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giovedì 6 agosto 2009

La crisi della Repubblica

Editoriale

di Giovanni Pili.

Si delinea una estate calda per quanto riguarda i processi in corso. Sempre finché sarà possibile parlarne, scriverne. Il processo tra De Benedetti e Berlusconi per la Mondadori, è in fase conclusiva, immagino non ne abbiate sentito parlare nei principali Tg italiani. In definitiva, De Benedetti avrebbe dovuto essere il legittimo proprietario della Mondadori, che attraverso inciuci politici e corruzioni varie, è andata a cadere nelle mani del Cavaliere, che in pratica rubò a De Benedetti questa nota casa editrice. Poi abbiamo il processo a De Gennaro, ritenuto responsabile (anche grazie ad intercettazioni di telefonate tra un suo collaboratore, Colucci e un esponente dei servizi segreti, Mortola) del pestaggio di 93 ragazzi e ragazze nella scuola Diaz durante il primo G8 tenutosi in Italia, a Genova. Il pm Zucca ha chiesto per De Gennaro una condanna di due anni. Infine, dulcis in fundo, abbiamo una vasta gamma di ufficiali dei servizi segreti inquisiti e sotto processo. Ciò che mi preoccupa, e che preoccupa pochi, evidentemente, sono due particolari importanti: Il primo è che nessuno si è sognato ancora di sospendere uno -che fosse uno- di questi signori, che continuano ad esercitare la professione e quindi sono suscettibili di inquinare le prove. Il secondo, non meno grave, riguarda il fatto che in Italia i poliziotti in tenuta anti sommossa sono irriconoscibili, ovvero, non si possono identificare, il casco che indossano non ha riferimenti che possono ricondurre a loro. In questo modo chi abusa del proprio potere viene confuso con i poliziotti onesti. Travaglio nel suo ultimo video ammonisce su questo: la polizia è garante della democrazia, se il poliziotto che abusa del proprio potere è identificabile in modo da rispondere delle proprie azioni, senza sporcare la reputazione di tutti i colleghi. Se non c'è fiducia nella polizia è la fine, si è in Stato di polizia e non di diritto.

Ma il pericolo più grande consiste nell'eventualità che giornalisti che si occupano di inchieste giudiziarie vengano arrestati e i loro giornali pesantemente multati, i blogger si ritroverebbero il loro sito oscurato, ecc., sono scenari da Repubblica delle banane, io mi auguro che il nostro Presidente non sprechi per l'ennesima volta l'inchiostro della presidenziale penna, promulgando un disegno di legge come quello che stanno per presentare, ovviamente da votarsi con la fiducia. Ci sembra cosi di poter delineare la struttura di base della strategia del Cavaliere, avvalendosi dei mezzi vasti a sua disposizione. Il disinteresse verso la politica fatta attraverso la generalizzazione della Tv e in particolare dei Tg, che dedicano parecchi minuti al gatto casper che prende il pulman, o ai "misteri" della morte di Michael Jackson, per scadere poi nel gossip vero e proprio indagando sul nuovo fidanzato della Canalis. Potete verificare di persona poi, come quando si parla di Governo, la voce dell'opposizione si sente solo se è di sintesi con quella di Berlusconi, o se litigano tra loro per le varie sfumature interne all'opposizione. Per il resto la voce del Governo regna sovrana da Rai a Mediaset. La libertà è parziale e funzionale al mercato: si permette una certa libertà nei settori che statisticamente sono più visti o letti dai militanti di sinistra più convinti. Nell'editoria come in Tv, Berlusconi punta la sua macchina propagandistica sulla fascia media, di indecisi, di amici di Maria o fans del Grande Fratello.

Qualche giorno fa Bersani al Tg3 -e dove sennò- lamenta il pericolo democratico ... beh mi fa piacere da un lato sentirglielo dire, dall'altro mi fa arrabbiare perchè se ne sono accorti troppo tardi. Spero non si arrivi ad un secondo Aventino. Magari spronati dai liberali iraniani che si sono ritirati per protesta dal Parlamento. Cosi tra un ombrellone, qualche gossip sull'ultima zoccola di Papi, e l'imbavagliamento della stampa e dell'opposizione attraverso leggi anticostituzionali -con la complicità silente del Presidente della Repubblica- la democrazia italiana sta vivendo il peggior periodo della sua esistenza. Aveva ragione Igor Carta, due editoriali fa, a considerare i democristiani della prima repubblica, tutto sommato più dignitosi dei politici attuali. Non è un elogio a quella cloacca maleodorante che fu la DC, sia chiaro ... si tratta solo di constatare con amarezza, che al peggio non c'è mai limite. Almeno in Italia.

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4 commenti:

  1. scrivi pure i tifosi del milan e i clienti di banca mediolanum!!!..vabbè,battutine a parte,la nausea nn mi passa.. ho sul comodino il libro di Tabladini:"bossi:un'illusione" aspetto ke mi passi la nausea (o forse è intolleranza!!) e poi comincerò a leggerlo..si è molto parlato e si sta parlando, di logoramento della figura del premier, a seguito dei gossip su festini e zoccoline..ciò nonostante, il cavaliere dorme sonni tranquilli..ed è interessante constatare (opppure no??) come i politici "cattolici" del centrodx (non) mettano mai in discussione la leaderchip del "viagra in persona" ops...del presidente..cmq Gio..io noto sempre + spesso, ke abbiamo (hanno votato)un governo capace solo di fare i propri interessi e un opposizione inesitente..la ns vita, è governata da inutili e inetti farabutti..continuo a rammaricarmi e mi rincresce fes x voi giovani, la ns generazione, x nulla coraggiosa, vi lascia una matassa difficile da districare..e la "nausea", porca pera, nn passa!!! ciao

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  2. error..leaderschip..ma si dai..tanto il "pisolo" nn possiede nessun chip nel cervello:)))))))))))))

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  3. sytry82

    Non ci resta che sperare nella previsione dei Maya per il 2012...

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