Creativity Papers blog
Rivista di scrittura creativa, notizie e approfondimento

Ultimi articoli

venerdì 5 febbraio 2010

Va a puttane: Stavolta tocca alla diplomazia

l'Editoriale


di Giovanni Pili.

Dopo accomodanti dichiarazioni alla stampa di opposizione e feroci, quanto inopportune -chiamiamole così- dichiarazioni antipalestinesi nella stampa di regime, Berlusconi si è fatto riconoscere anche in Israele; ricevendo critiche a 360 gradi da tutta la stampa. Nonostante fosse chiaro che non si potevano prendere sul serio delle dichiarazioni che cambiavano tono a seconda che si trovasse a parlare con l'una o con l'altra fazione; Ahmadinejad non ha digerito le ultime perle sull'Iran, facendo notare che si trattava solo di favori fatti ai nuovi padroni israeliani. Frattini coglie l'occasione per peggiorare la situazione dichiarando che quelle dichiarazioni sono il segno della forza dell'Italia.

Sono segno di grande ignoranza, nonché indice di quanto siano precarie le comunicazioni tra Governo e Servizi segreti. Tra questa leadership e l'assetto geopolitico del nostro paese. Da decenni l'Iran è (era?) l'amica per eccellenza dell'Italia. Un rapporto che fino alla visita del premier in Israele ci garantiva la sicurezza dagli attentati terroristici che invece sono avvenuti negli altri paesi della Nato. Storicamente si dice che l'Italia è sposata con gli USA ma ha l'amante araba... e fino a questi miseri giorni era ancora cosi.

Berlusconi ha fatto sfoggio della sua amicizia col dittatore Geddafi, un uomo che fino a poco tempo fa autorizzava una festa nazionale nel suo paese contro gli italiani. Mentre invece si prende a pesci in faccia un paese che ci ha (aveva?) sempre (in questo era uno dei pochi nel mondo) rispettati. Qualcuno ricordi al premier che non sono tutti suoi elettori, specialmente all'estero. Ha avuto quello che voleva. Non c'è bisogno di strafare mettendo a rischio ulteriormente l'economia e la pace di un paese -l'Italia- che da decenni si regge anche grazie ai rapporti di intesa commerciale coi paesi del medio oriente. E' in virtù di questa posizione diplomatica che l'Italia può sedere nei vari G7, G8 e G20.

Per quanto riguarda l'antisemitismo, sappiamo tutti che le parole di Ahmadinejad sugli israeliani, valgono quanto quelle di Berlusconi sulla magistratura: zero. Nel parlamento iraniano esiste una quota di seggi riservata agli ebrei... in nessun altro paese occidentale esiste una cosa del genere. Sarebbe meglio evitare di mischiare gli slogan con la diplomazia in futuro. I Servizi segreti non sono fatti per passare le soffiate su mignotte e trans a Littorio Feltri, né a piazzare i gorilla Mediaset nella guardia del corpo istituzionale; (sappiamo tutti con quali tragicomiche conseguenze) servono invece per dare al Governo un quadro preciso dei rapporti geopolitici che esistono tra il nostro paese e gli altri, al di la degli slogan elettorali e delle alleanze ufficiali.

Ormai è fatta. Ci siamo giocati decenni di duro lavoro per tenerci in equilibrio tra occidente ed oriente...

Ma niente panico, questo è il Governo dell'amore!

Nessun commento:

Posta un commento