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martedì 21 settembre 2010

Mostra del Cinema: Venezia in tv


di Alfredo Sgarlato

Mi piacerebbe poter seguire dal vivo il festival del cinema di Venezia, ma i prezzi sono proibitivi, a meno che non si dorma in sacco a pelo e non si mangi imbucandosi alle feste, ma non ho più l'età per certe cose. Per cui mi accontento di seguire il festival tramite i servizi in tv sperando di capirci qualcosa. Con l'avvento delle reti digitali sono aumentati gli spazi dedicati al cinema: ma la maggioranza dei servizi sono su Rai Movie, che non trasmette ancora in tutta Italia. Iris, canale Mediaset, fa un bel programmino, che ha il suo apice nei surreali commenti del mitico Tatti Sanguinetti. Anche Rai3 ha un specialino ben fatto tutti i giorni alle 12,15 (orario comodissimo). Questo, come l'ottima trasmissione radio Hollywood Party, danno spazio soprattutto al cinema italiano; giustissimo, ma ogni tanto più che di quel documentario italiano sicuramente bellissimo ma che non sarà mai distribuito, vorremmo sentir parlare dello sconosciuto film tailandese o uzbeko che poi a sorpresa vince un mucchio di premi e quindi avrà una vita in sala. Al contrario i servizi dei telegiornali sono mediocri, a volte assolutamente stupidi: in un servizio di Italia1 Vincent Cassel viene chiamato “il signor Bellucci” e si rimpiange che invece di sua moglie ci sia Natalie Portman (con tutta la simpatia per Monica, la Portman è una che a 16 anni aveva già lavorato con Luc Besson, Woody Allen, Tim Burton, Michael Mann...). La quasi assenza di divi americani sarebbe un ottima scusa per dare spazio alle nostre Solarino, Ragonese, Crescentini... tutte attrici molto belle oltre che brave, ma i tg preferiscono dive d'accatto come la sempre più debordante Valeria Marini o una Naomi Campbell sfigurata da un mediocre chirurgo o dagli psicofarmaci, o qualche interprete di fiction. Più che altro interessano le feste, i vestiti, i tacchi. In generale poi hanno un tono strafottente quando non denigratorio, chissà perchè. Ci sarebbe anche un programma di Marzullo, ma va in onda veramente troppo tardi. Mi diverto a vedere solo l'ultima puntata, quando la corte dei miracolati di cui si circonda deve commentare i premi. Alla fine per capirci qualcosa bisogna vedere Blob, l'unico programma che mostra qualche spezzone di film e i personaggi in libera uscita, produttori contenti, divi imbarazzati, comici amici del cameraman, le ministre dagli occhioni sgranati e l'aria di chi si chiede: che ci faccio qui? Infine una spiegazione utile per chi vuol seguire una mostra del cinema in tv. Spesso sentirete dire che un film X ha avuto dieci minuti di applausi in sala grande, o che un film Y è stato fischiato in sala stampa. Bene, alla proiezione in sala grande, che è a invito, partecipano solo parenti amici e colleghi, per cui qualsia film è stra-applaudito, a meno che non sia proprio disgustoso. Alla proiezione per la critica, che avviene alle 8,30 del mattino, molti dormono, russano, si tolgono le scarpe, ci sono inviati stravolti che non capiscono i film che stanno guardando e soprattutto, poiché il mondo del cinema è o è considerato radical chic, ci sono gli inviati della stampa popolar snob che fischiano per partito preso, sempre. Per cui se sentite parlare di fischi o applausi potete capire solo chi distribuirà il film, se chi commenta o la concorrenza.



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