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giovedì 20 agosto 2009

L'interpretazione dei sogni. (14 di 15)

MBM Extra

Sogni senza desideri



Il principale colpo di genio di Melanie Klein (in foto) è stato quello di esaminare i giochi dei bambini allo stesso modo in cui si esaminano i sogni, stabilendo innanzitutto che il sogno non è solo la realizzazione di un desiderio, alla base di esso troviamo invece la manifestazione dell'organizzazione degli "oggetti interni" del sognatore. Cosa che Freud non aveva previsto. La grande psicoanalista individua quindi uno stato ancora più profondo, che ci aiuta nell'interpretazione del lavoro onirico.

Il secondo colpo di genio consiste nello scoprire che gli oggetti interni vengono prima di quelli raccolti dal mondo esterno. La spinta pulsionale mira sempre a qualcosa e se l'oggetto non è presente nella realtà esterna, esso si costituisce nella mente simultaneamente alla pulsione. Questo spiega la presenza di quella che Freud chiamava "rappresentazione plastica", ovvero, l'esistenza di un simbolismo onirico interpretabile al di la del contesto; ne avevo già parlato nei primi post e anche QUI. Ovviamente non si può fare affidamento solo su questi, altrimenti tutti i sogni che facciamo verrebbero ricondotti solo ed esclusivamente al sesso.
A questo punto si possono avere delle dinamiche utili come modelli di "sogni tipo" ... da non confondere con i sogni tipici. Prendiamo un ipotetico sogno che si basa sull'attività infantile di succhiare il seno. Ed effettivamente il seno è il primo oggetto interno che si sviluppa e prima che si presenti realmente esso è un oggetto interno creato con il manifestarsi della fame -cattivo, che divora da dentro- sbizzarrite la vostra fantasia e provate a ricordare se avete mai fatto sogni riconducibili a questa dinamica, ricordando quali manipolazioni fa il lavoro onirico. L'oggetto nel sogno potrebbe essere esterno, divenendo cosi un lupo che ci divora, ecc.
Vediamo ancora una seconda dinamica di un possibile "sogno tipo" spulciando tra gli scritti della Klein. "Il piccolo che ha incorporato i propri genitori" dice la Klein "li avverte come persone viventi all'interno del proprio corpo" -è quello che ho descritto nei post precedenti come Super Io- "in quella maniera concreta in cui percepisce le proprie fantasie profondamente inconsce. [...] Nell'inconscio del bambino viene a formarsi un mondo interiore che corrisponde alle sue esperienze reali, alle impressioni che si fa delle persone e del mondo esterno, modificato però dalle sue pulsioni e fantasie. [...] Questo mondo interiore consiste di innumerevoli oggetti, assunti nell'Io, che corrispondono in parte alla massa di aspetti diversi, buoni e cattivi, sotto i quali i genitori (e altre persone) sono apparsi alla psiche inconscia del bambino nelle fasi del suo sviluppo. [...] In più, nel mondo interiore, tutti questi oggetti hanno tra loro e con il Sè rapporti infinitamente complessi". Qui c'è l'imbarazzo della scelta, molti dei sogni che facciamo sono regressioni infantili e in generale quello che la Klein chiama "mondo interiore", durante il sogno non è altro che il palcoscenico del lavoro onirico.

Per quanto riguarda il Sè -che non ci interessa tanto in questa serie di post- detto in poche parole, sta ad indicare l'insieme delle istanze psichiche, (Io, Es, Super Io) ciò che possediamo, e il prodotto dell'interazione sociale. Ci sono comunque parecchie definizioni riguardo il Sè; dalla Jacobson a Winnicot, fino a Kohut, potete fare una ricerca in internet riguardo i loro studi sul Sè.

Un'altro aspetto importante della mente è quella dualità tra invidia e gratitudine le cui manifestazioni coscienti sono l'odio e l'amore alla base dei quali possiamo trovare parecchi dei nostri sogni. Dal momento che nell'inconscio la morale possiamo scordarcela, ogni volta che ci manca qualcosa e troviamo chi la possiede scatta l'invidia e il desiderio inconscio di distruggere chi gode di ciò che a noi manca; ciò significa che nel nostro mondo interno in fantasia l'oggetto mancante si è già creato e ci "divora da dentro" ... cosi, per effetto di quello che la Klein chiama "identificazione proiettiva" noi espelliamo l'oggetto cattivo e lo "gettiamo" sul possessore, lo identifichiamo come la somma degli oggetti cattivi che ci divorano. Se invece chi possiede ciò che ci manca lo condivide con noi e ce lo dona scatta la gratitudine e -sempre in funzione della mancanza di una morale nell'inconscio- noi siamo in debito con questa persona, nel caso non ci sdebitassimo, scatta una forma di "sudditanza" verso il donatore, lo idealizziamo, ecc. Esistono delle eccezioni sia per la gratitudine che per l'invidia, ma se li stiamo a spiegare facciamo notte e non ci servono per capire il concetto. Si tratta comunque di una dinamica interessante che può manifestarsi nei nostri "sogni tipo" senza per forza tirare in ballo un desiderio.
Vi ricordo di non generalizzare perchè questo è un modello tra tanti di interpretazione di un sogno. Tutto ruota attorno alla singola persona, ci saranno sogni interpretabili con Freud, sogni interpretabili con la Klein, altri con Bion, eccetera. Questo vale anche per tutto il resto della psicoanalisi. Ci potranno essere casi in cui l'interprete dovrà avvalersi di più modelli per spiegare un sogno, senza contare poi che ogni interprete con l'esperienza si farà un suo modello personale che gli servirà per aprire un transfert. Per tanto, se Freud negli anni '20 dice che esiste il narcisismo e poi negli anni '50 la Klein lo nega, non significa che uno dei due ha torto ma che le persone non sono tutte uguali, qualcuno si spiega con l'uno e qualcun'altro lo si analizza meglio con l'altra, una terza persona invece avrà bisogno di altri modelli, e cosi via. Ecco perchè sostenere Freud "superato" (tanto per citare un aggettivo pacato) è una sciocchezza ... ecco perchè ho aspettato ad arrivare agli ultimi post della serie per dirlo. L'interpretazione dei sogni è come un'inchiesta giudiziaria, volta a trovare il colpevole ... non può essere sempre colpa del maggiordomo.


