aumentati gli spazi dedicati al cinema: ma la maggioranza dei servizi sono su Rai Movie, che non trasmette ancora in tutta Italia. Iris, canale Mediaset, fa un bel programmino, che ha il suo apice nei surreali commenti del mitico Tatti Sanguinetti. Anche Rai3 ha un specialino ben fatto tutti i giorni alle 12,15 (orario comodissimo). Questo, come l'ottima trasmissione radio Hollywood Party, danno spazio soprattutto al cinema italiano; giustissimo, ma ogni tanto più che di quel documentario italiano sicuramente bellissimo ma che non sarà mai distribuito, vorremmo sentir parlare dello sconosciuto film tailandese o uzbeko che poi a sorpresa vince un mucchio di premi e quindi avrà una vita in sala. Al contrario i servizi dei telegiornali sono mediocri, a volte assolutamente stupidi: in un servizio di Italia1 Vincent Cassel viene chiamato “il signor Bellucci” e si rimpiange che invece di sua moglie ci sia Natalie Portman (con tutta la simpatia per Monica, la Portman è una che a 16 anni aveva già lavorato con Luc Besson, Woody Allen, Tim Burton, Michael Mann...). La quasi assenza di divi americani sarebbe un ottima scusa per dare spazio alle nostre Solarino, Ragonese, Crescentini... tutte attrici molto belle oltre che brave, ma i tg preferiscono dive d'accatto come la sempre più debordante Valeria Marini o una Naomi Campbell sfigurata da un mediocre chirurgo o dagli psicofarmaci, o qualche interprete di fiction. Più che altro interessano le feste, i vestiti, i tacchi. In generale poi hanno un tono strafottente quando non denigratorio, chissà perchè. Ci sarebbe anche un programma di Marzullo, ma va in onda veramente troppo tardi. Mi diverto a vedere solo l'ultima puntata, quando la corte dei miracolati di cui si circonda deve commentare i premi. Alla fine per capirci qualcosa bisogna vedere Blob, l'unico programma che mostra qualche spezzone di film e i personaggi in libera uscita, produttori contenti, divi imbarazzati, comici amici del cameraman, le ministre dagli occhioni sgranati e l'aria di chi si chiede: che ci faccio qui? Infine una spiegazione utile per chi vuol seguire una mostra del cinema in tv. Spesso sentirete dire che un film X ha avuto dieci minuti di applausi in sala grande, o che un film Y è stato fischiato in sala stampa. Bene, alla proiezione in sala grande, che è a invito, partecipano solo parenti amici e colleghi, per cui qualsia film è stra-applaudito, a meno che non sia proprio disgustoso. Alla proiezione per la critica, che avviene alle 8,30 del mattino, molti dormono, russano, si tolgono le scarpe, ci sono inviati stravolti che non capiscono i film che stanno guardando e soprattutto, poiché il mondo del cinema è o è considerato radical chic, ci sono gli inviati della stampa popolar snob che fischiano per partito preso, sempre. Per cui se sentite parlare di fischi o applausi potete capire solo chi distribuirà il film, se chi commenta o la concorrenza.
lunedì 13 settembre 2010
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Dico subito che questo film, a mio parere, è uno dei Massimi Capolavori del Cinema Italiano di sempre. Un valore assoluto, non solo del genere cosiddetto "politico", e a maggior ragione che è di quel genere, se pensiamo poi agli anni in cui è stato prodotto e diffuso, la parola Capolavoro merita ben un grassetto!
Un breve riepilogo degli avvenimenti storici tra il 1969-70 occorre, per capire un po' il clima in italia (sintesi da pagine wiki) a me è stato molto utile, e se anche allunga molto il testo la voglio fare, questo film la merita, la richiede, il coraggio che è stato espresso nel farlo deve risaltare ed aiutare a rinfrescare la Memoria.
1969
* 27 febbraio - Roma: durante un assalto di neofascisti alla facoltà occupata di Magistero, lo studente Domenico Congedo precipita e muore nel tentativo di uscire dall’edificio assediato. Nello stesso giorno, manifestazioni contro l’arrivo del presidente americano Nixon in Italia.
* 18 marzo - Italia: La legge 444 istituisce la scuola materna di stato.
* 25 aprile - A Milano scoppiano due bombe ad alto potenziale: al padiglione FIAT della Fiera campionaria e all'ufficio cambi della Banca nazionale delle comunicazioni, alla Stazione Centrale, provocando una ventina di feriti non gravi. Viene accusati un gruppo di anarchici, che saranno tutti prosciolti. È uno dei primi fatti riconducibili alla strategia della tensione.
