(Charcot; Parigi, 1825 - Niévre, 1893. Freud sarà uno dei suoi allievi a Parigi. I suoi studi sull'ipno-terapia lo rendono uno dei precursori della psicoanalisi)
La nascita della psicoanalisi comincia coi primi studi di Freud e Breuer sull'isteria. Con "Studi sull'isteria" (1892-95) si avanza l'ipotesi della presenza di "un motivo per ammalarsi" dove il passato del paziente viene riattualizzato attraverso l'ipnosi di Charcot e la cosiddetta "abreazione".
Si scopre una continuità della vita mentale che Freud chiama "psiche" dove passato e presente, giorno e notte, vita e morte si ritrovano connessi tra loro.
Grande importanza viene data al fatto originario (trauma) e la sua relazione coi sintomi. Viene inoltre analizzata la "resistenza" del paziente, nel momento in cui ci si interroga sul rapporto con se stessi e con l'altro.
Freud in questi primi studi oscilla tra la convinzione che il trauma si produca una volta per tutte -che vi sia un "fatto originario" a pratire dal quale si dipanerebbe l'intera storia del paziente, dei suoi disturbi- e una molteplicità di episodi infantili come base della patologia. Trova delle relazioni simbiotiche tra sintomo e simbolo; più fatti in apparenza banali, stanno alla base dei vari disturbi.
E' Anna O., una ragazza di 21 anni curata da Breuer che indirizza Freud sulla strada della psicoanalisi. Nasce la talking cure, il paziente non viene guidato ma ascoltato. Freud nella cura dell'isteria trova la relazione tra un ricordo che non si vuole comunicare perchè spiacevole e i vari sintomi. Scopre il conflitto come motore della mente e la sessualità come realtà inseparabile, parte integrante della vita mentale.
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