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venerdì 11 dicembre 2009

Il No-B Day visto da vicino

Prima pagina


di Romolo Tamburrini.

Sabato 5 dicembre 2009. Una giornata indimenticabile, addirittura storica nella sua originalità. Centinaia di migliaia convenuti a Roma per il "NO B Day". Forti le emozioni, grande la gioia per la prima manifestazione organizzata da gente comune, fuori dai Partiti, assolutamente non ideologizzata. Non potevano ovviamente mancare le bandiere delle organizzazioni politiche che hanno aderito, ma è stata una forte stonatura che non ha comunque avuto nessuna rappresentanza ufficiale.
Io c'ero, come spesso è accaduto, ma l'emozione e stata nuova e straordinaria. Con me c'erano i tanti amici del 'meetup' di Civitanova; un gruppo di giovani con tanta voglia di 'vivere' in un mondo migliore, più giusto, più umano. Alex, geniale nei suoi concreti sogni, Roberto un cuore grande, Tiziana splendida, instancabile lottatrice, altri degni dell'insieme, tra cui Andrea, il sempre meno scettico e il sempre più convinto nell'impegno.
Ecco cosa ha scritto sull'esperienza vissuta:
"Ieri sono andato a Roma, al "NO Cav. Day", con un pùllman organizzato da ragazzi che non conoscevo appartenenti ad uno schieramento politico ('Rifondazione Comunista' n.d.r.). La partenza posticipa alle 9,50.
Arrivo a Roma alle 14; di corsa fuori all'aperto - ondata umana, ressa, scavalcamento - compressione in metropolitana e poi veloci e uniti per non perdersi dietro il fiume di gente che raggiunge il punto di partenza; pesci dentro un fiume colorato all'inizio solo di viola, poche bandiere ancora ordinatamente avvolte e i nostri tricolori (quelli del meetup n.d.r.) al vento come punto di riferimento per non perderci.
Arrivo a p.zza della repubblica, ritrovo di partenza. Subito andiamo verso i gazebo bianchi del "popolo delle agende rosse", un pò defilati, e siamo contenti; sembra di stare intorno al camino mentre fuori c'è la bufera. Ci contiamo; qualcuno si è già perso - pazienza -. Aspettiamo l'inizio della manifestazione, ma tutto cambia; ondate di persone entrano ed escono dalla "nostra casa", giovani, ragazze, anziani, gente normale, politici, telecamere, bandiere ... cazzo le bandiere ... iniziano a sollevarsi come funghi in mezzo ad un prato. Decine, centinaia di bandiere ... bianche I.d.V. e poi rosse 'falce e martello' ... nooo!...passa qualche 'temerario' che sventola l'ulivo PD e vedo, in lontananza, il giallo del 'sole che ride' ... alzo gli occhi e in fondo svolazzano 20/30 palloni bianchi legati a mò di collana dell'I.d.V.. Avrei voglia di strappargliele tutte 'ste bandiere e forare i palloni con una cerbottana ... Guardo i miei compagni d'avventura ... orgogliosi, solo con la bandiera tricolore e l'agenda rossa in mano.
Parte il corteo ... non si capisce niente, ondate, cavalloni. Ci troviamo distanti dal nostro gruppo delle 'agende rosse' con Salvatore Borsellino in testa ... proviamo a risalire ... impossibile ... muro umano; desistiamo e ci prepariamo con le nostre cose. Alex e Tiziana geniali: con semplicità ed efficacia, striscione bianco con scritto "Mangano sei un eroe"; misura 5 mt.. Lo sosteniamo in 6 persone, volto nascosto da un cappuccio nero da 'loggia segreta' e attaccate addosso mostrine con scritto "tessera 1816" e poi il simbolo della massoneria; poi dietro di noi, sopra di noi, le agende rosse e i tricolori spianati.