* 23 giugno - Italia: esce il primo numero de Il Manifesto, mensile fondato dai dirigenti comunisti Luigi Pintor, Rossana Rossanda, Aldo Natoli, Lucio Magri e Luciana Castellina in disaccordo con il PCI diretto da Luigi Longo.
* 29 giugno - Italia: Giorgio Almirante è il nuovo segretario del MSI. Succede ad Arturo Michelini.
* 8 settembre - Milano: nasce il Collettivo Politico Metropolitano, tra le cui fila rivestono posizioni di rilievo Renato Curcio e Margherita Cagol, futuri fondatori delle Brigate Rosse.
* 22 ottobre - Genova: si costituisce il Gruppo XXII Ottobre, guidato da Mario Rossi: è il primo nucleo della sinistra extraparlamentare ad intraprendere azioni terroristiche.
* novembre - nasce ARPANET, predecessore di Internet.
* 1 novembre - Italia: esce il primo numero di Lotta Continua, settimanale dell’omonimo movimento. Il primo direttore è Piergiorgio Bellocchio.
* 19 novembre - Milano: nel corso di una protesta sindacale scoppiano gravi incendi. In seguito agli scontri muore l’agente di pubblica sicurezza Antonio Annarumma, di 21 anni.
* 26 novembre - Roma: i fondatori de Il Manifesto vengono espulsi dal PCI.
* 12 dicembre - Italia: scoppiano cinque bombe, in meno di un'ora, dalle 16.30 alle 17.30, tra Roma e Milano: la prima è a Milano, quella che verrà ricordata come Strage di Piazza Fontana in cui muoiono 17 persone e ne rimangono ferite 88; la seconda bomba è piazzata nel sottopassaggio nei pressi di via Veneto/via di San Basilio a Roma, scoppia alle ore 16.55 davanti la Banca Nazionale del Lavoro: fa 13 feriti. Altre due bombe esplodono sempre a Roma, appena mezz'ora dopo, davanti all'Altare della Patria, facendo 4 feriti. Un'altra bomba non esplode e verrà fatta brillare dagli artificieri.
* 15 dicembre - Presso il tribunale di Milano viene accusato della strage di Piazza Fontana e arrestato l'anarchico Pietro Valpreda; in serata viene trasferito a Roma. Verso la mezzanotte l'anarchico Giuseppe Pinelli, fermato e trattenuto in questura, "cade" dal quarto piano dove era in corso il suo interrogatorio.
1970
* 9 gennaio - Firenze: convegno di Potere operaio a cui partecipano esponenti di Lotta continua; relazioni introduttive di Toni Negri e Franco Piperno.
* 7 febbraio - Italia: si dimette il Governo Rumor II
* 11 marzo - Vicenza: durante uno sciopero dei tessili un imprenditore spara contro gli operai a Torrebelvicino causando 10 feriti
* 27 marzo - Italia: formazione del terzo governo Rumor, quadripartito composto da DC, PRI, PSI e PSU.
* aprile - Milano: primo comizio politico del nucleo delle nascenti Brigate Rosse
* 16 aprile: Una voce interrompe il telegiornale nazionale in diverse zone dell’Italia Settentrionale: è l’annuncio della nascita delle Gruppi d'Azione Partigiana, dell'editore Giangiacomo Feltrinelli
* 20 maggio - Italia: Viene varato lo Statuto dei lavoratori che tutela i diritti dei lavoratori dipendenti. Il padre di questa legge (legge 300/70) è il socialista Gino Giugni. Il testo prevede l'istituzione di assemblee nelle fabbriche e tutela della dignità e della libertà del lavoratore.
* 25 maggio - Italia: viene istituito il referendum (legge 352/70). Il referendum è abrogativo e si può indire se ne fanno richiesta 500.000 cittadini o 5 consigli regionali o un quinto del Parlamento
* 7 giugno - Italia: prime elezioni regionali amministrative per i consigli delle regioni a statuto ordinario: DC 37,7%, PCI 27,9%.
