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lunedì 28 dicembre 2009

Et voilà, un altro martire

Seconda pagina - Cronaca



di Pino Calautti.

Immaginiamo il Cavaliere in una corsia d'ospedale, il dolore al volto, in bocca ancora il gusto del sangue versato appena qualche ora prima. In alcune corsie più in là, qualche malato terminale di cui non si accorge nessuno. Medici, primari, infermiere, tutti a far la fila al capezzale di sua maestà ferita. No, la violenza non può essere fonte di alcuna soddisfazione..., sicuramente no. Certo, non deve esere piacevole per il Cavaliere provare, alla fin fine, il dolore. Eppure non ci riesce di dimenticare i calci in faccia che ha rivolto alla democrazia, le corrosive carezze che lasciano ustioni di primo grado al giusto senso della moralità. le sue benedizioni alla corruzione, alle leggi create apposta per lasciare impunito ogni delitto ed abuso..., il dolore della povera gente che fa fatica ad avere una vita dignitosa, mentre il Cavaliere gioca coi miliardi e con la legge esatamente come i bambini farebbero con le palle di neve...
Esiste un tipo di violenza rivolta agli esseri umani che fa a meno dell'aggressione fisica, si estrinseca nella vita di tutti i giorni e pure imbottita di anestetico... Perchè ci si sorprende se qualcuno, prima o poi, cerca la vendetta anche solo al ivello personale..?
Non ci riesce di dimenticare che quando Stefano Cucchi è stato picchiato, pestato a sangue e infine ucciso letteralmente di percosse, nessuno tra il popolo paladino e servo di Berlusconi ha manifestato altrettanto sdegno, rammarico come in questa occasione....
Non ci riesce di dimenticare che quando ad un poliziotto "sfugge un colpo di pistola" che ammazza un povero cristo qualunque, tutto sembra normale, mentre una ferita lacero-contusa al Cavaliere fa esplodere di roboante indignazione.

Mente i vassalli del Cavaliere si affannano a teorizzare sull'odio politico, appare a tutti evidente, invece, che si tratta di un odio verso l'uomo, che assomma in sè tutte le cose a cui tanti non vorrebbero assomigliare nè trovare sul cammino della loro vita... Non è una questione politica, è qualcosa di più... L'aggressore di Berlusconi, Massimo Tartaglia, naturalmente etichettato come pazzo, schizofrenico, alienato mentale etc, si è ritrovato con le mani armate da tutto un cumulo di rancore collettivo verso il Cavaliere.... Inutile nascondere questa verità.....
Non ci piace vedere il sangue che scivola sull'asfalto, da qualunque essere umano venga a sgorgare...., non è questa la via, ma può accadere che l'arroganza, la strafottenza, l'abuso di potere ti portino prima o poi a ricevere l'amaro messaggio di quanto invulnerabile e onnipotente non sei, proprio per niente... Poi sta a te riflettere, dopo le ferite, se amare un po' di più la gente per cui dici di voler fare qualcosa, oppure se scegliere di fargliela pagare ancor più...
Misera Italia, di poeti, santi, navigatori e martiri.
Soprattutto martiri...., martiri da incensare, da stampare sui calendari, ridotti a santini da conservare nel portafogli o acclamati ad otto colonne sulle pagine de "il Giornale"... Tutto questo alla faccia di quelli che sono morti, assassinati nel nome di quella semplice parola chiamata libertà, e mai dimenticati veramente soltanto da chi ancora ci crede e non è disposto a barattarla con niente, neppure col finto sorriso di chi ti istiga solo al compromesso, al raggiro, alla convenienza personale e nulla più... E poi ti lamenti, ti indigni, ti scandalizzi, unitamente ai tuoi servili cortigiani, se quel sorriso la vita, o qualcuno..., te lo spegne dalla faccia.

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