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venerdì 9 ottobre 2009

Lotta continua coi fantasmi del passato

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Tanto tempo fa, un distinto signore divenne presidente del consiglio con enorme volontà popolare alla testa di bieche e rumorose squadracce. Ma a dispetto dell'onda di ignoranza che cavalcava, possedeva un intelletto e un amore/odio per i somari tale da ricordare qualcun' altro che tuttora ci delizia con le sue uscite, ma non commettete la boiata di accomunarli, quello del passato era sì un dittatore, ma di ben altro stampo. Ebbene quest'uomo che poi finì i suoi giorni appeso per i piedi ad un distributore di benzina, appeso da tutti coloro che in passato avevano pianto ai suoi piedi incarichi ed onori, disse una volta: “Educare gli italiani non è difficile, è inutile”. A vedere i fatti odierni come non dargli ragione? La nostra disastrata nazione si appresta a compiere 150 anni di storia, ma di cittadini con senso civico, nemmeno l'ombra. Con l'ultima porcata populista, l'ennesimo condono fiscale, chiamato però “scudo”, attenti a come parlate! Chi può evade, evade quanto più possibile, chi non può rosica per la mancata occasione. Emeriti imprendidioti che dichiarano meno di un cassintegrato o dei loro stessi dipendenti ma che vantano numerose proprietà immobiliari e palesano auto fuoriserie a gogo, ma se vengono pizzicati dalla Guardia di Finanza, più hanno evaso, maggiori garanzie di patteggiamento allargato possiedono. Fanno lo stesso gioco che tutti noi facevamo da adolescenti con l'autobus. IO per esempio. Con tutti i km che ho fatto sui mezzi pubblici, avrei speso senz'altro di più a obliterare a ogni salita che a pagare quelle due multe che ho preso in quei tre anni. Però col tempo si cresce e si capiscono tante cose o le si vedono in un'altra ottica. Qualche tempo fa un'intervista all'allora ministro delle finanze Padoa Schioppa scatenò un putiferio quando dichiarò che le tasse sono una cosa bellissima. Era prevedibile del resto, in Italia poi, l'avesse detto in Svezia sarebbe stato celebrato come il monumento all'ovvio. Nel paese dove chi evade è un figo e chi paga è coglione cosa aspettarsi? Il problema nasce semmai dal malcostume tipicamente italiano del chi sbaglia non paga, o se pagano sono pesci piccoli, sintomo di un'illegalità generalizzata più in alto che in basso. Peccato che quando non ci sono fondi si deve tagliare, e si taglia sempre a sfavore della collettività, sanità, pensioni, servizi.
Unica nota di colore è vedere che la vigilanza c'è e funziona, ma quando la palla passa a chi deve materialmente passare i conti da pagare il lavoro dei primi viene vanificato, come sempre, con vergognosi patteggiamenti, specie con i potenti o con i famosi. Possibile che non riesca a entrare in testa degli italiani quel detto “pagare tutti il dovuto per pagare tutti di meno” tanto caro al ministro Visco? A quanto pare no, ma io credo di avere l'idea giusta. Italiani, evadete! Compratevi la villa al mare, ma non lamentatevi se il comune non vi asfalta la strada o non vi collega alla fogna; compratevi il Suv dei vostri sogni, ma non lamentatevi se le strade sono così malconce che invece di fare il giro del cucco vi sembra di essere alla Parigi-Dakar. Schiantatevi col vostro Porsche ma non lamentatevi se Vigili del Fuoco e 118 non hanno né mezzi né personale e tardano ad arrivare. E se sopravvivete, non sorprendetevi di aspettare ore in corsia, se vi ricuciono con la sparapunti Black&Deker o vi fanno le trasfusioni col sangue sbagliato. Ma non c'è tempo né trippa per gatti, da cittadino mi sento in dovere di avere un esempio da seguire da parte delle istituzioni. Quelle stesse istituzioni che, nel secolo della riconversione dal combustibile fossile alle fonti rinnovabili, CALPESTA un referendum popolare e IMPONE il ritorno al nucleare!!! Centrali la cui costruzione inizierà l'anno prossimo per poi entrare in attività entro il 2020! Centrali che saranno già obsolete a metà del loro ciclo costruttivo, oneri di sicurezza, manutenzione e assicurazione a dir poco ciclopici, assenza di personale specializzato, mancano le facoltà universitarie...ah, l'uranio non lo si trova facilmente come il carbone, quindi, stando alle più elementari regole di mercato, se l'offerta è bassa il prezzo sale! Ma non basta, migliaia di ettolitri di acqua per il raffreddamento, e lo smaltimento delle scorie dove lo mettiamo? E soprattutto chi paga? Torniamo al nucleare per non dipendere dal petrolio che costa troppo, in parole povere invece di tirarci un colpo di pistola ingoiamo una bomba a mano! Le fonti rinnovabili sono realtà da anni e i nostri governanti lo sanno! A breve sorgerà una meravigliosa centrale eolica nel mare di Sardegna. Dove vi starete chiedendo? A S'Archittu, una splendida zona balneare dove in inverno ci sono solo pesci e capre. Davvero non era il caso di violare ameni luoghi come Sarroch, Ottana, Portovesme o Fiumesanto, con quelle belle ciminiere grigio eternit. Per chi non è della zona, è come se la piazzassimo a Capri perchè davanti all'Italsider di Bagnoli sarebbe deturpante! A chi dobbiamo una simile pensata degna della candidatura di Berlusconi al Nobel per la pace? Cosa impedisce la riconvesione alle energie rinnovabili? Quanti e quali sono gli interessi che ne ostacolano l'adozione? Non c'è molto da dire, come diceva Nanni Moretti anni fa “con questi dirigenti non vinceremo mai”, attuale oggi più di allora.

E con questi dirigenti a darci esempio, come pensiamo noi di cambiare come cittadini?

1 commento:

  1. ti straquoto!! il comment ke ho lasciato nè.."ristabilita l'uguaglianza".. sarebbe stato consono proprio qui, in questo post....dopo aver sentito e ascoltato in giro, tante frasi e parole (x me) inapropriate e inconcepibili.. ho tentato di fare del sarcasmo..nn semp ci riesco, ma l'ironia, mi aiuta molto a sopportare certe pazzoidi situazioni:))

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