* 6 luglio - Roma: dimissioni del Governo Rumor III
* 14 luglio - Reggio Calabria: esplode una rivolta popolare appoggiata dal MSI. Si protesta contro la designazione di Catanzaro a capoluogo di Regione. Tra i manifestanti emerge la figura di Ciccio Franco, sindacalista della CISNAL
* 22 luglio - Gioia Tauro: Deragliamento del treno la Freccia del Sud a Gioia Tauro: sei morti e 109 feriti, la polizia denuncia i macchinisti. Secondo Lotta Continua invece è stato un attentato fascista.
* 23 luglio - Milano: Allo stabilimento Sit-Siemens, viene ritrovato il primo volantino firmato BR. Si tratta della prima comparsa in assoluto del nome del gruppo terroristico
* 6 agosto - Roma: si forma il Governo Colombo: quadripartito composto da DC, PRI, PSI e PSU
* 16 settembre - Palermo: scompare il giornalista de l'Ora Mauro De Mauro; stava indagando sulla morte di Enrico Mattei, presidente dell'ENI, e collaborando alla sceneggiatura del film Il caso Mattei di Francesco Rosi; il corpo non sarà mai ritrovato
* 17 settembre - Milano: primo attentato delle BR, che bruciano l'auto del dirigente della Sit-Siemens Giuseppe Leoni
* 26 settembre - Italia: sull'autostrada del Sole muoiono, in un sospetto incidente stradale con un autotreno, cinque giovani anarchici, che andavano a Roma per una manifestazione contro Nixon. Si pensa subito all'attentato, i due camionisti sono dipendenti del "principe nero" Junio Valerio Borghese. Si apre un'istruttoria. Nel gennaio dell'anno seguente il caso verrà archiviato, ma Lotta Continua continuerà a sostenere la tesi dell'attentato: i cinque anarchici avrebbero avuto le prove che quella di Gioia Tauro sarebbe stata una strage fascista.
* 27 settembre - Italia: visita del presidente USA Richard Nixon. Il suo arrivo provoca numerose manifestazioni contro la guerra in Vietnam.
* 1 ottobre - Milano: al concerto dei Rolling Stones al Palalido scoppiano tafferugli per accaparrarsi i soli 6000 posti. La polizia è costretta a intervenire per disperdere chi non può entrare
* 12 ottobre - Palermo: Vito Ciancimino, sospettato di legami con la mafia, è eletto sindaco di Palermo.
* 1 dicembre - Italia: Viene varata la legge che istituisce il Divorzio (L. 1 dicembre 1970, n. 898)
* 2 dicembre - Roma: si costituisce il comitato nazionale per il referendum abrogativo della legge sul divorzio
* 7 dicembre - Roma: fallisce il tentativo di golpe di stato organizzato dal principe Junio Valerio Borghese, esponente dell'estrema destra eversiva
* 12 dicembre - Milano: muore lo studente Saverio Saltarelli colpito al petto da un candelotto lacrimogeno sparato dai carabinieri durante le cariche contro un presidio antifascista organizzato dal Movimento Studentesco
Mi sono limitato all'anno precedente ed a quello di uscita di questo film. Anni "calducci" quindi, con governi conservatori tendenti a destra e tutti i poteri di ordine pubblico, Polizia, Esercito, Carabinieri, comandati da personaggi estremamente di destra. Il comando era quello, poi le "maestranze" dei suddetti organi erano persone comunissime, come ebbe a sottolineare coraggiosamente solo un grand'uomo, Pasolini, nella sua famosa poesia "Il PCI ai giovani!!" (fonte) pubblicata nel 1968:
A Valle Giulia, ieri, si è così avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, cari (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, cari. Stampa e Corriere della Sera, News- week e Monde
vi leccano il culo. Siete i loro figli,
la loro speranza, il loro futuro: se vi rimproverano
non si preparano certo a una lotta di classe
contro di voi! Se mai,
si tratta di una lotta intestina.
Per chi, intellettuale o operaio,
è fuori da questa vostra lotta, è molto divertente la idea
che un giovane borghese riempia di botte un vecchio
borghese, e che un vecchio borghese mandi in galera
un giovane borghese. Blandamente
i tempi di Hitler ritornano: la borghesia
ama punirsi con le sue proprie mani.
Chiedo perdono a quei mille o duemila giovani miei fratelli
che operano a Trento o a Torino,
a Pavia o a Pisa, /a Firenze e un po’ anche a Roma,
ma devo dire: il movimento studentesco (?)
non frequenta i vangeli la cui lettura
i suoi adulatori di mezza età gli attribuiscono
per sentirsi giovani e crearsi verginità ricattatrici;
una sola cosa gli studenti realmente conoscono:
il moralismo del padre magistrato o professionista,
il teppismo conformista del fratello maggiore
(naturalmente avviato per la strada del padre),
l’odio per la cultura che ha la loro madre, di origini
contadine anche se già lontane.
