Le tre italiane sono uscite tutte dalla Champions. Adesso, e non è la prima volta, tutti quanti ad inseguire il calcio inglese! Non c’è cosa più sbagliata. Sicuramente mi affascinano molti aspetti del calcio d’oltre manica, non per ultimo il modo di conseguire le vittorie attraverso un comportamento leale e un calcio particolarmente offensivo (anche se corretto a livello difensivo da alcuni allenatori stranieri ultimamente), penso però che già qualche tempo fa si cercò di proporre un discorso simile ma rimase tutto come sempre a parole. La mia idea è che invece di seguire le 4 squadre della premier leage peraltro tutte qualificate meritatamente (Chelsea, Liverpool, Arsenal e Manchester United) sia molto più proponibile un modello spagnolo per noi. Sarebbero indubbiamente già numerosi passi in avanti!
Solo 2 formazioni ancora in corsa per la Spagna (Barcellona, che rimane la favorita, ed il Villareal) ma se già si riuscisse a configurare un calcio particolarmente tecnico e con formazioni tendenti più al possesso di palla ed al creare, piuttosto che difendere e distruggere, sarebbe già qualcosa. Intanto anche i tedeschi del Bayern Monaco e i portoghesi del Porto (francamente un po’ a sorpresa) passano ai quarti di finale. Sorteggio venerdì prossimo. Le vittorie più belle per le italiane sono arrivate (e con loro veri e propri cicli!) dopo cambiamenti radicali. Il Milan di Sacchi sappiamo tutti cosa è riuscito a fare, idem la Juventus di Lippi. Il Milan c’è riuscito al primo reale tentativo (Liedholm era un grandissimo ma i ritmi erano ancora molto lenti), la Juve provò con Maifredi ma per un’infinità di motivi non ci riuscì. Tornò Trapattoni e bastò poco per capire che ci voleva un’ulteriore cambio di rotta. Un cambiamento drastico, sia societario che di allenatore ma anche a livello di metodi di preparazione. Cambiarono anche molti giocatori, ma soprattutto Lippi configurò un calcio offensivo fatto di grande possesso di palla e spesso fu in grado di leggere bene le partite rischiando cambi inpopolari ed inoltre non si fece problemi a far giocare giovani come Del Piero e altri… che oggi non hanno mantenuto la notorietà dell’attuale capitano ma allora diedero decisamente un loro contributo proprio come oggi stanno facendo i vari Marchisio, De Ceglie (purtroppo spesso infortunato) e Sebastian Giovinco. Ciò che non va a mio parere è l’allenatore. Ranieri iniziò bene, proseguì altrettanto.. ma ultimamente si perde anch’esso con difensivismi esasperati… cambi illogici o comunque al momento sbagliato.. Perdipiù ha dimostrato scarsa ecletticità con quel classico 4-4-2 che sovente ha penalizzato il genio di Giovinco. Urge un cambio, non solo per la Juve. Sappiamo che anche la Roma modificherà alcune cose a fine stagione. Dell’Inter ho già scritto fin troppo, non voglio esser ripetitivo siccome in Italia tutti i media (tranne Inter Channel ovviamente) stanno proprio discutendo in questo momento riguardo i cosiddetti ‘aiuti’ arbitrali. In Europa fuori anche i nerazzurri, avevo scritto che se fossero passati e con merito avrei elogiato senza problemi. Ciò non si è verificato, lo farò dopo la vittoria del campionato. Cosa serve per cambiare in meglio una squadra di calcio? Prima di tutto la società, se non c’è società né il mister né la squadra possono fare miracoli. Poi? La scelta di un allenatore veramente valido. In tempi moderni aggiungo anche innovativo visto che a livello di club le cose non sembrano andare per il meglio! Esempi? Del Neri può essere uno ma sapete che a Roma non ha fatto granchè… allora Spalletti… si, lui forse da Roma andrà via ed ha comunque fatto molto bene. Soprattutto all’inizio. Allegri può avere futuro, Ballardini. So che nessun tifoso della Juve sarebbe contento ma se si mettesse una pietra sopra al passato e si pensasse a Zeman? Ragazzi, pensateci bene. Ora che