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martedì 17 agosto 2010

La republica dei mantenuti

Satira
'Italia è il paese con il più alto numero di borghesi al mondo: sono i giovani disoccupati che vivono a spese della famiglia. Vivono meglio dei coetanei europei, mangiano meglio, e se proprio la famiglia non li può aiutare possono sempre arruolarsi andando a cagare il cazzo a popoli di cui non gli è mai fottuto niente i quali manco sanno localizzare l'Italia nella cartina; oppure possono andare a pagare le tasse ad un paese che li merita, perchè magari ha avuto governi che non hanno formato la classe dirigente a suon di raccomandazioni, ma hanno invece investito sulla ricerca e sulle competenze. In uno stato come quello italiano non sono da biasimare; non è colpa loro, ma di un sistema in cui se tuo padre è notaio, fai il notaio; se è operaio, fai il disoccupato. Molto semplice.
Il futuro sarà fatto da italiani che aspettano di seppellire i propri vecchi per sostituire l'eterna paghetta con gli affitti che gli immigrati pagheranno per alloggiare nella casa che i genitori hanno conquistato con decenni di sacrifici... e rate del mutuo. Molto probabilmente le mense pubbliche e gli ostelli diventeranno molto coole, ma il divario tra questa aristocrazia di bamboccioni affitta camere e la massa di immigrati e diseredati porrà problemi ben più gravi di quelli attuali. Immaginatevi i disordini di Parigi nel recente periodo della rivolta degli immigrati delle ex colonie a livello nazionale. Ecco, l'Italia sarà la Grecia alla ennesima potenza; siamo una pentola a pressione, che aspetta di seppellire l'ultimo dei pensionati per esplodere. L'Italia è un sistema nepotista e gerontocratico, quindi insostenibile.
Non esistono soluzioni al problema, perchè la linea di sicurezza per frenare senza rischio di urti è stata già superata, mi dispiace solo per chi si fa il mazzo per meno di 500 euro al mese, perché crede ancora ingenuamente nei valori nazionali, e non ha nessuna intenzione di lasciare la barca che affonda emigrando all'estero, semplicemente perchè crede in una fantomatica nave dei soccorsi, la quale dovrebbe arrivare da un momento all'altro, ma il tempo passa e si vedono già le pinne degli squali all'orizzonte. Chi si faceva il cosiddetto mazzo negli anni '60, magari non diventava ricco, ma poteva lasciare la casa dei genitori per vivere da adulto. Oggi non conta niente; qualsiasi sacrificio si faccia, senza una botta di culo, o il classico calcio nel sedere del parente che ti inserisce nel mondo del lavoro – quello vero – puoi anche dare il sangue, non conterà niente. Per tanto, faccio appello a tutti i pensionati sfruttati dalla nuova borghesia, costituita dalla loro stessa prole: evitate di biasimare i vostri figli; poveri va bene, ma coglioni no. Molto meglio vivere da mantenuti che da precari.
Viviamo in una situazione doppia e subdola. Da un lato i grandi discorsi contro il precariato, dall'altra la denigrazione dei cosiddetti “bamboccioni”. I secondi sono la conseguenza del primo. Non potete dare addosso a chi rifiuta di piegarsi al sistema, se non offrite alternative o mezzi seri per combatterlo. Non manca l'iniziativa e la voglia di fare; qui non si tratta di scarsa buona fede, ma di autentica impotenza appresa. Chi era giovane nel periodo del boom economico degli anni '60 si rimboccava le maniche e lavorava perchè aveva un futuro come promessa, oggi il futuro dei giovani nel migliore dei casi non esiste, nel peggiore è minaccioso.
Dedicato alle oltre 2000 persone che si suicidano ogni anno in Italia, che stanno pensando di farlo (tranquilli, io scoppio di relativa felicità, giuro!) o che tenteranno di farlo con successo l'anno prossimo. Di queste persone io ne conosco almeno tre, le ho viste in faccia, ci parlo, e se non fosse per le loro tristi confidenze non si direbbe che abbiano questi pensieri, visto che appartengono a questa nuova borghesia. Da che pulpito qualcuno cercherà di fermarli? Non contate su di me!

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