Questo, cari figli, sapete.
E lo applicate attraverso due inderogabili sentimenti:
la coscienza dei vostri diritti (si sa, la democrazia
prende in considerazione solo voi) e l’aspirazione
al potere.
Sì, i vostri orribili slogan vertono sempre
sulla presa di potere.
Leggo nelle vostre barbe ambizioni impotenti,
nei vostri pallori snobismi disperati,
nei vostri occhi sfuggenti dissociazioni sessuali,
nella troppa salute prepotenza, nella poca salute disprezzo
(solo per quei pochi di voi che vengono dalla borghesia
infima, o da qualche famiglia operaia
questi difetti hanno qualche nobiltà:
conosci te stesso e la scuola di Barbiana!)
Riformisti!
Reificatori!
Occupate le università
ma dite che la stessa idea venga
a dei giovani operai.
Straordinaria! Pasolini scatenò infinite polemiche con questa poesia, dentro e fuori dal PCI.
Bene, penso che ora posso parlare del film.
Un uomo uccide l'amante con una lametta in gola durante un amplesso. Hanno un rapporto un po' strano, lei le aveva chiesto "come mi uccidi stasera?" quand'era arrivato. C'era un gioco in corso quindi, ma stavolta lui ha fatto sul serio. Subito, al posto di eliminare le tracce come farebbe qualunque assassino, si premura invece di lasciarne, appositamente. Vuole essere individuato quindi.
Lui è il capo della Squadra Omicidi della Questura, e l'omicidio lo compie il giorno stesso che viene promosso a capo dell'Ufficio Politico. E' un reazionario convintissimo, ama l'autorità, il potere. A colpi di flash-back scopriamo che l'amante lo stuzzicava molto su questo suo ruolo, era anche quello che la affascinava di lui, e l'uomo, altrimenti sempre duro, irreprensibile, autoritario, con lei diventava un succube, anche se poi la corda è stata tirata al punto da fargli credere di essere invulnerabile alla legge fino a sfidarla: riusciranno ad incriminarmi?
Storia sul doppio binario del tempo passato e del tempo presente.
Nel passato l'uomo (solito, eccezionale! Gian Maria Volonté) ed il suo rapporto con l'amante (seducente Florinda Bolkan). Serve a denudare il personaggio, che non ha famiglia o affetti e solo con lei è privo di armature. Lei lo prende anche in giro, gioca a fargli fare il poliziotto quando vuole e lui s'immedesima molto facilmente nel suo ruolo, il cui confine con quello dei delinquenti che dovrebbe arrestare appare sempre più flebile.
Nel presente questo capo è quanto di peggio si possa pensare da un uomo che dovrebbe rappresentare l'autorità con comportamenti adeguati. Continua ad agevolare le indagini del delitto, ora in mano a colleghi alla omicidi che han preso il suo posto, indirizzandole verso di sé ed al contempo agisce anche con depistaggi. Fa tutto ed il contrario. Vuole essere scoperto ma continua ad abusare del suo ruolo. Arriverà addirittura a confessare il delitto, di fronte a molti testimoni, in casa sua, presente persino il politico che lo protegge come un figlioccio, eppure...
Mai un film prima di questo ha denunciato gli abusi di potere della polizia in modo così smaccato (e lo ha fatto nel 1970! avete letto sopra cos'è successo il 15-12-69?), messo alla berlina un'autorità talmente importante. E nemmeno dopo di questo, aggiungo. Quell'uomo faceva paura, a tutti, sottoposti e civili: inattaccabile, inappuntabile, oltre la legge: il titolo del film. Di 100' di durata non una scena è casuale od interlocutoria, è un continuo passaggio da una situazione di tensione ad un'altra, nemmeno un brindisi per la promozione è privo di frasi che i destinatari è bene che capiscano.
Non manca nulla. Il politico che incontra preti e poliziotti lo stesso giorno, probabilmente per motivi affini. La sala delle intercettazioni telefoniche, segretate ma solo per chi non è dentro quell'ambiente. Bombe fatte esplodere ad arte per avere scuse nell'attuare repressioni contro ambienti "rivoluzionari" (anarchici soprattutto, hanno la paranoia degli anarchici). Gli interrogatori feroci, privi di qualsiasi garanzia. Certo, il solo fatto che esistesse un Ufficio Politico fa pensare, parliamo di polizia pubblica, non di servizi segreti, anche se si fatica a distinguere visto la licenza a fare qualsiasi cosa.
