
L’UTILIZZO DELLA FORZA
"Non credo che i governi intendono fare qualcosa per porre fine alla paura, La paura è un capitale tremendo per i politici ed i mercati commerciali." - Z. Bauman 2008
Abbiamo già visto molte delle tecniche conosciute in sociologia, marketing e statistica per controllare le masse nei sistemi democratici moderni, ora approfondiremo un aspetto fondamentale che è presente in tutte le forme conosciute di controllo politico ed economico: LA PAURA.
Nei regimi democratici, al contrario delle dittature totalitarie, si ha bisogno della “accondiscendenza” delle masse verso i provvedimenti e i modelli imposti dal regime. Ma come si fa ad ottenere che la massa stessa chieda di venire controllata con la forza? Come si può fare in maniera che la massa accetti che vengano represse le forme organizzate di dissenso dal modello imposto del regime, tenendo isolate le ideologie dannose all’immagine del leader? Presentata in questi termini non si può! Infatti nessun individuo, neppure nelle dinamiche degli impulsi elementari delle masse, vuole essere soggiogato. Ma c’è un istinto più forte di quello della libertà, di fronte al quale, ogni altro desiderio diventa secondario: La Paura per la propria Sicurezza. Accettiamo di buon grado una limitazione della libertà di fronte ad una emergenza per la nostra vita.
Vediamo in che maniera un regime democratico che già controlla parte della politica, dell’economia e dei media, può accentrare, con gli anni, anche il potere di imporsi con la forza.
SIAMO IN PERICOLO, AIUTO!

La massa, per essere manipolata, deve percepire costantemente una situazione di minaccia fino a reagire in cerca di maggiore protezione. Quindi i media devono promuovere, negli anni, un massiccio bombardamento di notizie che diffondono un senso comune di insicurezza. Il paese deve essere vissuto come un luogo pieno di pericoli: gang giovanili, bullismo, ladri, assassini e stupratori vanno sempre bene.
Più la massa è impaurita, più saranno gestibili le sue reazioni istintive. Il terrore di venire aggrediti o derubati, di diventare poveri e l’incertezza per il futuro accentuano la reazione di isolamento dall’”altro” e ci aizzano verso politiche repressive e di sicurezza. Il Leader, dopo qualche mese, farà la parte del nostro salvatore in nome della concretezza e dell’efficienza. Accetteremo di aumentare il potere del leader, di promuovere le forze dell’ordine e militari, anche rivalutando la loro immagine tramite la televisione e i media.
Ecco il nocciolo: Una volta che deleghiamo al leader sempre più potere di controllare e reprimere con la forza, non abbiamo più la facoltà di diversificare la delinquenza, dal dissenso verso il regime. Così il potere che abbiamo tanto voluto accentrare nelle mani di chi ci comanda, viene usato per forzarci a non generare proteste né idee dannose al regime.
Esempio di come può venire presentata una protesta
Le manifestazioni vengono presentate da “inutili carnevalate” fino a “strumenti di guerriglia”. In TV vengono fatti vedere i danni causati dalla violenza dei manifestanti, i passanti colpiti, il bambino che piange, e spesso, i poliziotti feriti. La massa deve sentirsi spinta a chiedere maggiore forza dalle autorità competenti e deve concludere che manifestare non conviene ed è pericoloso, perché può trovarsi facilmente invischiata nella giusta reazione delle forze dell’ordine verso la violenza e l’inciviltà di chi manifesta. I motivi della manifestazione vengono presentati in secondo piano e alcune parole sostituite: Ad esempio “Disobbedienti” è più incisiva che “Pacifisti”.
Ogni possibile espressione di dissenso dai provvedimenti del regime viene rivista dai media e impacchettata come “negativa” o “minacciosa”. Si diffonde la paura di esprimere il proprio dissenso in pubblico, anche singolarmente. Chi esprime un’opinione che danneggia l’immagine di un potente, con un cartello o con un megafono, come sancito dalla costituzione, viene fermato ed allontanato dalle forze dell’ordine. I sindacati vengono indeboliti. Gli scioperi vengono resi virtuali o presentati come fonte di disagio per il paese, si evidenzia l’aspetto dannoso e stressante della mancanza del servizio piuttosto che spiegare le ragioni della protesta.