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giovedì 13 agosto 2009

L'interpretazione dei sogni (13 di 15)

MBM Extra
Le difese dell'Io


Cominciamo adesso ad allontanarci dall'ortodossia freudiana, con una serie di post che man mano amplierà e prefezionerà la teoria psicoanalitica; non lo faccio io ma lo hanno fatto gli scienziati dalla morte del Maestro fino ad'oggi. C'è chi critica per questo Freud ... io credo che, tutti gli psicologi siano freudiani, cosi come tutti i medici sono ippocratici. Solo che mentre Ippocrate oggi non può essere applicato, Freud è come il magliale, di lui non si butta via niente, lo si fa a pezzetti e lo si reimpasta con nuovi gerghi, moderni, e presi in prestito dalle altre discipline.


Quando l'Io sente le istanze dell'Es minacciose, per le ragioni che ho già spiegato nei primi quattro post della serie, questo mette in atto le sue difese, che spiegano le nevrosi, come la psicopatologia della vita quotidiana e i sogni. Anna Freud, (nella foto a lato) psicologa dell'Io, fa una classificazione delle difese molto accurata e tutt'oggi valida; è importante conoscerle, perchè sono quelle che, tra le altre cose, plasmano i sogni che facciamo:

La rimozione, la conosciamo già, per tutto quello che non è chiaro in questo post, se vi interessa approfondire, consiglio di leggere i primi quattro post della serie, o comunque lasciatemi un commento.

La formazione reattiva, implica la regressione ad un periodo infantile in cui un desiderio trova accoglimento.

L'isolamento, toglie la quota d'affetto al pensiero-oggetto sminuendolo.

L'annullamento retroattivo, è conseguente all'isolamento ... responsabile di quello che nel sogno rende insignificanti oggetti ad alto contenuto emotivo.

L'introiezione, implica l'assunzione dentro di se degli oggetti buoni scartando quelli cattivi.

L'identificazione, spesso è relativa alla figura paterna, ma non solo; è l'ambizione di diventare ciò che non si è, in base ad un modello ... essere ciò che dovrebbe e non ciò che realmente è.

La proiezione, implica l'espulsione di parti di se negli altri, possono essere parti buone o cattive ... è quel che succede quando sognamo altre persone o vediamo noi stessi nel sogno.

Il rivolgimento contro se stessi, è la causa del narcisismo secondario, io ho parlato già di quello primario ... nel secondario avviene il ritorno all'Io ... in mancanza di un oggetto soddisfacitorio, noi stessi diveniamo l'oggetto o ne creiamo uno interno che sostituisce quello reale.

Trasformazione nel contrario, ne avevo già parlato, ed'è una difesa molto comune nei sogni.

La sublimazione, avviene quando la pulsioneviene deviata dall'oggetto impensabile ad uno più politically correct.

Tutte queste difese sono interdipendenti tra loro, sono in qualche modo imparentate e interscambiabili, (NdA). Anna Freud elenca le motivazioni che possono far scattare le difese e che minacciano anche il sonno:

Paura della forza degli istinti; l'Io mette in atto meccanismi di difesa perchè sente gli istinti troppo potenti o perchè sente di non potersi fidare o della propria capacità di gestirli o dell'ausilio del Super Io nella loro gestione.

Angoscia proveniente da pericoli o minacce reali; e qui scattano i comportamenti che abbiamo imparato nella vita ad assumere, come la fuga, la telefonata ai carabinieri, insultare Travaglio perchè non si può dire che Biagi è stato licenziato, ecc.

Angoscia del Super Io; quando questo si oppone alla gratificazione di un desiderio moralmente inaccettabile.

Esigenze di sintesi dell'Io; si tratta di conflitti tra tendenze opposte quali omossessualità ed eterosessualità, passività e attività, ecc.


Le difese non vengono messe in atto solo contro i desideri ma anche contro la quota di affetto di cui sono investiti. Avete mai avuto angoscia immotivata o viceversa vissuto nei sogni situazioni tragiche rimanendo impassibili? Mi auguro di no, altrimenti siete dei PAZZI MANIACI! .......... no scherzo! :) è una cosa normalissmia.

"nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma"
(Lavoisier)

Se da una parte abbiamo desideri privati della quota emozionale e dall'altra emozioni prive di oggetto; le parti mancanti non scompaiono ma vanno a finire da un'altra parte, seguendo un principio economico delle varie energie. Secondo Heintz Hartmann, (nella foto a lato) non esistono solo le pulsioni -non tutto è sessualità o distruttività, (NdA)- ma anche la propensione dell'Io alla realtà e alla ricerca del soddisfacimento attraverso gli oggetti reali. Per mantenere la sua autonomia dall'Es e dal Super Io, l'Io elimina la natura sessuale o aggressiva delle pulsioni (quindi Freud non sbagliava, solo non ha visto tutto il quadro completo ... che sfiga!) ed usa l'energia liberata per costruire altro ... l'arte ne è una prova evidente. L'arte è il prodotto del processo di neutralizzazione; quindi ad ogni trasformazione attuata dalle difese dell'Io, corrisponde un investimento energetico per costruire l'adattamento alla realtà ... insomma, detto terra-terra, l'Io è un carnivoro che si nutre delle forze interiori per sopravvivere e accumulare energie utili all'adattamento e al dominio del mondo reale ... ben venuti nella civiltà!



Durante il sonno l'Io rimane isolato dal mondo reale e il suo lavoro (o i suoi pasti) risultano più evidenti attraverso i sogni. Per sua sfortuna il nostro corpo ha bisogno di dormire ... e l'Io è stato cosi smascherato dalla psicoanalisi.
Scoperte interessanti vengono fatte anche da Edith Jacobson, (foto a lato) riguardo l'origine del Super Io come gemmazione dall'Io; in quanto sede di tutte le identificazioni accumulatesi dall'inizio alla risoluzione del complesso edipico. "Nell'età adolescensiale e adulta" -sostiene la Jacobson- "la voce del Super Io è: 'ti è permesso di godere della libertà sessuale ed emotiva adulta, della libertà di pensieri e di azioni, nella misura in cui rinunci ai tuoi desideri istintuali infantili, [...] e accetti le norme etiche e le responsabilità adulte' ". Non so se la Jacobson se ne era accorta - probabilmente qualcosa la intuì Freud- ... leggetevi il Deuteronomio ... la voce e le leggi di Dio ... sono la voce del Super Io ... motivo per cui. psicoanalisti come Jung (che di certo non era un freudiano) identificano le religioni monoteiste come sistemi di difese artificiali, in parte con sede nel Super Io, che influenzano e deviano il nostro modo di vedere le cose, trasformando i desideri repressi in peccato e l'inconscio in satana ... mentre lo stesso Super Io -che sentiamo dentro- diviene la fede in Dio. Non voglio e non posso dimostrare che Dio non esiste -sarebbe una cretinata, oltre che impossibile- sto semplicemente spiegando che i dogmi sono sempre, irrimediabilmente, un grave errore.