Il film è fatto straordinariamente bene, le interpretazioni degli attori da esempio memorabile, la musica di Morricone, secondo me la più bella che ha mai composto, è famosissima e solo sentirla ormai riporta alla mente il potere e le sue macchinazioni.
Non posso evitare un'ultima considerazione personale... (del film in senso stretto ho omesso qualche particolare importante, lo lascio godere a chi non l'ha ancora visto).
Questo tipo di uomini (senza generalizzare, mi raccomando!), come questo capo, interpretato da Volonté con faccia e posture che più odiose ed insopportabili non potrebbero essere, almeno per me, è quel tipo di uomini di fondamentale importanza per gestire il potere con la forza. Occorrono queste schifezze di uomo, sono come si dice "forti con i deboli e deboli con i forti". Personaggi ideali da mettere al proprio servizio, hanno nel potere la loro realizzazione, puoi chiedergli di compiere qualsiasi nefandezza e loro per compiacerti andranno oltre. Sono da sempre convinto che in certi ruoli è comodo, per chi comanda ad alti livelli, mettere degli esseri inferiori di questo genere, ché le menti pensanti, educate e con rispetto per la vita umana anche minimo risulterebbero controproducenti.
Sono relativamente pochi, i quadri intermedi diciamo, ma importantissimi, si attingono facilmente tra le classi che vogliono riscattarsi, emergere, le classi di potere invece vanno direttamente ai piani alti, non devono dimostrare nulla. Sono personaggi che quindi comandano, e qua ripenso ancora alla poesia di Pasolini, i loro stessi compagni di classe che non han fatto pari carriera e questi ultimi, veri e proprio operai esecutivi del potere, sono quelli che poi finiscono nelle camionette ad affrontare i cortei.
Pasolini aveva ragione, troppi lo criticarono, lui aveva occhi e testa che guardavano molto oltre, ora in pochi perlomeno a sinistra gli danno torto. Alla fine il potere (che non è entità astratta anche se ne parlo così, ha nomi e cognomi, caste, dinastie, apparati pubblici ed occulti) fa in modo che le battaglie siano sempre tra "i poveri", personalmente non si sporcano mai le mani, e "i poveri" sono pedine sconfitte da ambo le parti: il celerino se ne torna alla casa popolare, magari sul pianerottolo, appartamento vicino, c'è l'operaio che ha manganellato la mattina. Pensiamo anche a quanto "forte" è stato chi ha mandato militari in Afghanistan o in Iraq per parlare di cose recenti: di chi erano figli quei militari?
Ogni tanto capita che quando questo meccanismo eccede, si logora, i poveri sia tra gli oppressi che tra gli oppressori acquistano coscienza superiore e coalizzano finalmente, si trasformano in un solo corpo: questo fenomeno si chiama Rivoluzione.
Per concludere con l'arte...
Ecco la bellissima musica di Morricone. Riporto ancora da wiki: "La comune predilezione per i timbri espressivi dell'iperbole, del grottesco, dello "straniamento di matrice brechtiana", rendono il connubio tra Elio Petri e il musicista Ennio Morricone uno dei più produttivi, quantitativamente e qualitativamente, del cinema italiano. La colonna sonora di Indagine, che pare aver esercitato una notevole impressione sullo stesso Stanley Kubrick, ne rappresenta, forse, il vertice. Qui, la contaminazione tra ambito classico ed ambito popolaresco (ad es. il mandolino suonato come fosse un clavicembalo) con gli "inserti ritmicamente imprevedibili del marranzano, del sax soprano e del contrabbasso elettrico" risultano perfettamente funzionali nell'accompagnamento dei moti convulsi della psiche disturbata del protagonista."
Cosa significa ""straniamento di matrice brechtiana"??? Non so, sono parole che capisco a mala pena, le lascio per gli intenditori. Fortunatamente la sensazione che dà questa particolare composizione è alla portata di tutti.
giovedì 8 gennaio 2009
A Hammer Film

di Roberto Sonaglia.
