di Andrea De Luca.
Il 9 giugno Augusto Minzolini diviene il nuovo direttore del tg1. La prima promessa del nuovo arrivato fu quella di offrire un servizio pubblico obiettivo e imparziale ai telespettatori. Inoltre di informare i cittadini su tutti i fatti che avverranno in Italia. Le promesse (e premesse) sembravano buone. Ma mi ero illuso anche io. Non mi pare che Minzolini le abbia tanto mantenute.
Il 16 giugno 1000 manifestanti organizzano una accesa protesta davanti Montecitorio, mentre la Camera dovrebbe approvare il decreto legge per l’Abruzzo. Le promesse per i terremotati Berlusconi le ha già dimenticate da un bel pezzo. Minzolini, a una settimana dal suo insediamento, fa di meglio. Dimentica le promesse fatte qualche giorno prima davanti a milioni di italiani. Perché? Semplice! Il 16 giugno il tg1 taglia, o meglio censura, la protesta dei cittadini davanti a Montecitorio, limitandosi a mandare in onda un servizio sulla casa dello studente crollata. Bravo Minzolini, ma non avevi detto che volevi informare in maniera obiettiva i tuoi nuovi telespettatori?
Un’altra cosa. Il ministro della pubblica distruzione Maria Stella Gelmini, il giornalaio Mario Giordano e Fedele Confalonieri, tre servi del corruttore, sono stati duramente contestati in una libreria milanese durante la presentazione di un libro del giornalaio Giordano. Nessun tg (compreso quello di Minzolini) ha trattato questa notizia. Bravo Minzolini, ma non avevi detto che volevi informare in maniera obiettiva i tuoi nuovi telespettatori?
Le polemiche non sono tardate ad arrivare. Minzolini ieri ha voluto difendersi dalle critiche al suo telegiornale sulle vicende personali di Berlusconi rispondendo che è semplice gossip. A mio parere non lo è. Leggete la mia opinione di qualche giorno fa.
Questo è Minzolini, un altro servo del corruttore. Un altro calcio all’informazione.


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