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giovedì 6 agosto 2009

L'interpretazione dei sogni. (12 di 15)

MBM Extra
Simbolismo onirico



Dei simboli tipici nei sogni avevo già accennato nei primi post di questa serie, ne parlo meglio adesso – per ovvi motivi- non volevo correre il rischio di far passare il pregiudizio secondo il quale i sogni significherebbero sempre e solo sesso. Per questo prima ho preferito fare una carrellata di contesti tipici e varianti, mostrando l’infinita gamma di interpretazioni possibili.


I simboli onirici sono relativamente pochi, riguardano la cultura e i miti ancestrali dell’uomo, prevalentemente rimandano al sesso o alla sessualità, ma non solo. Sono – tranne rare eccezioni- sempre interpretabili allo stesso modo; anche se poi vanno letti nel complesso in cui si presentano, come le lettere che compongono frasi e parole, la gestalt poi insegna: “L’insieme è più della somma delle parti” … anche una mera somma di simboli, non è quindi sufficiente nell’interpretazione dei sogni, ma questo noi, dovremmo già saperlo. Jung troverà nella mitologia, nei tarocchi, eccetera, molti dei simboli che si presentano nei sogni; anche se lui, più che di simboli parlava di archetipi, e non è questo il post adatto per parlarne.

“Questo simbolismo” – dice Freud- “non è peculiare dei sogni, […] si trova nel folklore e nei miti popolare, nelle leggende, nei modi di dire, […] in misura più estesa che nei sogni. […] In molti casi” – riguardo ai sogni- “l’elemento in comune tra il simbolo e ciò che rappresenta è ovvio; in altri è nascosto e la scelta del simbolo sembra enigmatica”. Ciò significa che non tutto il folklore si presenta nei simboli onirici, e non tutti sono tipici.

Ecco un elenco di simboli tipici:

L’imperatore - o il re e la regina- rappresentano i genitori.

Il principe o la principessa rappresentano il sognatore.

Tutti gli oggetti allungati (spade, ombrelli, bastoni, ecc) rappresentano il pene. Durante il sonno, cosi come nelle prime ore che precedono il risveglio, l’erezione che spesso avviene anche senza stimoli la mattina, può interferire nel sogno in svolgimento o nel ricordo: la cosiddetta “elaborazione secondaria” di cui ho già parlato nei primi post.

La lima per le unghie può significare masturbazione – io ve lo riporto- ma è un simbolo controverso, non è sicuro che sia tipico.

Tutti i contenitori (scatole, interni, valige, ecc) rappresentano l’utero e/o la donna.

Attraversare una serie di stanze rappresenta il bordello o l’harem, promiscuità sessuale insomma. In certi casi, può significare il matrimonio.

Vedere, salire o scendere le scale rappresenta l’amplesso.

Pareti lisce rappresentano l’uomo … specialmente se in queste pareti ci sono delle sporgenze, ma non è necessario che ci siano.

Tavole (magari apparecchiate), assi, ecc rappresentano “anche” le donne, si tratta di un altro simbolo controverso, non si è sicuri che sia tipico.

Il letto e il convitto (un pranzo o una cena con ospiti) rappresentano il matrimonio.

Il cappello è un simbolo bisessuale … esteriormente è il pene ma visto da sotto è la vagina; lo stesso potrebbe valere per vasi e ombrelli, e altri oggetti con le stesse peculiarità di “dentro-fuori”.

Mantelli e cravatte stanno a indicare il pene, ma anche qui ci sono dei dubbi, specialmente per il mantello.

Panorami, con monti, boschi, colline, ecc rappresentano il corpo femminile.

I bambini sono sempre il pene, percuotere bambini, o vederne l’atto, indica masturbazione. Ma i bambini possono anche indicare nelle sognatrici amanti o fidanzati, non è necessario che esistano davvero.

Calvizie, taglio dei capelli, decapitazione indicano complesso di castrazione … assicuriamoci sempre di analizzare bene il contesto però; in un post precedente ho riportato un sogno dove la decapitazione si spiega con dei fattori esterni ambientali di disturbo … questo vale per tutti i simboli onirici … sono tipici se non ci sono fattori esterni o esperienziali che li spiegano con certezza.

Animaletti e insetti sono un tipico esempio di regressione infantile, indicano bambini, fratelli o sorelle indesiderati.

Il bagaglio con il quale si viaggia non è detto che indichi la donna, può avere anche un significato metafisico, indicando il carico di “peccati” o rimorsi che ci opprimono o dovrebbe opprimerci.

In conclusione – per evitare di rafforzare il pregiudizio di cui ho parlato all’inizio- vi riporto un importante avvertimento di Sigmund Freud:

“Vorrei ammonire a non sopravvalutare l’importanza dei simboli nell’interpretazione e a non limitarsi, […] a una mera traduzione di simboli, abbandonando la tecnica delle associazioni del sognatore. […] La traduzione dei simboli, resta a nostra disposizione come metodo ausiliario”.

Questo è il motivo per cui considero i dizionari onirici, un utile strumento … per pareggiare le gambe di un tavolo, o ravvivare il fuoco del nostro caminetto.

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giovedì 30 luglio 2009

L'interpretazione dei sogni. (11 di 15)

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Sogni egoistici


In questi sogni tipici il lavoro onirico cela la persona stessa del sognatore, da li il termine con cui sono indicati. Vi riporto tre brevi esempi in modo da chiarire meglio il contesto, perchè in caso di variazioni la presente interpretazione non può essere valida.

"Un bambino di meno di quattro anni racconta di aver sognato che aveva visto un grande piatto con un grosso pezzo di arrosto e della verdura. Poi improvvisamente [...] era stato mangiato tutto [...]. Egli non aveva visto la persona che lo aveva mangiato."

