Stiamo arretrando

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di Massimo Delù
Negli ultimi giorni, è in corso la trattativa FIAT a Pomigliano D' Arco .
Come è noto con questa trattativa si introdurrà un contratto capestro, più lavoro meno diritti e tutto quello che ne consegue .
Nonostante le rassicurazioni, presto questo modello verrà esteso dappertutto, come è noto certa gente che pretende che siano rispettati i patti, è poi la prima di fatto che non li rispetterà, sopratutto perchè tradotto in soldoni a loro non converrà rispettare assolutamente questi patti .
Da una parte sono anche contento per tutta una parte di italiani giubilanti, che pendono dalle labbra dei potenti, tanto più che sono assolutamente certo che tra pochi anni, ci daranno ampiamente ragione, ma molto probabilmente per questi storditi urgono ulteriori facciate contro un muro .
Stiamo tornando a modelli contrattuali stile anni 50, basta già questo a far capire che è in atto un'involuzione del tutto innaturale, gli uomini per migliaia di anni si sono lentamente e costantemente evoluti, ora stiamo invece tornando indietro .
Purtroppo la cosa non è generalizzata, nel senso che i ricchi continueranno a evolvere e a vivere sempre meglio mentre la situazione per i poveracci peggiorerà sempre di più .
Comunque devono stare attenti anche tanti ricchi, perchè comunque di questo passo, diminuiranno anche loro e andranno ad ingrossare le fila dei comuni mortali, la balla che ha retto l'occidente per decenni contrapponendosi al socialismo sta finendo, l'equazione capitalismo = benessere, comunismo = miseria sta per teminare . Con la fine del comunismo non serve più, questa contrapposizione era solo strumentale per battere il socialismo, ora è molto più conveniente questa nuova equazione individualismo = zero potere contrattuale e finalmente il capitalismo potrà tornare alla sua vera vocazione naturale cioè : capitalismo = miseria, l'importante è che hai vertici della piramide si guadagni sempre di più .
Una sorta di meccanismo perverso, infatti c'è gente che potrebbe spendere 1 milione di euro al giorno per 80 anni e non riuscirebbe manco a finire in miseria, ne hanno talmente tanti che li acquisiscono solo di interessi, senza calcolare quelli che guadagnano con le loro attività, comunque moriranno anche loro, come tutti l' avere un mausoleo intorno anzichè essere in un loculo non gli sarà di nessuna consolazione, anzi per certa gente ultra ricca deve essere veramente una disgrazia andarsene da questa terra .
Non comprendo questa corsa all'accumulo sfrenato, probabilmente non è manco più una questione di ricchezza ma di mero potere, che sicuramente da dipendenza come il gioco, la droga e via dicendo .
Torniamo alla Fiat, il segno evidente che si sta tornando indietro, agli anni cinquanta è dato dal fatto che i quadri, i capi stanno cercando di dossierare gli operai, tra favorevoli e contrari all' accordo, con al chiara intenzione fin da ora di fargliela pagare poi un domani .
Come vedete già stanno preparando il terreno per non rispettare nessun patto .
I cosidetti capi stanno chiedendo agli operai se voteranno e come voteranno, per questo motivo la CGIL non darà nessuna indicazione di voto e la FIOM non dirà agli operai di non andare a votare, per non esporli a ritorsioni .
Ritorsioni che non avrebbero ragion d' essere, ma avendo a che fare con gente scorretta che pensa solo ai soldi, le ritorsioni potete scommetterci che fioccheranno alla grande !
Paradossalmente con questo ricatto sono riusciti addirittura a spaccare la CGIL e la FIOM, che si stanno contrapponendo in uno scontro senza precedenti .
Da questo andazzo generalizzato, non ci vedo nulla di buono, sento puzza purtroppo di un clima da “anni di piombo” .
La guerra iniziata nel 1980 sta per finire l'obbiettivo della FIAT è tornare al modello industriale del 1800 .
Si dovrà prima o poi rispolverare i comunismo, nazionalizzare tutto, mettere in galera i ricattatori, il ricatto in fin dei conti è un reato e naturalmente buttare via la chiave .

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