“A Hammer Film production”, un film prodotto dalla Hammer, dicitura che, posta all'inizio di una pellicola, negli anni '60 e i primi '70, costituiva per l'appassionato di cinema horror la garanzia di uno spettacolo, nel peggiore dei casi, divertente, un'ora e mezza di buon intrattenimento che avrebbe senz'altro ripagato il prezzo del biglietto. Se poi l'alchimia funzionava al meglio, poteva scapparci uno dei (tanti) piccoli capolavori gotici della casa cinematografica inglese.
Fondata nel 1934 da William Hinds, e per molti anni dedita a una produzione commerciale sulla falsariga dei crime movies americani, la Hammer virò verso il genere fantastico intorno alla metà degli anni '50, sotto la guida di James Carreras, che produsse il classico L'Astronave Atomica del Dr. Quatermass (The Quatermass Experiment, 1957), e il suo sequel, I Vampiri dello Spazio (Quatermass 2, 1958).
Incoraggiati dall'ottimo riscontro di pubblico di queste pellicole, i dirigenti Hammer decisero di specializzarsi nel genere horror, e il primo obiettivo fu quello di assicurarsi i diritti dalla Universal, che distribuiva le pellicole Hammer negli USA, per l'utilizzo dei personaggi protagonisti degli storici film anni '30, quali Dracula di Tod Browning, Frankenstein di James Whale e via terroreggiando. Quello che Carreras e Hinds, forse in maniera del tutto inconsapevole, all'epoca, stavano facendo, era prendere le icone del genere horror, che gli sceneggiatori di Hollywood avevano in gran parte derivato da opere letterarie britanniche, e riportarle a casa, immergendole di nuovo in quelle brumose e cupe atmosfere da cui le penne dei vari Bram Stoker, Mary Shelley, Robert Louis Stevenson li avevano tirate fuori.
Il primo film Hammer dichiaratamente horror fu La Maschera di Frankenstein (Curse of Frankenstein, 1957), che mise in scena tutti gli elementi tipici, in seguito divenuti marchi di fabbrica della casa britannica. A cominciare dai due protagonisti, Peter Cushing e Christopher Lee.

Cushing, navigato attore teatrale, fu scelto per la difficile parte del barone Victor Frankenstein, alla quale donò uno spessore inedito, e che rimarrà il suo personaggio preferito, negli anni, sviluppandone gli aspetti e la tormentata psicologia, in altre cinque pellicole Hammer (una sorta di serial, visto che ogni film è in pratica il seguito del precedente).
Christopher Lee, figlio di un ufficiale britannico e una nobildonna italiana con trascorsi di cantante (almeno così vuole la leggenda), aveva al suo attivo diversi film d'azione, e una piccola parte nell'Amleto cinematografico di Laurence Olivier. Nel film della Hammer interpreta la parte del Mostro.
La sceneggiatura venne scritta dal giovane Jimmy Sangster, che accentuò i toni gotici e gli aspetti più ambigui del romanzo di Mary Shelley, facendo di Victor Frankenstein una sorta di paladino senza scrupoli del progresso, operante in un'epoca oscura, e fatalmente condannato a crollare sotto il peso delle proprie ambizioni.
La regia del film fu affidata a un veterano della Hammer, Terence Fisher, un regista che, fino a quel momento, si era limitato al 'mestiere', ma che con La Maschera di Frankensteinpoté finalmente esprimere tutta la propria creatività, e le doti di Autore, creando uno stile che, negli anni, sarà largamente imitato, ma mai eguagliato.
Ne uscì una pellicola estremamente affascinante, ottimamente scritta e recitata, diretta con mano ferma e guizzi di genio, che trattava di argomenti, per l'epoca, difficili (il rapporto fra Uomo e Dio, la corruzione del potere, le pulsioni sessuali incontrollabili, l'intolleranza e il terrore del 'diverso'), ma utilizzando metafore che, in superficie, potevano benissimo essere considerate canoni del genere horror, e passare le maglie di diverse censure, soprattutto in quei paesi, Spagna, Italia, dove vigeva un moralismo più di facciata che reale.
In pratica era nato l'horror moderno, quello che, soprattutto negli anni '70, si vestirà di politica e antropologia, che parlerà di individui e società, che porterà alla luce terrori rimossi e pulsioni nascoste, cercando di darne chiavi di lettura e proponendo vie d'uscita, o se non altro, catarsi. Dopo anni in cui il genere era praticamente scomparso, o relegato a comprimario di altri generi, vedi la fantascienza da 'guerra fredda', finalmente l'horror tornava alla grande, e all'alba di un decennio, i '60, che avrebbe visto molti rivolgimenti culturali e comportamentali, minare le labili sicurezze di una società post-bellica fondata su un ottimismo moraleggiante spesso edificato 'ad hoc'.