Freud in persona sognò "di vedere nella vetrina di una libreria un nuovo volume di una serie di monografie [...] monografie su grandi artisti."

Infinè Freud sognò che "un professore dell'università mi diceva: -mio figlio il miope-".

Nel primo sogno abbiamo l'azione di un "uomo invisibile" che soddisfa la fame del bambino, che Freud scopre, essere stato messo a letto senza cena la sera prima. L'uomo invisibile è il bambino che censura se stesso per evitare ulteriori punizioni da parte dei genitori.

Nel secondo caso l'uomo invisibile è sostituito da un oggetto -un libro- e le caratteristiche del libro riflettevano l'alta autostima che Freud aveva di se, la quale viene censurata nel sogno, come nella vita, per effetto della sua modestia ... è una contraddizione ... ma la vanità resta latente, la modestia invece era manifesta a livello cosciente.

Nell'ultimo sogno l'uomo invisibile è un'altra persona visibile, anch'essa con caratteristiche o indizi che si legano alla persona di Freud -o meglio al suo Sè- dal momento che il figlio miope del professore, era il figlio di Freud.

Perchè l'interpretazione sia valida, un sogno egoistico tipico deve comportare la presenza di un "deus ex machina" che esaudisce un nostro desiderio; può essere visibile o invisibile, un oggetto , persona o animale con caratteristiche e/o riferimenti riconducibili in qualche modo a noi. Se invece nei vostri sogni riscontrate altre variabili o differenze, in ragione di queste, bisognerà cercare altri tipi di interpretazione. La cosa affascinante di questo tipo di sogni è che avviene una scissione vera e propria che permette di vederci, di assistere da spettatori alle nostre stesse azioni.


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giovedì 23 luglio 2009

L'interpretazione dei sogni. (10 di 15)

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Sognare la morte di chi amiamo



Ne ho accennato in un precedente post, ora cercherò di parlarne in modo più specifico. Innanzitutto quando si interpreta un qualsiasi sogno è importante sapere come il sognatore reagisce emozionalmente nel sogno e se tale reazione è coerente con la realtà. Nel caso di cui parlo adesso, per esempio, il sognatore può rimanere indifferente oppure provare angoscia. Siccome stiamo parlando di sogni tipici, se avete reagito con indifferenza in un sogno alla morte di un vostro caro, l'interpretazione presentata in questo post non è valida.

Infatti -vedi post precedente- come esistono dei simboli tipici, interpretabili sempre allo stesso modo indipendentemente dal contesto (ma non tutti i simboli sono tipici) esistono anche dei contesti tipici, con determinate caratteristiche, e se ci sono delle varianti, l'interpretazione cambia.
Nel sogno tipico in cui si manifesta la morte di una persona cara il sognatore prova angoscia o terrore. "Il significato di questi sogni" spiega Freud "è il desiderio che la persona in questione muoia". Se potete trattenervi, posticipando la pulsione di mandarmi a cagare, vi spiego meglio.
L'Inconscio non ha ne tempo ne logica, non serve a farci vivere nel reale ... è semplicemente il nostro carburante (la benzina è una cosa, il GPS è un'altra ... la benzina può bruciarci vivi, il GPS al massimo ci porta in culo al mondo) un calderone di rappresentazioni concettuali (come insegna il grande psicoanalista Sandler) e pulsioni. Mi è capitato diverse volte di sognare la morte di mio fratello -eppure tutt'oggi se usciamo assieme, nonostante sia maggiorenne e vaccinato, ho ancora l'istinto quando attraversare la strada, di assicurarmi che non corra il pericolo di esere investito (!!)- tuttavia se lui morisse io sarei il solo erede, ed effettivamente con la rendita di case e terreni dei miei genitori e di qualche zio quasi non avrei bisogno di lavorare ... facendo introspezione, mi sono reso conto che questi schemi passano nella mia mente ... per un motivo molto semplice ... il cervello è un calcolatore di probabilità; questo è quanto è stato accertato dalla moderna psicologia cognitiva. L'incoscio non sa cosa è bene o cosa è male ... l'inconscio sa solo quali sono tutte le variabili dell'universo mentale ... sta all'Io mettere al vaglio le variabili che ci adattano meglio alla realtà utilizzando se necessario le sue difese, in ragione anche delle istanze del Super Io, sede dell'etica e della morale, o dell'Io anti libidico di Fairbairn o del Falso Sè di Winnicot, se proprio ci fa schifo Freud. Nel caso in cui si sogni la morte di uno dei genitori, lo "schema omicida" deriva dalla prima infanzia e può essere legata ad una delle "possibili" risoluzioni dell'Edipo, calcolate in quel periodo della nostra infanzia nella nostra testa.
Ricapitolando: Perchè questa interpretazione sia valida, come già detto, bisogna provare angoscia -la quale è dovuta dal fatto che il desiderio latente è ovviamente inconcepibile da noi stessi- inoltre il defunto, nella realtà, è vivo e vegeto. Altrimenti ci sono altre mille spiegazioni possibili, che si possono trovare, caso per caso, tenendo conto delle variabili.

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giovedì 16 luglio 2009

L'interpretazione dei sogni. (9 di 15)

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Sognare di essere nudi

Non esiste solo un simbolismo onirico tipico, per il quale se per esempio sogniamo di salire le scale, si rimanda sempre al sesso indipendentemente dal contesto. Esistono anche dei contesti tipici, vale a dire degli script, dei frame che se si manifestano in un certo modo possono essere -al di la di rare eccezioni- sempre interpretati allo stesso modo. Non solo i simboli ma anche certi "copioni" certe "sceneggiature" possono venirci in aiuto.

Cominciamo con il sogno di trovarsi nudi davanti a degli sconosciuti che però risultano indifferenti e dignitosi, non manifestando alcuna reazione rispetto alla nostra nudità. Eppure nel sogno ci si sente angosciati e imbarazzati dalla propria nudità. Se si sogna una situazione che rispetta questo script senza eccezzioni l'interpretazione che segue può essere considerata valida, altrimenti no.


