
di Monica Ventrone.
Il mugolio dell’acqua
trasaliva lungo l’erbaceo sentiero
sino al mio alloggio,
unito al gracchiare di un corvo.
Invitante
era il richiamo
del sogno di un dolce addio
tra le sue braccia limpide,
su quel letto
che scivola via
trasportando con la sua corrente
tutti i suoi abitanti.
Il fulcro del suo essere
inizia e finisce nella sua cascata,
ove nasconde streghe bianche e coboldi,*
che rendono il nucleo sorprendentemente accogliente.
Il giardino che lo avvolge è colmo di gardenie
che regalano eleganza e bellezza,
ma nel cuore di codesto insieme di vegetazione
vi è una rosa bianca, che rende omaggio a tale purezza.
Il fiume e la cascata
un’unione quasi perfetta come la nostra,
io sono la cascata che ti appartiene,
tu…il fiume che ci scivola dentro!
heca
(Monica Ventrone 28 LUGLIO 1999)
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