Il successo del film fu enorme, ovunque, e già l'anno successivo la Hammer mise in cantiere sia il sequel, La Vendetta di Frankenstein, ancora con Cushing nel ruolo del barone, ma senza Lee, che il secondo film con un personaggio classico dell'immaginario horror, Dracula il Vampiro (Dracula), di nuovo col quartetto Sangster-Fisher-Cushing-Lee a tirare le fila.
Il successo del Dracula Hammer fu, se possibile, ancora maggiore di quello di Frankenstein.

Peter Cushing è un ottimo Van Helsing, teso, nervoso, ossessionato dalla sua missione (alla sua interpretazione si ispirerà Anthony Hopkins, nel Dracula coppoliano, omaggio neanche troppo velato ai film Hammer). Chris Lee dal canto suo, disegna un Conte inedito, un personaggio dalla fisicità imponente (Lee è alto più di un metro e novanta), dalla sensualità prorompente e dal fascino magnetico. Nel film Dracula ha pochissime battute di dialogo, ma Lee riesce, con la mimica, gli sguardi, i gesti, ad accentrare su di sé l'attenzione dello spettatore, diventando letteralmente il Conte immaginato da Stoker (che, non scordiamolo, era ispirato alla figura di un attore, John Irving), e riuscendo in un'impresa che pareva impossibile: uguagliare (se non superare) il precedente Dracula cinematografico, quello interpretato da Bela Lugosi. Per molti appassionati di cinema, e non solo, è Chris Lee, il Conte Dracula per antonomasia.
Anche Lee, come Cushing, rimarrà legato al personaggio che gli diede la fama, interpretando la parte del Conte in altri sei film Hammer (e anche nel divertente, italianissimo Tempi Duri per i Vampiri, del 1959, di Steno, con Renato Rascel e Sylva Koscina, un ottimo esempio del successo ottenuto anche nella nostra penisola dal film della Hammer; un altro film dai tratti parodici, con Lee nella parte del Vampiro, è il francese Dracula Padre e Figlio, di Edouard Molinaro, del 1976, un ottimo esempio del perdurare dell'immaginario Hammer anche negli anni '70).

Dopo Frankenstein e Dracula, è la volta de La Mummia, terzo personaggio già utilizzato dalla Universal negli anni 30, a portare la sigla “A Hammer Film”, nel 1959. Ovviamente, visto che squadra vincente non si cambia, la pellicola vede di nuovo i Quattro Moschettieri Hammer in sella. Il film, forse il meno riuscito del primo periodo Hammer, si discosta dall'originale americano (e dall'arcinoto, effettistico remake anni '90 di Stephen Sommers), in quanto il personaggio del sacerdote egiziano non ringiovanisce man mano che uccide i profanatori della sua tomba, ma rimane mummia per tutta la storia, un burattino assassino nelle mani di un fanatico. Interessante comunque il discorso sul rapporto “scontro di culture” (il fanatico non vuol far altro che 'punire' gli occidentali, rei di voler imporre il proprio modello di vita ad altre civiltà, vi ricorda qualcosa? E' un film del 1959!!!), e alcune sequenze da antologia, come tutto il flashback ambientato nell'antico Egitto, e il finale, che non vi svelo, nel caso non abbiate visto il film. Il film comunque ebbe successo, tanto che, come nel caso di Frankenstein e Dracula, diede il via a un ciclo, con altre quattro pellicole dedicate al personaggio della Mummia.

La Casa Madre prosegue nel suo percorso, riattualizzando altri miti del genere horror, come l'Uomo Lupo (nell'ottimo L'Implacabile Condanna -Curse of the Werewolf, 1961- di Fisher, con l'esordio cinematografico del grande Oliver Reed, in cui forse per la prima volta, la licantropia viene equiparata alla dipendenza, con annessi sensi di colpa), Jekyll e Hyde (tre film, di cui il secondo, Barbara il Mostro di Londra -Dr. Jekyll & Sister Hyde, 1971- interessante perché tratta il tema della transessualità: il buon dottore, una volta presa la sua pozione, si trasforma in una bellissima ragazza che fa strage -letteralmente- di cuori); attingendo alla tradizione letteraria gotica, come nella “Trilogia dei Karnstein”, in cui spiccaMircalla, l'Amante Immortale (Lust for a Vampire, 1971) diretto da Jimmy Sangster passato alla regia, e tratto dal capolavoro letterario di Sheridan Le Fanu, Carmilla, un film in cui il lesbismo è più che accennato; sviluppando personaggi e mitologie tipiche del fantastico (la serie fanta-horror dei Quatermass; vari film sui Vampiri, fra cui impossibile non citare il suggestivo Il Mistero del Castello -Kiss of the Vampire, 1964- che servì da modello anche a Roman Polanski nel tratteggiare personaggi e situazioni di Per Favore Non Mordermi sul Collo).

