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venerdì 19 febbraio 2010

LA STANZA ALL’ OMBRA

Caffè letterario


di Alfredo Sgarlato.

1. Jim e Sara si trasferirono nella nuova casa. Era un bella villetta, elegante, in periferia. Ogni particolare li aveva conquistati, anche il fatto che una stanza rimanesse sempre in ombra, coperta da un vecchio edificio. "é più fresca delle altre stanze" -commentò Jim- "ne faremo una tavernetta".
Terminato il trasloco Jim riprese il lavoro e Sara si dedicò a mettere ordine. Ma, mentre era nella stanza in ombra, sentì un fruscìo. Uscì terrorizzata: "cazzo! Ci sono i topi!" esclamò. Quando Jim tornò a casa Sara gli disse: "c’è un lavoro che tocca te. Nella taverna ci sono i topi". Jim diede un occhiata, non vide nulla, ma andò a comprare le trappole.
Nei giorni seguenti Jim, oltre ad aiutare Sara nei molti lavori ancora da fare si dedicò alla caccia al topo, sapeva quanto la sua compagna ne era disgustata e non voleva deluderla. Ma le trappole non venivano mai toccate, e il fruscìo continuava. A volte gli sembrava anche di vedere una luce, forse si era stancato troppo. Un giorno sentì il tramestìo vicinissimo, si girò ad inseguire l’animale, e gli sembrò di vedere una forma strana, colorata. Se ne andò a riposare, temendo che la stanchezza gli stesse facendo brutti scherzi.
La sera dopo vide di nuovo qualcosa muoversi e gli gettò sopra una coperta e poi lo bloccò con un secchio. Guardò cosa aveva preso e cominciò a tremare. Tornò da Sara sconvolto "Sara scusami" -disse piangendo- "Ho paura di essere esaurito, forse ho le allucinazioni, ma quello che ho preso non è un topo. Ti prego, vai tu a vedere cos’è" Sara entrò nella stanza.
"Jim" -disse con voce commossa- "vieni... non puoi averne paura....è..... stupenda!"

2. Jim e Sara erano incantati di fronte a quell' apparizione. Era una bambina, bellissima, alta pochi centimetri, circondata da un' aura luminosa. Non riuscirono a parlare per un po', finche Sara disse: "chi sei?"
"Mi chiamo Miranda."
"Sei una fata?" chiese Jim.
"Il vostro popolo ci chiama così. Siamo rimaste in poche e dobbiamo vivere nascoste. ormai sono pochissimi gli umani che ci tollerano."
Sara la prese in mano e le disse "vieni, ti portiamo con noi in cucina."
"no!" rispose Miranda- "noi non siamo abituate al caldo, e nelle vostre case ce n'è troppo. Possiamo sopravvivere solo al freddo."
"Va bene" -dissero i due coniugi all' unisono- "vorrà dire che questa d'ora in poi sarà la tua stanza."

3. Dopo alcuni giorni passati in un incantamento totale Sara si abituò all'idea di avere una fatina in casa. Per lei era poco più che avere un gatto. Le preparava da mangiare, le puliva i vestitini, al massimo facevano 2 chiacchere di cortesia. Jim invece era molto più interessato. Discusse a lungo con la compagna se una tale meraviglia dovesse essere divulgata, o se era meglio tenersela per loro
"Non ci crederebbe nessuno, oppure saremmo travolti dai media. Non abbiamo scelto la campagna per stare più tranquilli?" disse lei.
"Già, è vero. E poi se il destino ha scelto noi e Miranda ci ha dato fiducia non possiamo contraddirli. Avremo uno splendido segreto tutto nostro! .... ma come faremo faremo quando avremo dei bambini?"
"Boh. qualcosa ci inventeremo. poi penso che una creatura così delicata non viva tanto a lungo..."
"Hai ragione" disse Jim, rabbuiandosi un po'.

4. Una sera Sara era preoccupata. Jim non dava sue notizie. Non l'aveva mai fatto, lui così scrupoloso, di tardare e non avvertire.Poi le venne un sospetto. Trovò Jim nella stanza all'ombra, che chiaccherava beatamente con Miranda.
"Torni e non mi dici nulla?"
"Dormivi, non volevo svegliarti, ho fatto 2 chiacchere con la nostra amichetta ..."

5.La loro vita procedeva tranquilla. la sera, stanchi dal lavoro si addormentavano guardando la tv. Spesso Sara si svegliava di colpo e non trovava il compagno accanto a lei.Andava a cercarlo e puntualmente lo trovava con Miranda.
"Passi più tempo con lei che con me!" gli disse una volta Sara stizzita.
"Ma dai, scemotta, non sarai mica gelosa di una bambina alta nemmeno 10 centimetri!" rispose Jim.
Una sera, finito il telegiornale, Jim le disse: "vado nel mio studio, ho una relazione da finire". A mezzanotte non si era ancora coricato. Sara non aveva dubbi su dove fosse, e infatti
Jim stava fotografando la fatina, in posa accanto a fiori e altri oggetti che dessero conto delle sue dimensioni.
Quando Jim se ne andò a dormire trovo Sara nuda che piangeva.
"Cos'ha lei che io non ho?" -ripeteva- "Le ha queste?" -diceva toccandosi i seni- "ce l' ha questa?" diceva allargando le gambe ...
"Oh amore mio, perdonami, non dovevo trascurarti così ..." disse Jim abbracciandola. La baciò e poi fecero l'amore.
Jim tornò ad essere un marito modello e per parecchio tempo fu particolarmente premuroso con Sara. Una notte però lei si svegliò per colpa di un temporale. Jim non era accanto a lei.

6.Una mattina un bel tepore li svegliò più presto del solito.
"Che bel caldo che c'è oggi." disse Sara.
"E' arrivata la primavera" rispose Jim.
Sara segui il compagno con lo sguardo finchè la macchina non sparì dalla visuale. Poi entrò nella stanza all'ombra e accese il termosifone.


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