Freud nell'interpretare questo contesto prende a esempio una fiaba di Andersen, "I vestiti nuovi dell'imperatore". "La fiaba" spiega Freud "racconta che due impostori intessono per l'imperatore un prezioso indumento che, sarà visibile solo alle persone virtuose e oneste. L'imperatore esce con questo invisibile abito e tutti i presenti, intimoriti [...] fanno finta di non notare la nudità dell'imperatore".
In questo contesto (che abbiamo costruito nel ricordo cosciente, perchè in realtà l'originale di solito è ben più caotico) l'impostore è il sogno e l'imperatore è il sognatore stesso. Il contenuto latente, costituito da desideri immorali deformati dal lavoro onirico, deriva da dei ricordi infantili. Infatti Freud osserva che "Solo nell'infanzia ci facciamo vedere seminudi da membri della famiglia e da estranei". Qualsiasi cosa i bambini facciano in questi frangenti, dal toccarsi il pisellino, al manipolare feci o atti di esibizionismo (mio fratello da bambino si divertiva ad abbassarsi le brage davanti alle vicine di casa!) ecc, la madre -com'è normale che sia- risponde "vergognati, questo non si fa!", o cose del genere.
Se speravate di trovarci una interpretazione più figa mi scuso in anticipo. C'è da dire comunque che anche Adamo ed Eva sono nudi in Paradiso e che tutti i miti, dall'Edipo greco alla Genesi ebraica, sono -come dimostrerà bene Bion- un livello intermedio che il pensiero percorre prima di divenire conoscenza. Cosi in sogni come questo regredendo all'infanzia si realizza il ritorno nell'Eden infantile dove tutto ci è dovuto e non dobbiamo vergognarci di niente.

In conclusione, nel nucleo di un sogno di questo tipo, possiamo trovarci una voglia di esibirsi in pubblico ostacolata da una realtà scoraggiante; possiamo riscontrare anche una insufficienza di mezzi, nel caso in cui la nudità è sostituita da un abbigliamento inconsueto, incompleto o in disordine. Infine gli sconosciuti possono sostituire persone che conosciamo bene verso le quali ci vergogneremmo se sapessero qualcosa di noi, che il sogno censura, indicherebbero quindi segretezza.

Ma la piantate di guardare la foto?! -.-

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giovedì 9 luglio 2009

L'interpretazione dei sogni. 8^puntata.

MBM Extra




Dopo avere analizzato nei due post precedenti le fonti più "logiche" dei sogni, possiamo ora addentrarci nella parte più "enigmatica", tenendo presente che quello che abbiamo visto nei precedenti esempi è molto importante per sapere durante l'interpretazione cosa è inconscio e cosa non lo è nel significato del messaggio onirico. Possiamo quindi iniziare a parlare di quelle che Freud chiama "fonti di eccitazione psichiche".

Freud riporta il seguente sogno, fatto da lui: "Il mio amico R. era mio zio. Io sentivo molto affetto per lui. Vidi davanti a me il suo viso, un pò cambiato. Era come se si fosse allungato. La barba gialla che lo circondava spiccava particolarmente chiara." Il fatto stesso che la mattina dopo Freud ci ridesse sopra considerandolo una assurdità lo convinse poi ad analizzarlo perchè questo giudizio a priori, poteva essere una difesa atta a censurare un pensiero rimosso. "Cosi mi accinsi all'interpretazione".


1- R. era mio zio.
Lo zio di Freud era un pregiudicato e un collega che assieme a lui concorreva ad una cattedra la perse per problemi giudiziari ... cosi Freud fondendo lo zio con l'amico R. (anchesso concorrente a quella cattedra) realizzava il suo desiderio di eliminarlo in modo da restare l'unico papabile dal momento che R. diventava anchesso pregiudicato nel sogno. Già qui abbiamo un esempio lampante di quanto sia bastardo l'inconscio di tutti noi.

2- Io sentivo affetto per lui.
Questo è un esempio lampante di censura ... il sentimento di affetto qui è una difesa che serve a nascondere la carognata del primo punto.

Mi ricorda un sogno raccontatomi l'altra sera nella mia chat, in cui il nonno della sognatrice si fondeva con un professore dei tempi del liceo. Nel sogno il prof-nonno si sentiva male, ma lei non può aiutarlo perchè deve partire via con un'altra donna in auto assieme ai suoi tre bambini. L'angoscia del fatto che questo prof-nonno possa morire l'accompagna fino alla fine del sogno. Il fatto che lei debba a malincuore abbandonare questa doppia figura, e con questo generi angoscia indica che nonno e professore hanno in comune uno o più indizi che mi porterebbero alla soluzione, e questa soluzione è certamente un desiderio moralmente inaccettabile verso il nonno, che consciamente ha sempre amato ... i lavori sono ancora in corso; spero di risentire presto questa sognatrice, che per ovvi motivi non nomino.

Per chi fosse interessato, nella chat in fondo al blog si possono fare anche conversazioni private -come in tutte le normali chat- e non essendo necessaria l'iscrizione si può conservare l'anonimato anche con me ... una cosa è certa: meno ci si conosce, meglio è, per ottenere una buona interpretazione.

I sogni sono la realizzazione di uno o più desideri, Melanie Klein ribatterebbe che non sempre è cosi, essi sono la rappresentazione di una conformazione di oggetti nella nostra mente, gli incubi dovrebbero in parte dimostrarlo, ma Freud ricorda che la mancata realizzazione di un desiderio può essere la realizzazione di un altro; vediamo come esempio questo incubo, da lui riportato: La sognatrice aveva perso il nipotino Otto ma le era rimasto il secondo, di nome Karl, anche se era più affezionata al primo, che aveva allevato di persona era molto legata anche al secondo. "Questa notte dunque ho sognato" racconta lei "che vedevo Karl morto davanti a me. Giaceva nella sua piccola bara [...] proprio come il piccolo Otto, la cui morte era stata per me un colpo tremendo."
La sognatrice durante il funerale di Otto conobbe un uomo di cui si innamorò ma che perse di vista da allora ... il suo incubo realizzava il desiderio di incontrare di nuovo il suo amato, creando in fantasia un secondo funerale, sacrificando il secondo nipotino.

Se siete arrivati fino a qui, provate un pò a riflettere se anche voi avete mai fatto sogni simili ai tre riportati in questo post, l'importante è che facciate introspezione abbandonando ogni sorta di senso critico e morale. In questo modo potrete riuscire a trovarne il significato, senza generalizzare o sminuire niente, alla luce di tutto quello che ho spiegato anche nei post precedenti.

DIVERTITEVI!