Compatti ripartiamo. Ci fermiamo dopo qualche metro: ressa di fotografi e persone con telecamere che ci bloccano per documentare. Cavolo dico: quanto siamo importanti! Quasi da gusto ... . Sarà così fino alla fine del corteo: foto a raffica, di continuo, incessanti, senza sosta; qualche free-lance ci fa i complimenti. Luca Telese, giornalista de "il Fatto quotidiano", ci blocca piacevolmente incuriosito ... altri pure; giornalisti con taccuino in mano ci chiedono a quale schieramento apparteniamo. La risposta è una sola: "Alla società civile".
Inizia a far notte ... flash noo, basta flash. Cammino ad occhi chiusi; mi dolgono. Scherzando con i miei compagni dico: "Ehi! abbiamo ottenuto un sacco di popolarità, voglio andare all'isola dei famosi!!"; mi correggono scherzando: "all'Isola dei mafiosi!". Giusto.
Facciamo la strada in salita, mi giro, non ci credo. Mi tiro su il cappuccio: strada piena a vista d'occhio. Proseguiamo contenti; arrivati in piazza San Giovanni - al capo linea - ci fermiamo. scena finale: Alex prende un megafono e dichiara il fallimento della politica corrotta e mafiosa che ha affossato l'Italia; gli uomini incappucciati vengono travolti dalle agende rosse e dai tricolori al vento. Lungo per terra, disteso, esausto. La giustizia vince. Strafoto, straapplausi.
Mi viene da piangere. Ci ricomponiamo con difficoltà. Vediamo lontano il palco con le luci e il megaschermo dietro; che facciamo? Andiamo avanti? Ondate di gente addosso a noi ... no, no spostiamoci sul lato per evitare la corrente ... è tardi ... 17,30; se andiamo avanti restiamo imbottigliati, sembra di entrare in un tram che fa salire tutti e non fa uscire nessuno.
Via, via ... ce ne andiamo a malincuore; ritrovo e sosta ad un bar poco fuori la piazza per rimetterci in sesto, qualcuno al bar, bagni ... comincia a rinfrescare. Torniamo in silenzio per vie laterali verso la Metro"; alla Tiburtina ci aspetta il pùllman, per ripartire alle 19,30. Ancora sfilano per strada.
Adesso tutto è finito, non c'è più nessuno a fischiare e cantare e inneggiare contro ... . Passano a pulire le strade con gli spazzatori. Tantissima gente, anche molta bella gente, molta società civile, ma forse poca ... troppe bandiere ...; dicevamo tra noi: pensa che bello se avessero sventolato solo bandiere tricolori ... sono un pò triste. Spero che sia servito a smuovere qualcosa in noi e negli altri; continuo a chiedermelo mentre scorre il tempo ... .
Arrivo a casa a mezzanotte, aspetto i telegiornali perché non voglio accendere il computer; ascolto: "pezzi grossi mafiosi arrestati" - lui che sforna sicuro dati sul grande successo nella lotta alla criminalità - fischio da capostazione ed inaugurazione treno veloce - 'no cav day' organizzato dall'opposizione sfilano 9.000 persone (altri dicono 90.000) per la polizia, 1 milione per gli organizzatori - cronaca nera. Spengo; vado a dormire.
Dentro il pùllman abbiamo detto che bisogna combattere il vero Potere (di cui B. è solo lo spauracchio) partendo da NOI, da quello che facciamo tutti i giorni, da come ci comportiamo, da quello che consumiamo e come. NOI, ognuno di NOI può fare tanto. Bisogna rimettere tutto in gioco e lo si può fare solo partendo da noi stessi. Le nostre uniche armi sono il potere d'acquisto (per quel poco che ci rimane) e le nostre idee.
Ho speso 21.00 € (20 per il viaggio e 1 per la metro al ritorno). Sono andato in autogrill solo per il bagno. Spero che un giorno mio figlio capisca. Andrea".

1 commento:

  1. bellissimo articolo..credo poco nella mia generazione, svogliata e demotivata..la maggior parte di noi, pensa al proprio interesse (certamente, nn siamo tutti così) voglio credere in questa e in quella futura..idee giovani e pulite..peccato x davvero tutte quelle bandiere, il tricolore, avrebbe fatto si ke nn ci fosse stata, come al solito, nessuna polemica.. buona serata

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