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martedì 14 giugno 2011

2012 l'anno del grande cambiamento

Una visione obiettiva




di Alessandro Sasso

Anno 2012. Quali sono le menzogne pubblicitarie che si nascondono dietro questa sequenza di quattro cifre, eletta a spauracchio dell’ultimo decennio da numerose trasmissioni pseudo-scientifiche? E’ giustificabile, per tale data, il timore della fine del mondo? Numerose volte nel corso della storia questa paura ha influenzato l’opinione globale; questa volta è supportata da basi scientifiche?
Prima di rispondere a queste domande, è doveroso partire dalla descrizione dell’allineamento che rende importante il 2012 nel contesto astronomico della nostra Galassia; si tratta una circostanza così notevole secondo popolazioni antiche come i Maya e i Vedica, da essere stata collocata alla fine dei loro calendari millenari.
Per comprendere la vera natura di quest’evento tanto atteso, è utile fare riferimenti a semplici nozioni astronomiche.
Osservato dalla Terra, il Sole si muove descrivendo una linea immaginaria, chiamata eclittica, che corrisponde alla proiezione in cielo del piano su cui giace l'orbita della Terra. Le costellazioni che si posizionano a cavallo dell'eclittica furono raccolte sin dall’antichità in un insieme chiamato 'zodiaco', che associava ad ogni costellazione un diverso significato astrologico. Nel corso della storia ci si accorse, tuttavia, che il periodo di visibilità durante l’anno di queste costellazioni mutava leggermente col passare dei secoli: ciò avveniva a causa del moto di precessione dell'asse terrestre, che ruota di circa un grado ogni 72 anni.
Così, ogni certo numero di secoli cambia la costellazione visibile in corrispondenza del sorgere del Sole, nel giorno dell'equinozio di primavera. Ciò determina la fine di un'era astrologica e l'inizio della successiva: il 2012 corrisponde alla fine dell’Era dei Pesci, che è durata all’incirca 2150 anni, e all’inizio dell’Era dell’Acquario. La fine dell’Era dei Pesci coincide, nel calendario Maya, con la conclusione dell’Era dell’Oro, quinta di un ciclo di cinque ere, iniziata nel 3144 a.C. e destinata a durare fino al 21 dicembre 2012.



Così come dal 2012 in poi nell'equinozio di primavera il Sole sorgerà nella costellazione dell’Acquario, il giorno del solstizio d'inverno dello stesso anno il Sole nascerà nella costellazione del Sagittario, dove gli scienziati hanno individuato da tempo il centro della Galassia. Il 21 dicembre il Sole risulterà così allineato con il buco nero super-massiccio attorno a cui girano tutti i miliardi di stelle della via Lattea, da centinaia di milioni di anni.
A quest’insolita congiunzione astrale si aggiungeranno, secondo alcuni scienziati, altre circostanze astrofisiche, che già da ora stanno scatenando la fantasia comune: si tratta della previsione, risalente al 2007, di un’intensissima attività solare che inizierà all’incirca nello stesso periodo dell’allineamento. Queste fasi di iperattività stellare, chiamate 'Cicli', corrispondono solitamente a fenomeni di espulsione di massa della corona che, se direzionati verso la Terra, danno luogo a tempeste geomagnetiche, disturbi temporanei nella magnetosfera che si manifestano in modo spettacolare: sono le famose aurore polari.
Nonostante i calcoli svolti dagli scienziati nel 2009, che hanno smentito quelli del 2007 e rimandato il 24° Ciclo Solare al mese di maggio del 2013, alcune trasmissioni televisive hanno collegato ugualmente lo scenario in questione alle profezie sul 21 dicembre 2012, ipotizzando addirittura la possibilità che un picco di attività della nostra stella possa causare un’inversione dei poli magnetici terrestri, con conseguenze disastrose per la nostra società. Una di queste ripercussioni potrebbe essere l’indebolimento della stessa magnetosfera, che smetterebbe di proteggere la Terra dalle tempeste solari, determinando la fine del mondo. Quest’ipotesi, di scarso fondamento scientifico, è stata stroncata da numerosi personaggi di spicco del settore: l’inversione dei poli magnetici terrestri – fenomeno avvenuto già numerose volte nel corso dell’esistenza della Terra - si verifica necessariamente in migliaia di anni, e non lascia mai il pianeta “sguarnito” di un campo magnetico adeguato. Risulta dunque riconosciuta una delle principali bufale che costituiscono l’alone di “Apocalisse” attorno all’anno 2012.
Allo stroncamento delle buffonate pseudo-scientifiche delle tempeste solari si associa lo sfatamento della 'profezia apocalittica' che secondo alcune trasmissioni sarebbe stata formulata dagli antichi Maya. "Collegare il 21 dicembre 2012 alla fine del mondo o al giorno di un grande giudizio è una completa invenzione e una possibilità per molte persone di fare profitto", conferma Sandra Noble, direttrice della Fondazione per il Progresso degli Studi Mesoamericani, in Florida. "La fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo Maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'ingresso nella nuova era."
Il passaggio da un ciclo ad un altro sembra essere inteso dunque solo come un cambiamento simbolico; paragonabile, in un certo senso, all’attraversamento del confine immaginario che divide un paese dall’altro.

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ciao carissim@, m’ero iscritto al tuo Blog, ma vedo che dopo diversi giorni d’attesa non c’è stata tua corrispondenza con la libera iscrizione nel mio blog (matta-mattax.blogspot.it).

    Quindi, per timore di non essere gradito, mi disiscrivo.
    Togliendomi dai tuoi “lettori preferiti” e chiedendoti pardon per il disturbo.

    Se ti iscriverai nel mio blog, m'iscriverò nel tuo, appena vedrò la tua iscrizione però. Così, senza problemi e con totale libertà (mi sento così pleonastico nello scrivere certe cose ovvie che non puoi credere), tuttavia è sempre bene evidenziarlo. Non credi?

    Bye bye.

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