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lunedì 28 dicembre 2009

Dio ci salvi dall' 'amore' di Berlusconi

l'Editoriale


di Aloi Calabrese.

Chissà perchè l'amore di Berlusconi mi ricorda l'abbraccio della "Vergine di Norimberga"...
"Mi rimarranno due cose come ricordo di questi giorni: l`odio di pochi e l`amore di tanti, tantissimi, italiani. Agli uni e agli altri faccio la stessa promessa: andremo avanti con più forza e più determinazione di prima sulla strada della libertà. Lo dobbiamo al nostro popolo, lo dobbiamo alla nostra democrazia, nella quale non prevarranno né la violenza delle pietre, né quella peggiore delle parole. In questi giorni ho sentito vicini anche alcuni leader politici dell`opposizione".
Parole amorevoli quelle del capo del Governo, che continua:
"Se da quello che è successo deriverà una maggiore consapevolezza della necessità di un linguaggio più pacato e più onesto nella politica italiana, allora questo dolore non sarà stato inutile. Alcuni esponenti dell`opposizione sembrano averlo capito: se sapranno davvero prendere le distanze in modo onesto dai pochi fomentatori di violenza, allora potrà finalmente aprirsi una nuova stagione di dialogo."Ecco, il martire offre il suo sangue per la redenzione del popolo tutto, poi finisce con l'affondo finale,"In ogni caso, noi andremo avanti sulla strada delle riforme che gli italiani ci chiedono".(Gli avete chiesto qualcosa? io no...solo di andarsene)
Se non lo avessimo sentito inveire sino a pochi minuti prima del "presunto attentato",sembrerebbe che i pazzi siamo noi..che dolcezza da vero leader del partito dell'amore..(no..non quello di Cicciolina quello era un'altra cosa).
E sentiamo allora gli altri esponenti di questo partito "in love" cosa hanno detto:
Cominciamo co cicchitto alla Camera:"In questa campagna di odio non è vero che siamo tutti uguali, perché essa è da sempre concentrata contro una sola persona, contro Silvio Berlusconi. Essa si è avvalsa nel corso degli anni dei materiali più diversi; ultimamente essa è ripartita dai gossip, ma poi si è concentrata su due accuse infamanti e terribili: la mafiosità e la responsabilità delle stragi del 1992-1994.
A condurre questa campagna è il network composto dal gruppo editoriale Repubblica-Espresso, da quel mattinale delle procure che è Il Fatto Quotidiano, da una trasmissione televisiva condotta da Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio, da alcuni pubblici ministeri che hanno nelle mani alcuni processi tra i più delicati sul terreno del rapporto tra mafia e politica e che nel contempo vanno nei più vari talk show televisivi a demonizzare Berlusconi e da un partito, l’Italia dei Valori, il cui leader Di Pietro sta in questi giorni evocando la violenza, quasi voglia tramutare lo scontro politico durissimo in atto in guerra civile fredda, e poi questa in qualcosa di più drammatico.(......................)."
"Questo è lo stato della questione, detto con senso di responsabilità, ma anche con la dovuta fermezza da parte di un gruppo che vede il suo leader in ospedale, colpito da uno squilibrato, la cui mano è stata armata da una spietata campagna di odio, il cui obiettivo è il rovesciamento di un legittimo risultato elettorale."
Senza dubbio un discorso "equilibrato, pieno di buon senso e distensivo per tutte le parti in causa"cioè una vera e propria istigazione all'omicidio.
Sentiamone un'altro:verdini,lui si sempre pacato..!!:"Capiamo bene il profondo imbarazzo in cui è piombata Repubblica dopo l’aggressione a Silvio Berlusconi. E capiamo bene che ad Ezio Mauro e alla sua cricca faccia male sentir parole fuor di metafora e lontane da ogni ipocrisia, quali quelle pronunciate dall’onorevole Cicchitto alla Camera, il quale non ha fatto altro che fotografare la realtà."
Continua ancora pacatamente verdini:
"Ma ciò non giustifica la violentissima aggressione verbale di un quotidiano abituato a questi metodi di killeraggio giornalistico, usati senza il minimo ritegno nei confronti di Silvio Berlusconi. Non si può inscenare una violenta, infamante, sistematica, indegna campagna di demonizzazione per poi chiamarsi fuori e considerarsi estranei al gesto di uno squilibrato, che ha preso sul serio il falso ritratto che Repubblica ha dato del premier in questi anni ed ha creduto di fare un gesto eroico cercando di liberare l’Italia da Silvio Berlusconi. E non si può nemmeno cancellare con un fondo, per quanto apprezzabile, tutto ciò che quell’editoriale ha preceduto e, a giudicare dall’articolo odierno di Ezio Mauro, ha seguito. Dopo Silvio Berlusconi, da oggi Repubblica ha un nuovo obiettivo e per questo esprimo la mia fraterna solidarietà all’amico Fabrizio Cicchitto, nella speranza che l’ennesimo attacco di Repubblica non porti alcuna conseguenza".
Ancora rose e fiori nei confronti di Repubblica stavolta offerti dal deputato del Pdl Giorgio Lainati:"Repubblica continua con la sua strategia di odio contro il centrodestra e i suoi rappresentanti.