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giovedì 2 luglio 2009

L'interpretazione dei sogni. 7^ puntata.

MBM Extra





Gli stimoli sensoriali interni sono altrettanto importanti di quelli esterni nel determinare il lavoro onirico, "sono disponibili" sostiene Freud "quando sono necessari per la spiegazione". A tal proposito, parla delle allucinazioni ipnagogiche ... le abbiamo tutti, chi ha praticato, come me, la meditazione Zen, le ha viste in più di una occasione; ma spesso è sufficiente assopirsi nei primi minuti del sonno per vederle o udirle.

Facce distorte, fischi alle orecchie, se stiamo ore al computer o alla TV vediamo le immagini dello schermo, udiamo -più raro- voci, suoni, rumori. Chi fa meditazione Zen sa benissimo di che si tratta ... noi di solito siamo abituati a pensare a parole ... ma le allucinazioni ipnagogiche sono esse stesse dei pensieri, solo che liberi dai concetti. Lo psicanalista di origini indiane Bion spiega meglio questo fenomeno e avrò modo di parlarne in seguito.

Sono i pensieri in libertà che dall'assopimento alla fase REM generano i sogni, pensieri che nella veglia sono oscurati dalle stimolazioni del mondo esterno; come le stelle, che in una notte di Luna piena svaniscono. Ecco perchè a volte far fare delle associazioni casuali di parole al sognatore, può essere utile per l'interpretazione. Mentre nella meditazione Zen i pensieri vengono fatti scorrere mantenendo un minimo di contatto con la coscenza in modo che via via, questi rallentano fino ad annullarsi (se ci riuscite siete Gotama Budda), nel sogno questi aumentano di velocità fino a portarci gradualmente in fase REM; i sogni scattano per difendere il sonno qualora delle associazioni di pensiero possano farci svegliare ... inevitabilmente succede sempre, e anche se non ce lo ricordiamo, tutti sognamo, e non facciamo un sogno solo a notte, ma parecchi di più ... almeno una decina a notte, se non ricordo male.

Gli stimoli organici sono quelli che Freud chiama "stimoli interni" e attraverso l'interpretazione dei sogni rendono possibile rivelare la presenza di malattie, o a prevenirle -non tutte, e con un certo margine di errore- Freud ricorda comunque che "anche gli autori medici, [...] non hanno messo in dubbio il loro significato di premonitori di malattie". Sogni angosciosi possono essere causati da disturbi cardiaci o polmonari -non dalla voglia di scopare!- "i sogni degli ammalati di cuore sono generalmente brevi e hanno una fine terrificante al momento del risveglio" per quanto riguarda invece, coloro i quali hanno patologie polmonari, Freud riporta che "sognano soffocamenti, affollamenti, fughe". Inutile ripetervi che bisogna sempre stare attenti al contesto ... non tutti gli incubi si possono ricondurre a malattie cardio-polmonari!

Dubito che lo Zen possa curare le malattie, ma in quest'ottica aiuta e se uno è bravo magari riesce a farsi visitare dal medico prima di essere grave. Detto questo, se potete evitare di diventare ippocondriaci a seguito di questo post è meglio, anche perchè io comincio già a sentirmi male. *__*



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giovedì 25 giugno 2009

L'interpretazione dei sogni. 6^puntata.

MBM Extra



"Nelle pagine che seguono proverò che esiste una tecnica psicologica la quale rende possibile l'interpretazione dei sogni e che, se tale metodo viene seguito , ogni sogno appare come una struttura psichica con un preciso significato, inseribile in un punto da individuarsi nell'attività mentale della vita da svegli".

Sigmund Freud; introduzione de "L'interpretazione dei sogni", (1900).

A partire da questo post, comincerò a prendere come esempio alcuni dei sogni più significativi, presentati nel saggio di Freud, con la relativa analisi e interpretazione, li riporta in prima persona o li cita dal lavoro di altri scienziati.

Esiste inevitabilmente una relazione tra ciò che la nostra mente immagazzina durante la veglia e ciò che si sogna, dal momento che, ciò che viviamo nella realtà viene utilizzato come materiale da costruzione del lavoro onirico.Freud riporta il sogno di un certo Delboeuf, il quale "vide in sogno il cortile della sua casa coperto di neve e trovò due piccole lucertole semicongelate e sepolte la sotto. [...] Le raccolse [...] e le portò alla piccola cavità del muro dove venivano. Inoltre diede loro poche foglie di una piccola felce che cresceva nel muro. [...] Nel sogno egli conosceva il nome della pianta: Asplenium [...]". Dopo una digressione del sogno, Delboeuf vide una fila di lucertole "che si muovevano tutte verso la stessa direzione". La cosa sorprendente è che il sognatore non aveva mai (a suo dire) sentito parlare di quella specie di pianta che aveva dato alle lucertole;"con sua grande sorpresa" prosegue Freud "potè avere conferma del fatto che una felce di questo nome esiste veramente". Ma allora come si spiega?!
Sedici anni dopo Delboeuf, in visita a casa di un amico scoprì immezzo ad un album di fiori secchi la pianta che aveva sognato, "egli aprì l'erbario, trovò l'Asplenium del suo sogno e vide il suo nome in latino scrito sotto con la sua grafia"; Delboeuf fece quel sogno nel 1862, la data di quell'appunto, scritto di suo pugno era il 1860.

Fin qui poca roba, "scherzi della memoria", ma nel lavoro onirico spazio e tempo non hanno alcun senso e ben più "diaboliche" sono le manipolazioni che può subire la nostra memoria, prima, durante e dopo aver sognato. "I sogni" spiega Freud "ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi" infatti "ciò che si ritiene degno di essere ricordato" nel sogno "non è [...] ciò che è molto importante, ma al contrario, ciò che è più indifferente ed anche insignificante".
Grande importanza hanno gli stimoli e le fonti dei sogni; che si possono classificare in quattro categorie principali: eccitazioni sensoriali (esterne o interne); stimoli fisici (esterni o interni).
Concludo questo post parlando delle eccitazioni sensoriali esterne nei sogni, che sono importantissime ai fini sperimentali, infatti, isolando i fattori esterni e provocando fattori controllati in clinica, si può verificare scientificamente come il sogno si sviluppava a seguito di tali stimoli. Questo è importante, benchè non si sia persa la mania di annoverare Freud tra i filosofi ... non lo è mai stato ... stiamo parlando di uno scienziato che riporta sempre nei suoi libri riferimenti a esperimenti fatti, soprattutto, da altri suoi colleghi. La sperimentazione e i resoconti casuali dei sognatori ha portato a scoperte sconcertanti, già prima che Freud pubblicasse "L'interpretazione dei sogni".