Il percorso della Hammer termina ufficialmente nel 1979, quando la casa di produzione inglese dichiara bancarotta. Ci sarà una coda, negli anni '80, con altre produzioni televisive, ma di fatto la Hammer è già morta e sepolta.
Resta l'eredità di una cospicua produzione, tutta di ottimo livello, e in alcuni casi con capolavori assoluti dell'horror. Tanto che, anche oggi, nell'era del digitale, per l'appassionato del genere, la dicitura “A Hammer Film production”, posta magari all'inizio, o sulla custodia di un DVD, è un marchio di garanzia, che assicura, al peggio, un'ora e mezzo (anche più, con gli extra) di ottimo intrattenimento, e se l'alchimia funziona, la possibilità di visionare, o ri-visionare, uno dei tanti piccoli capolavori che hanno fatto la Storia del Cinema Fantastico.
Filmografia essenziale dei migliori film Hammer (ad assoluta discrezione dell'Autore):
Ciclo di Frankenstein-
1957 – La Maschera di Frankenstein (Curse of Frankenstein)
1958 – La Vendetta di Frankenstein (The Revenge of Frankenstein)
1964 – La Rivolta di Frankenstein (The Evil of Frankenstein)
1967 – Distruggete Frankenstein! (Frankenstein Must Be Destroyed)
1974 – Frankenstein e i Mostri dell'Inferno (Frankenstein and the Monsters from Hell)
Ciclo di Dracula-
1958 – Dracula il Vampiro (Dracula)
1966 – Dracula Principe delle Tenebre (Dracula Prince of Darkness)
1968 – Le Amanti di Dracula (Dracula Has Risen from the Grave)
1972 – 1972: Dracula Colpisce Ancora (Dracula AD 1972)
1973 – I Satanici Riti di Dracula (The Satanic Rites of Dracula)
Ciclo della Mummia-
1959 – La Mummia (The Mummy)
1964 – Il Mistero della Mummia (The Curse of the Mummy's Tomb)
Trilogia dei Karnstein
1970 – Vampiri Amanti (The Vampire Lovers)
1971 – Mircalla, l'Amante Immortale (Lust for a Vampire)
1972 – Le Figlie di Dracula (Twins of Evil)
Altri Film-
1957 – L'Astronave Atomica del Dr. Quatermass (The Quatermass Experiment)
1958 – I Vampiri dello Spazio (Quatermass 2)
1959 – La Furia dei Baskerville (The Hound of the Baskerville)
1960 – Il Mostro di Londra (The Two Faces of Dr. Jekyll)
1961 – L'Implacabile Condanna (Curse of the Werewolf)
1964 – Lo Sguardo che Uccide (The Gorgon)
1964 – Il Mistero del Castello (Kiss of the Vampire)
1965 – La Dea della Città Perduta (She)
1965 – Nanny la Governante (The Nanny)
1966 – Un Milione di Anni Fa (One Million Years B.C.)
1966 – La Lunga Notte dell'Orrore (Plague of the Zombies)
1966 – La Morte Arriva Strisciando (The Reptile)
1968 – Femmine delle Caverne (Slave Girls)
1967 – L'Astronave degli Esseri Perduti (Quatermass and the Pit)
1968 – Continente Scomparso (Lost Continent)
1970 – Crescendo... con Terrore (Crescendo)
1971 – Barbara il Mostro di Londra (Dr. Jekyll and Sister Hyde)
1971 – Gli Artigli dello Squartatore (Hands of the Ripper)
1971 – La Morte Va a Braccetto con le Vergini (Countess Dracula)
1974 – La Leggenda dei Sette Vampiri d'Oro (The Legend of the Seven Golden Vampires)
1976 – Una Figlia per il Diavolo (To the Devil... a Daughter)