Ma con buona pace di Ezio Mauro e compagni, come non si e’ mai lasciato intimidire Silvio Berlusconi cosi’ non si lascera’ intimidire Fabrizio Cicchitto che ha avuto il coraggio di denunciare con chiarezza il network di seminatori di cattiverie egli stesso e’ rimasto vittima".
Ecco finalmente una che vuole abbassare i toni.....ma non ora: Margherita Boniver deputato del Pdl:"Certamente daremo ascolto all’ accorato appello del capo dello Stato ad abbassare i toni.

Non possiamo tuttavia dimenticare la lunga stagione del character assassination nei confronti di Silvio Berlusconi, culminata con la violenta aggressione di domenica. C’e’ una regia esperta nelle tre ’d’, dileggio, demonizzazione e diffamazione che vede molti registi, molti attori ed un solo bersaglio: Silvio Berlusconi".
La Russa chiama in causa il NoBday :"La soluzione è politica. Occorre comprendere che bisogna distinguere gli attacchi politici dalla caccia all’uomo: il no B day è la vergogna delle vergogne dell’Italia. La maggioranza ha tutto l’interesse affinché ci sia un clima sereno anche se è difficile mantenere la calma"
Infine ancora su Repubblica da Giorgio Stracquadanio, deputato del Pdl:
"Non c’e’ da stupirsi se le prima fabbrica italiana dell’odio, ’Repubblica’, confermi di voler mantenere elevata la produzione di falsita’, calunnie, manipolazioni, invettive. Ezio Mauro sostiene che la missione di quel giornale sarebbe quella di informare ’soprattutto degli abusi del potere, nell’interesse dei cittadini’. Si ascrivono a questo nobile ideale il falso in cui, pochi giorni fa, si annunciava in prima pagina una presunta modifica alla legge contro l’irragionevole durata dei processi?".
Continua Stracquadanio: "Si ascrive all’interesse dei cittadini presentare la propria evasione fiscale come un comportamento esemplare? ’Repubblica’ farebbe meglio a dire chi e’ veramente e qual’e’ la sua autentica missione: l’house-organ di un gruppo imprenditoriale che ha sempre utilizzato in modo opaco i suoi rapporti politici per salvarsi dai ripetuti fallimenti in ogni campo. Ecco perche’ tanto odio verso Berlusconi, colpevole di essere imprenditore e politico di successo. Altro che cittadini!. Quanto agli amici del ’Fatto Quotidiano’. Perche’ si lamentano della definizione di mattinale di procura? Doverebbero considerarlo un riconoscimento del ruolo che essi hanno scelto di interpretare"Per concludere riportiamo,per dovere di cronaca un intervento di capezzone:"Silvio Berlusconi ,come Presidente del Consiglio, come leader del Pdl, e come persona a cui la maggioranza degli italiani ha dato e continua a dare una fiducia enorme, e’ oggi, letteralmente, un presidio di democrazia e di rispetto della volonta’ popolare".(Pare vogliano dichiararlo patrimonio dell'umanità,almeno sembra questo l'orientamento dell'UNESCO,secondo capezzone).
Infine,la ciliegina:Berlusconi non nutre alcun sentimento ostile nei confronti di Massimo Tartaglia, l'uomo che lo ha colpito domenica sera con una miniatura del Duomo di Milano in polvere di marmo: ''Il premier - ha assicurato il suo medico - non e' un uomo che serba rancore"(per cui aspettiamoci un gesto di magnanimità:il perdonoa Massimo Tartaglia ,da parte sua). In ogni caso... salvatemi dall'amore di Berlusconi.

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