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martedì 18 maggio 2010

Onanismo mentale sulla democrazia

Focus
….Credo molto onestamente che al peggio non ci sia limite, anche l’indignazione quando è troppo abusata crea assuefazione, quanto succede nel centro destra è frutto della cultura che si richiama al peggio della vecchia Democrazia Cristiana, al peggio del vecchio PSI e al meglio della logica della P2, pertanto non deve stupire.

Cio che stupisce è l’esercizio di onanismo mentale da parte di alcuni giornalisti che si richiamano all’area della sinistra, nel voler difendere la libertà di espressione di gruppi di estrema destra come casa-pound e blocco studentesco.

La libertà di espressione è un bene troppo prezioso in una democrazia perché si possa pensare che qualcuno voglia limitarla. La manifestazione di Roma a sostegno della libertà di stampa del 3 ottobre da la dimensione di come sia sentito fortemente questa tematica.

La libertà di manifestare, quindi di esprimersi va esercitata però all’interno di regole condivise. Non è solo, per quanto importante, lo scontro tra fascismo e antifascismo, ma tra chi ha voluto nella Carta fondante della Repubblica sancire il principio di pluralità e confronto democratico, avendo sconfitto chi il confronto politico lo ammetteva solo nei confini, nelle galere e nei luoghi di tortura come Via Tasso a Roma o la Casa dello studente a Genova, o, asservito al nemico non disdegnava la complicità in stragi di civili, Partigiani ed Ebrei.

Per queste ragioni ritengo giusto difendere strenuamente la nostra Costituzione, soprattutto impedendo a chi per cultura è antitetico ai suoi principi vorrebbe usarla per tentare di distruggerla.

Tornando ai firmatari di quell’appello trovo legittimo, ma decisamente aberrante che chi è stato direttore di un giornale di un, indipendentemente dal giudizio politico, significativo partito della Sinistra italiana assuma tale posizione. Se è stato un esercizio di onanismo mentale o una ricerca di mediaticità in un momento che i contenuti e i valori, tendono ad essere sempre più carta straccia, non è dato sapere. Cosa certa è che se la sinistra ha potuto contare sullo spessore di questi intellettuali per narrare e spiegare i propri progetti, non è casuale se la sinistra è sempre più marginale e emarginata.



Il 9 maggio ricorre l’anniversario dell’uccisione da parte della mafia di Peppino Impastato. Non solo era un giovane di Sinistra, ma per Lui la lotta a difesa della legalità per conquistare la possibilità di esprimersi liberamente contro i poteri mafiosi non è mai cessata. Se non con la sua uccisione. Credo sia corretto ricordarlo ribadendo questi principi senza fare esercizi insensati di democrazia.

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