I Leader stessi, nei regimi dittatoriali, parlano con autorità e aggressività, spesso con minacce indirette o incutendo paure. Non è raro vedere un leader rivolgersi ad un giornalista o ad un magistrato fuori dal coro con frasi tipo: “né parlerò sicuramente in parlamento!”, “questa sua azione rimarrà una macchia nella sua carriera!”, “Vergogna!”, fino a far sentire ai giornalisti una mancanza di tranquillità nel proprio posto di lavoro.
In sostanza, un costante clima di terrore dove ognuno è sospettoso dell’altro e nessuno comunica è attualmente il modo più potente per perseguire obiettivi economici e politici. Il Potere di proteggere, viene usato da chi governa, come potere di reprimere il dissenso, e la guerra diventa la soluzione a tutti i nostri mali.
“Solamente le azioni coerenti all'ideologia sono buone. Tutte le 'impurità' sono viste come originate dall'"esterno" (il mondo). Quindi, uno dei modi migliori per sollevarsi dal peso della colpa è di denunciarle con grande ostilità. Alla fine questo porta all'epurazione degli eretici, all'odio di massa e alle guerre sante. Il gruppo punterà il dito contro gli errori di tutti gli altri impianti di credenze, mentre pubblicizzerà la sua propria purezza.” - Jan Groenveld
condivido pienamente..la paura, da sempre, ha dominato l'uomo..il terrore di perdere la propria sicurezza e,i propri cari, obbliga ogni cittadino ad omettere, (quando si è a conoscenza) indizi utili x l'individuazione del colpevole di un reato..oggi, la dittatura, si è "modernizzata" è meno difficile, sottomettere la massa, incutendole terrore con notizie drammatike..piuttosto ke piegarla con la forza.. e ki la pensa diversamente dalla "massa" si sente isolato, incompreso e, nella peggior delle ipotesi, deriso..siamo bombardati continuamente dai media, i quali, sembrano facciano a gara a dire ke la crisi è finita, ke è tutta una questione psicologica..(purtroppo, invece, nn è affatto così) la gente però, a lungo andare, comincia a credere nelle "illuminanti" parole del ns premier&Company..mentre in definitiva..la crisi nn dà segnali di miglioramento, anzi, la cassa integrazione è stata estesa a tutte le categorie di lavoratori e si dovrebbe dire,(uso ormai il condizionale) ke molte aziende del nord, hanno attivato procedure di mobilità x portare i lavoratori al pensionamento..mentre molti altri lavoratori nn sanno se a sett. rietreranno nella propria fabbrica oppure no..il mercato in Italia (e nn solo) sta pericolosaente rallentando e ciò comporta difficoltà enormi x aziende e privati..tutte queste incertezze, piegano la sicurezza di qualsiasi persona e subdolamente, incutono il timore di nn essere abbastanza tutelati o protetti..mi kiedo come mai, riescano così tanto a plagiarci..a farci credere ke un maiale è una pecora e un lupo un agnello..nn capisco..come si possa "adorare" e credere ad una sola persona..difenderla xkè tanto sono tutti uguali, e così,nn si può far altro ke accettare tutte le "barzellette o favole" ke costui racconta.. noi, siamo complici, di avergli dato "trono e scettro" innalzandolo, fino a convincerlo, di essere un dio..complici col ns voto, a creare e plasmare questo bel paese in una nazione zeppa (quasi) di servili e meskini buffoni..(nn me ne sono accorta di scrv così tanto!!!)..vabbè..buona serata
RispondiEliminasytry82
RispondiEliminaL'ignoranza è il migliore alleato di tutti questi "signori" per tanto ognuno di noi può fare tanto anche solo informandosi su queste cose, imparando a filtrare.