finalmente molti bianconeri sono usciti dando comunque il massimo delle loro possibilità, perché non prendere un allenatore che attacca per 180 minuti delle doppie sfide compresi gli eventuali supplementari? La Roma mi sembra l’unica formazione che, considerando gli infortuni e le emergenze, abbia fatto meglio comprendendo andata (giocata male) e ritorno (sorprendente) contro l’Arsenal. Se non altro è l’unica che perlomeno è riuscita ad arrivare ai rigori. Poi i giocatori: beh, sarebbero la componente più importante ma se non hai ciò che ho scritto prima… soprattutto la società… che deve esser organizzatissima… fai poca strada. Si potrebbe riproporre un Foggia2, o per meglio dire un Chievo2 (ricordiamoci che disputò i preliminari della massima competizione europea) ma ad oggi lo stesso Chievo è comunque ancora combattivo in serie A ma privo di quei giovani corridori ed estremamente dotati tecnicamente di quel famoso Chievo proprio di Del Neri. In sostanza tante belle parole ma in pratica penso che nessuno voglia rischiare di cambiare radicalmente. E mi spiace. Un modello a livello societario potrebbe essere la Lazio di Lotito (anche se a me non piace il presidente paradossalmente) e qui colgo alcune componenti importanti come gli stipendi giustamente livellati, una certa priorità a livello morale nella scelta dei calciatori, ecc… Fatto sta che l’unica compagine italiana rimasta in gara in Europa è l’Udinese. Apprezzo il progetto soprattutto per quanto concerne il monitoraggio di tanti giovani sconosciuti acquistati per il mondo ma in campionato non fanno certo sfracelli e non penso proprio si possa parlare di un ciclo particolarmente importante in generale. Vedremo. Il prossimo turno del campionato sarà piuttosto interessante. Mancano ormai 10 partite alla fine e sabato Catania-Lazio più Roma-Juventus non saranno niente male. Anche domenica quasi tutte belle partite, salvo il posticipo Napoli-Milan che per la classifica dice veramente poco. Anche se il Milan avrà un finale duro non penso si lasci scappare il terzo posto così come non sono previsti stravolgimenti in positivo o in negativo per il Napoli durante questa stagione ormai. Quindi arriveranno le convocazioni di Lippi per il doppio impegno di qualificazione ai mondiali del prossimo anno in Sudafrica. Io, se parliamo di novità, convocherei sicuramente Pazzini al posto di Gilardino. Poi anche Floccari, mi sembra sia arrivato il momento giusto per chiamarlo. Un altro che merita è Mascara, non ha esperienza internazionale e ha già la sua età ma come possibile non provare uno così sfrontato che ha coraggio nel tirare in porta da ogni posizione? Certo nel calcio questo non basta ma le qualità tecniche per me sono importantissime, e poi non è solo da quest’anno che Mascara compie prodezze balistiche. I tre giovani della Juve: De Ceglie non è ancora pronto, ma Marchisio e Giovinco meritano una convocazione. Così come Giuseppe Rossi del Villareal. Certo, troppi attaccanti. Ma vogliamo capire che se non si osa non si vince? In difesa ci sono già Zambrotta, Cannavaro (Fabio certo…) e Chiellini. Poi sicuramente Dossena del Liverpool è uno che deve far parte della rosa. Aggiungo il portiere Marchetti del Cagliari, che ad ora per me è il secondo davanti ad Amelia… e molto dietro a Buffon. A centrocampo il recupero di Aquilani sarà fondamentale. E così via. Comunque non penso che la nazionale, almeno per ora, abbia gli stessi problemi delle nostre squadre di club. Vedremo più avanti quando gli avversari saranno più impegnativi. Intanto i giornali iniziano a sfoderare i primi nomi per le squadre riguardo già la prossima stagione… ma ricordate: 1. Società, 2. Progetto, 3. Giocatori come dice Arrigo Sacchi. Si perché un calciatore è uno che calcia la palla, un giocatore è qualcosa di più!
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