Un caso più di tutti divenne "leggendario", si tratta del sogno di Maury, che Freud riporta nel suo saggio. "Un sogno fatto da Maury è diventato famoso. Era malato e stava a letto [...]. Il sogno era ambientato nel periodo del terrore." -ultimi anni della rivoluzione francese, tra il 1793 e il '94- "Dopo aver assistito ad orribili scene di assassinio, fu egli stesso portato davanti al tribunale rivoluzionario [...] fu condannato e condotto al luogo dell'esecuzione circondato da una folla immensa. [...] La lama della ghigliottina cadde, egli sentì la sua testa separata dal corpo, si svegliò in uno stato di ansia estrema e si accorse che la spalliera del letto era caduta e aveva colpito la sua vertebra cervicale proprio nel momento in cui la ghigliottina lo avrebbe colpito."

Questo fenomento, provocato da una eccitazione sensoriale esterna, dimostra come un ricordo di un episodio, anche abbastanza lungo, possa essere ricordato, nonostante risultasse nel tempo antecedente la causa del sogno stesso. Venne verificato in diverse varianti, e accese all'epoca un dibattito molto vivace, per ovvi motivi. Da quel momento non si poteva più essere certi della affidabilità della memoria umana, dal momento che fu dimostrato che non solo il passato, ma anche il presente condiziona e plasma la memoria episodica. Da qui una affascinante spiegazione dei sogni premonitori.


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giovedì 18 giugno 2009

L'interpretazione dei sogni. 5^puntata.

MBM Extra

di Giovanni Pili.


Vediamo di fare un pò di ordine, prima di procedere, coi prossimi post, descrivendo singoli sogni e la relativa analisi e interpretazione, cosi come Freud li riporta nei suoi studi.

Esiste una divisione netta tra realtà (campo della coscienza) e fantasia (campo dell'inconscio). Dalla nascita fino all'età adulta la mente interagendo tra realtà e fantasia sviluppa attraverso la sessualità le sue tre principali strutture: Es, Io, Super Io ... si tratta di un modello, che come tale va preso ... è ovvio che non si può prendere il cervello e dividerlo in queste tre zone, più che strutture dovrebbero essere definite funzioni.


L'Es è totalmente immerso nella fantasia, è la sede delle pulsioni e di relativi desideri volti a soddisfarli, indipendentemente dalla logica e dalle emozioni coscienti. L'Io è prevalentemente in contatto con la realtà, lo si potrebbe identificare con la corteccia cerebrale, è la nostra torre di controllo e galleggia nel mare della fantasia dove è solo parzialmente immerso. E' qui che vengono create le difese che selezionano i desideri dell'Es tra quelli accettabili e quelli da censurare. Il Super Io (SI) si sviluppa con la nascita e la risoluzione del complesso di Edipo, ed è la sede di una trinità (il riferimento religioso non è casuale) costituita dall'ideale dell'Io, dal complesso edipico e dall'autorità paterna ... padre, figlio e spirito santo ... (NdA). Il SI è una sorta di tribunale che premia (orgoglio, soddisfazione, felicità, ecc) o condanna (umiliazione, vergogna, angoscia, ansia, ecc).
Quando sognamo la barriera tra realtà e fantasia si dissolve dando a Io e SI un gan da fare. Se nella realtà la nevrosi è il risultato di un compromesso (sintomo) tra desiderio inconscio e difese, nei sogni questi compromessi si manifestano con simbolismo onirico, angoscia, e tutti gli altri meccanismi di criptazione di cui ho parlato nei precedenti post. L'origine della struttura mentale va di pari passo con lo sviluppo sessuale. Si parte da una fase orale, dove il desiderio sessuale viene appagato con la nutrizione, nell'atto di succhiare. Con lo svezzamento la soddisfazione sessuale si sposta negli sfinteri ed è detta fase anale; nell'atto di trattenere ed espellere le feci troviamo la nascita di dinamiche importanti: la rabbia e la passività, l'espellere ciò che è cattivo identificandolo nell'altro, parte da questa fase. Se un bambino vive traumaticamente questa fase possono svilupparsi delle conseguenze in futuro, specialmente se la madre reagisce con nervoso e rabbia al rifiuto del bambino di usare il vasino, o quando viene deriso perchè se la fa addosso.
Superata la fase anale subentra la fase fallica ... qui nascono le mitologie ... i bambini sviluppano teorie su come nascono i bambini (molto interessanti se si ha l'intelligenza di ascoltarle) i bambini sono molto interessati (maschi e femmine) al pisellino ... le bambine confondono il clitoride col pene e cominciano a invidiare quello più grande del fratellino, ecc ... qui nasce il complesso di Edipo. Qui le cose si cmplicano e i vostri marroni, già martoriati, potrebbero risentirne ... omosessualità, eterosessualità e bisessualità sono scelte -non patologie- che si determinano a partire da questa fase (con alcune eccezioni ... mai generalizzare ... specialmente se si va a San Remo!) Freud si occupa solo dello sviluppo eterosessuale dell'uomo, mentre la donna, già ai suoi tempi si presenta un enigma, secondo solo a Ustica.
Il maschio intuisce che il padre ha un pene più grande e la notte fa cose strane con la madre ... ne nasce una rivalità per il possesso della madre e la soluzione dell'edipo sta nell'idealizzare il padre con l'impegno di diventare da grande come lui in modo da possedere anche lui la madre -spero sia chiaro che si sta parlando di dinamiche inconsce- ... a sviluppo sessuale avvenuto il maschio sceglierà tra le seguenti opzioni:

1- donna che somiglia alla madre
2- donna diversa dalla madre, perchè deve rimuovere i suoi desideri incestuosi.

Se per qualche motivo il padre non viene idealizzato viene idealizzata la madre e la ricerca del padre sarà la ricerca di un compagno, da qui (con tutte le debite eccezzioni) lo sviluppo della scelta omossessuale.

