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giovedì 20 novembre 2008

Natale a Venezia


di Andy Sin.



“Stessa spiaggia, stesso mare” recitava la canzone. O quasi. Almeno a giudicare dai provvedimenti che il presidente della Repubblica delle Maldive Nasheed sta iniziando ad adottare, acquistando terre in Pakistan e India per far fronte all'annunciato innalzamento dell'Oceano, che condannerebbe allo sprofondamento le molte isole dell'arcipelago. Scene di panico nei club vacanze di Confindustria e del Rotary: effettivamente la prospettiva di vedere Montezemolo in vacanza a Ladispoli non è esaltante (per loro ovviamente). E così gli inguaribili romantici ad alto reddito dovranno pensare a mete più chic, oltre che meno sott'acqua. Curioso come un paradiso per ricchi, come quello delle Maldive, stia scomparendo per loro stessa mano. E' indubbio infatti che l'accelerazione repentina dell'innalzamento oceanico di questo secolo sia sopratutto da imputare all'eccessivo inquinamento e conseguente scioglimento dei ghiacci per effetto serra. Un modo come un altro per evidenziare come la giustizia naturale funziona sempre.


Non sembra altrettanto preoccupato dal futuro innalzamento del livello dei mari il sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, che di rischio sprofondamento dovrebbe doverosamente occuparsi. Non è la vicina Porto Marghera a preoccuparlo, bensì la sovrappopolazione di colombi nella città lagunare, che con le proprie defecazioni reca fastidio e danno incommensurabile alla cittadinanza ed i suoi sempre meno numerosi visitatori. A questo punto è lecito aspettarsi provvedimenti di originalità pari a quella del presidente Nasheed, come dotare le neonate ronde leghiste di fionde per abbattere i molesti volatili, o l'introduzione di mangimi anticoncezionali nei sacchetti venduti dagli ambulanti veneziani. Cacciari, infatti, è stato pizzicato ad apostrofare pesantemente due turisti stranieri intenti nel più comune passatempo che si possa consumare a piazza San Marco, ovvero ammirare le bellezze architettoniche gettando amorevolmente becchime low cost ai simpatici piccioni.


Soluzioni possibili ? Forse trasformare Venezia in un parco subacqueo, di cui il sindaco sarà l'attrazione principale insieme ai delfini, ai pesci volanti e ai piranha. Oppure trasformare la gloriosa città dei Dogi nel primo centro urbano natante (il PDL ha proposto di far battere bandiera panamense, nel caso qualche sciagurato governo bolscevico ripristinasse la tassa sui superpanfili). Altrimenti c'è sempre la mozione Briatore, uno che di merda che galleggia se ne intende: asfaltare la laguna riqualificando la zona come tracciato cittadino di Formula 1.

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