
di Andrea Pili.
Dopo le parole di Gianfranco Fini al congresso del Pdl i nostri politici hanno dovuto con fatica far spazio nel grande “mar magnum” delle loro conoscenze per inserire il concetto di “Stato etico”. Dopo aver sentito Fini mi sono reso conto che Gasparri almeno su un punto ha ragione: nel Fronte della Gioventù si leggeva per di più Evola perché Gentile non lo capiva nessuno. Mi reca un grande fastidio che questo concetto abbia assunto significato negativo perché distorto. E’ quindi cosa buona e giusta chiarire a tutti questo principio basilare per la lotta contro il liberalismo politico.
Il concetto di Stato Etico nasce con Hegel il quale non si proponeva certo di creare un nuovo tipo di Stato ma solo a chiarire come tale istituzione è e deve essere. Nella “Enciclopedia delle scienze filosofiche” il pensatore di Stoccarda definisce lo Stato come sede della moralità sociale. Con questo non dobbiamo immaginare un’istituzione che imponga determinati valori o scelga per te. Lo Stato Etico deve conciliare i molteplici interessi della società civile ed è per sua natura laico perché altrimenti cederebbe la sua sovranità e la libertà dei suoi cittadini ad un’istituzione religiosa. Inoltre sarebbe dalla parte di interessi particolari. Non supremazia di una cultura ma sintesi. Stato non di una parte ma di tutti. Possiamo vedere qui l’influenza di Rousseau, letto dal giovane Hegel, e notare la connessione tra “moralità sociale” e “Nazione” come base dello Stato. Conosciamo infatti la convinta scelta antimondialista e la fede nelle culture dei popoli del filosofo tedesco. Non può esserci autorità per la Chiesa, il clericalismo ed ogni ingerenza religiosa è assolutamente estranea all’idea di eticità dello Stato. Hegel afferma esplicitamente che lo Stato Etico non è dispotico. La sovranità appartiene soltanto alle leggi. Quest’ultimo concetto è alla base del cosiddetto “stato di diritto” ed è stato fatto proprio da tutti i paesi liberali. Proprio molti eredi di Hegel sono diventati grandi liberali: Ruge, Feuerbach, Spaventa, Croce ma anche pensatori come Marx ed Engels. Inoltre il concetto di Stato Etico è stato preso in considerazione da un intellettuale non certo tacciabile di poco attaccamento alla libertà ed alla laicità: Piero Gobetti.
Dove nasce allora il contrasto tra Stato Etico e liberalismo politico? Cosa possiamo prendere in tale dottrina hegeliana come attuale e come principio di lotta politica antisistema? L’idea di Stato come libertà e di libertà dell’individuo solo nello Stato e non al di fuori di esso. Il liberale non vede nulla oltre la libertà individuale e crede che l’uomo debba conquistarsela contro lo Stato, la libertà dallo Stato è il concetto basilare per il liberalismo ma anche per il suo fratello diverso: il socialismo marxista. Per questa idea di libertà Hegel è diventato un filosofo maledetto ed il pensiero fascista è diventato il grande epurato tra le culture politiche italiane.
L’idea dello Stato come libertà è molto più comprensibile e attuale oggi che nel XIX secolo. Nell’era della globalizzazione in cui il potere economico delle multinazionali ha più influenza sugli uomini rispetto allo Stato, possiamo capire più che in ogni altra epoca quanto sia importante l’indipendenza di questo. Per non parlare poi dell’imperialismo statunitense la cui recente azione in Iraq ed in Afghanistan, data la devastazione creata, ci portano a trarre la stessa conclusione. Libertà dello Stato e libertà individuale vanno necessariamente assieme. Quale può essere la libertà di un operaio licenziato a causa dei piani di una multinazionale o quella di un cittadino iracheno che ha visto la sua casa distrutta dai “liberatori”. Per non parlare del lavoratore precario. Tutti questi vivono in un paese liberale. Senza la libertà dello Stato, soprattutto in campo economico e legislativo, il voto democratico è inutile e farsesco. Inoltre che cos’è un individuo senza la propria società? Dobbiamo affermare la superiorità dei rapporti sociali su qualsiasi altro valore materiale. Anche questo è Stato Etico.
Per questo su tale concetto dobbiamo basare la nostra lotta contro il sistema liberale, perché il liberalismo ci sembra molto più scandaloso dello Stato Etico. In tutte le epoche le tesi condannate si sono spesso rivelate le più interessanti. E’ ovvio che gli elementi più conservatori e liberali siano impauriti dall’eticità dello stato e cerchino di distorcere questo pensiero. Esso un giorno verrà infatti a far giustizia del mondialismo e del liberalismo oggi anima del conformismo occidentale.
kiedo pardon...ma devo rileggere meglio il post adesso, però, nn ho abb tempo...penso ke ognuno, dia un suo significato alla parola "libertà"... e credo ke dipenda anke dagli interessi ke ha... il ns presidente del consiglio...ke decanta e osanna tanto la libertà...se dovesse superare il 51%...con o senza il consenso dell'opposizione vorrebbe cambiare la ns costituzione...e questa, è la sua interpretazione di "libertà"...vabbè... come ho scritto + su... devo rileggermi tutto con calma x risp in modo decente...bye bye:)
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