La femmina, stando ad altri psicoanalisti come Melanie Klein, (che non era certo freudiana) idealizza il padre nel periodo in cui confonde il clitoride col pene, (clitoride e pene sono entrambi dei falli) quando realizza che non lo avrà mai (se lo realizza) si identifica con la madre e rivaleggia per il ventre con essa, la risoluzione del complesso edipico avviene con l'impegno a diventare madre a sua volta mentre il fallo viene sublimato nel suo stesso corpo ... da qui una maggiore propensione dei reality a far vedere tette e culi ... gli stessi tacchi a spillo manifestano l'invidia del pene. A sviluppo sessuale avvenuto, la scelta sessuale è il reciproco di quella dell'uomo.

Che riscontro ne abbiamo nei sogni e nella loro interpretazione?

Nel lavoro onirico non solo la logica, ma anche il senso del tempo si perde, per tanto spesso i nostri sogni sono viaggi nel tempo ... delle regressioni a fasi sessuali precedenti o fissazioni ad una fase specifica. Anche l'omosessualità può presentarsi nei sogni, anche se il sognatore è un coriaceo camionista etero!

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giovedì 11 giugno 2009

L'interpretazione dei sogni. 4^puntata.

MBM Extra



Il narcisismo deriva dall'illusione infantile di essere perfetto e onnipotente; inizialmente questa energia libidica viene investita su se stessi, il suo oggetto pulsionale è l'Io, poi una parte di questa energia viene investita all'esterno. Il primo oggetto sessuale investito dall'energia libidica è rappresentato dalla madre, (o da una figura materna in generale) perchè le prime soddisfazioni sessuali autoerotiche vengono sperimentate attraverso le funzioni vitali; l'allattamento prima (fase orale) e la defecazione dopo (fase anale).


Quando, durante la crescita, l'illusione di onnipotenza viene smentita dalla realtà attuale, la perdita viene compensata dall'Io che costruisce un Io ideale, un rifugio dove custodire il narcisismo infantile. Si tratta di quello che poi diventerà il Super Io, sede dei valori che difenderanno questa idea di super potenza. Si tratta di quello che nel post precedente ho definito il vedere la vita per ciò che dovrebbe essere, ignorando ciò che in realtà è. Patria, famiglia, Dio, ecc ... sono tutte manifestazioni concettuali di quello che era il narcisismo infantile e che nei sogni è responsabile delle difese del lavoro onirico. L'ideale dell'Io aiuta il futuro adulto a relazionarsi con l'Io attuale e a reprimere le idee che non corrispondono alle sue esigenze reali.
Quando le nostre pulsioni non trovano il modo di scaricarsi in un oggetto reale possono essere nuovamente ritirate e rivolte verso l'Io ... si tratta di un fenomeno chiamato regressione ... perchè ci fa tornare ad un periodo infantile. Nei sogni le regressioni sono frequenti, perchè spesso il nostro sonno pullula di desideri infantili mai appagati o che non possiamo più appagare.
In casi estremi, quando tutta la libido torna all'Io si manifesta la megalomania -e se il tuo alter ego è Veltroni le cose si complicano- ed effettivamente quando parliamo di narcisismo non possiamo non tener conto dell'autostima ... siamo tutti (ve lo auguro) narcisisti. L'autostima dipende dalla libido narcisistica; una parte di essa deriva dal narcisismo infantile, un'altra dal soddisfacimento dell'ideale dell'Io, ed infine un'ultima parte deriva dal soddisfacimento dei desideri sessuali, (che non significa solo trombare, ma anche creare ... Leonardo sta all'arte, come Rocco Siffredi sta al sesso).

"Amare di per se stesso nella misura in cui implica desiderio e deprivazione abbassa la stima di sè; mentre essere amato, avere il proprio amore ricambiato e possedere l'oggetto d'amore innalza l'autostima".
(Sigmund Freud).

Da un punto di vista pulsionale si può dire che nel narcisismo infantile (primario) l'appagamento è auto erotico e le pulsioni sessuali hanno un centro comune nei genitali ... ecco perchè il simbolismo onirico è pieno di falli e/o vaggine, ecc ... Ci sono dei meccanismi conseguenti del narcisismo che vediamo nella vita reale come nei sogni . Quando per esempio il narcisismo infantile viene disturbato dagli oggetti reali la mente ingloba nell'Io gli oggetti buoni espellendo quelli cattivi ... identificando nell'altro il male che è in noi, come quando nei TG si tende ad evidenziare la delinquenza dello straniero, dimenticando mafiosi e caporali nostrani che ne sono la vera causa. Nel sogno questo meccanismo di difesa, che espelle il nostro essere cattivo e crudele per conservare il nostro ideale dell'Io buono e generoso è molto frequente; dal momento che tutti i personaggi dei nostri sogni sono parti espulse di noi stessi camuffate da altri ... questo avviene anche quando vediamo noi stessi nel sogno come se stessimo guardando un filmato che ci rappresenta.
Il lutto e la sua elaborazione deriva dal ritiro della nostra libido dall'oggetto che è venuto a mancare al nostro Io ideale ... ed è il motivo per cui il mito della vita eterna è il maggiore successo di tutte le religioni; perchè i morti continuano a vivere in noi attraverso questo meccanismo ... ciò che ci rende tristi a seguito della perdita di una persona cara è quella quota di odio verso di essa che abbiamo inibito in ragione del suo amore e che ora, a seguito della perdita è libera di scorrazzare nella nostra testa ... ragione per cui sognare un caro estinto serve a censurare pensieri di odio verso di lui, che ovviamente sono impensabili, producento tristezza e sconforto nella veglia ... il sogno riproduce l'oggetto perduto, impedendo alla quota d'odio di rendersi manifesta nel sogno, nella veglia invece (arte molto italiana) tendiamo a ricordare il defunto solo per gli aspetti positivi della sua vita, censurando tutto ciò che potrebbe risvegliare la quota d'odio verso di lui.
Ci sono animali che non soffrono per la perdita della compagna e che addirittura mangiano i cuccioli per potersi accoppiare con la madre ... non ci pensiamo mai (o non vogliamo farlo) ma il lutto e la malinconia non sono affatto scontati e criticare un figlio solo perchè non piange il padre defunto è da stronzi, oltre che ipocrita!

Narciso non muore per la sua vanità, ma perchè specchiandosi ha voluto vedersi dentro.
(Carmelo Bene).

SIAMO TUTTI NARCISISTI.

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