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martedì 26 ottobre 2010

Cagliari: Polizia carica i pastori. Palazzo della Regione sotto assedio


Le violenze delle forze di polizia italiane contro i pastori del MPS sono una infamia che deve restare cucita addosso alla giunta attuale; unica responsabile di quanto è successo ieri mattina, 19 ottobre 2010, di fronte al palazzo della Regione. Di questo ne dovrà rispondere agli elettori alle prossime elezioni. Facciamo in modo che i sardi non dimentichino questa giornata. Si è parlato di provocatori. Tutto quello che si evince dai filmati è una sommatoria di pastori anziani in lacrime, -uno giustamente fa notare che nelle vicinanze passavano famiglie e soprattutto bambini- un uomo picchiato da cinque poliziotti, ed un altro in stato di shock che viene portato via a forza da un poliziotto; e poi le immancabili cariche di contorno.


Dal porto al palazzo della Regione i pastori hanno risposto alle cariche di polizia e carabinieri col lancio di sassi e utilizzando i cassonetti dell'immondizia per frenare la loro avanzata. Tanto più che l'Ansa ha parlato addirittura di guerriglia urbana. Se si è trattato di provocatori, ricordatevi cosa diceva Cossiga a proposito dell'uso che viene fatto correntemente dallo stato italiano di questi individui, generando ad arte il movente, per giustificare una azione violenta e repressiva delle forze armate. Per quanto mi riguarda ritengo che ieri si sia assistito alla esagerata violenza di chi evidentemente pensava, che queste immagini sarebbero passate nel dimenticatoio, come la maggior parte delle cagate che vengono fatte da decenni in quest'isola.

Una delegazione del MPS è stata alla fine accolta all'interno del palazzo per trattare coi capi gruppo del Consiglio Regionale. Sul piatto delle trattative il prezzo del latte, le agevolazioni al credito, il ritiro delle giacenze, e tutti i finanziamenti previsti dalla normativa comunitaria per le aziende e i centri di stoccaggio, nonché migliori politiche energetiche. All'esterno viene impedito ai consiglieri regionali di lasciare il palazzo. Vengono bloccate persino due semplici impiegate. Insomma i pastori del MPS non hanno aria di voler scherzare. Specialmente dopo le violenze subite in piazza.

La guida del MPS Felice Floris ha rilasciato una dichiarazione ai capi gruppo del Consiglio dal carattere irrevocabile: « ... i pastori non stanno chiedendo assistenza ma aiuti concreti per un importante settore produttivo ... Chiediamo i 15 mila euro per azienda, come promesso. Non andremo via senza risposte».

Quanto ancora i Sardi dovranno sopportare, prima di convincersi che non otterranno mai niente all'infuori delle briciole; se continueranno a fidarsi dei partiti di massa che hanno nel tricolore il massimo riferimento? Questa è una domanda che si dovrebbe fare in particolare a quegli stessi pastori che -se ce ne sono rimasti- si illudono ancora di poter ottenere qualcosa dallo stato italiano. Le violenze di ieri mattina siano di monito a tutti.

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