
Istruzioni per un corretto utilizzo del Krautrock
Tempo fa, ascoltando un pezzo dei Rammstein nel Blog di Nikky Sixx, il rocker più figo di Chatta (dopo il sottoscritto), mi son tornate in mente alcune sonorità che non assumevo da anni, con tanto di lista di gruppi e relativi album, come mi succede ogni volta che ho la supponenza di trasformarmi in un critico musicale. Il Krautrock!, acciderbolina, da quanto non mi ascolto più un disco dei Can?
Allora, tanto per fare chiarezza, al di là della facile etichetta: il Krautrock è (fu) un sottogenere Rock esclusivamente tedesco (direi, visto il nome), tipico dei primi anni '70, e largamente influente su molta musica venuta in seguito. Come tutte le definizioni dice e spiega poco, e nel calderone del Krautrock si trovano band dalle più svariate influenze, e approcci, tutte però accomunate da due elementi: la sperimentazione e l'essere fuori di testa.
Cos'hanno d'altra parte in comune i layers elettronici pre-ambient e/o techno di Tangerine Dream e Kraftwerk, con la tarda psichedelìa avanguardistica e chitarristica di Ash Ra Tempel e Amon Düül II, e il rumorismo ipnotico di Can e Faust?
Quelle due cosine di cui sopra, sperimentazione sonora e fuorismo di testa, appunto.
Il Krautrock nasce come estremizzazione di certe contaminazioni derivanti dalla psichedelìa angloamericana più sperimentale, quella dei Grateful Dead/Quicksilver Messenger Service da una parte, Pink Floyd periodo Saucerful of Secrets/Ummagumma dall'altra, unite all'esplorazione di sonorità derivanti dall'avanguardia colta, principalmente mitteleuropea, Stockhausen su tutti.
Un gusto per i tappeti sonori fatti di piccoli elementi messi uno accanto all'altro, apparentemente a caso, che formano sinfonie (è il caso di dirlo, ché un pezzo Krautrock tipico dura in media 15 minuti) a volte ipnotiche, altre volte sognanti, in alcuni casi estremamente ostiche all'ascolto, tutte comunque interessanti, e non solo per gli sviluppi successivi che altri musicisti hanno raggiunto, partendo da queste basi.
Diciamo che, filtrando la musica underground dominante di fine anni '60-inizi '70, psichedelìa e progressive, con le suggestioni dell'avanguardia europea, gli artisti tedeschi si ponevano come linea di confine tra Rock e musica colta, cosa che, parallellamente, stava succedendo nel cinema, con la Neue Deutsche Welle dei vari Fassbinder, Wenders, Herzog, Syberberg.
Era il risveglio di una generazione di giovani che, dopo essere stata “colonizzata nell'immaginario” dalla cultura americana (come dice un personaggio ne Il Corso del Tempo di Wim Wenders), provava a modellare quella cultura, per certi versi aliena, con tratti più familiari, nella ricerca di un 'heimat' anche artistico. Ma questo, se vogliamo, stava succedendo un po' dappertutto, in Europa, nei primi anni '70, anche da noi, dove band come Banco del Mutuo Soccorso, Premiata Forneria Marconi, Area, New Trolls (e pure Lucio Battisti) coniugavano il verbo del Progressive Rock con la melodia tradizionale.
Ma non divaghiamo e torniamo ai nostri amici teutonici.
Il Krautrock si divide principalmente in tre filoni, come già accennato. Da un lato abbiamo gruppi e artisti che iniziano a sperimentare tutte le potenzialità dei primi, rudimentali strumenti elettronici, sintetizzatori, moog, mellotron, creando suite dal sapore spaziale (non a caso questa branca del Krautrock è anche nota come Kosmische Music), che a un attento ascolto odierno risultano le progenitrici di gran parte della musica ambient che circola in giro. Non a caso i Tangerine Dream sono citati come influenza primaria da quasi tutti gli artisti ambient contemporanei.
Poi ci sono quelle band che, assimilata la lezione del rock psichedelico più lisergico, provano a costruire tessuti sonori tesi al raggiungimento di 'stati di alterazione' attraverso crescendo chitarristici, voci salmodianti, percussività quasi tribale. Gli Ash Ra Tempel del grande Immanuel Gottsching, insieme ad Amon Düül II e Neu! (questi ultimi autori di uno degli LP più bizzarri della storia del Rock, Neu! 2) sono i principali esponenti di questo filone.
Infine abbiamo i gruppi più espressamente 'sperimentali', quelli più ostici da digerire, per l'ascoltatore occasionale, ma forse i più innovativi e interessanti (premesso che tutto il Krautrock è godibilissimo, al limite come sottofondo per varie attività quotidiane, scegliete voi quali). Qui troviamo band come Can, Faust, Cluster, inetichettabili e assolutamente originali. E suoni che spaziano dal rumore puro e semplice, alle registrazioni casuali fatte in strada (un po' alla Revolution #9 dei Beatles) e mixate in maniera assolutamente 'laterale', pezzi commerciali trattati quasi fossero una fuga di Bach, funky mutante, ipotetiche colonne sonore per film dell'orrore o di fantascienza mai girati. E alcuni capolavori assoluti della storia del Rock, Tago Mago dei Can e il primo, omonimo album dei Faust su tutti.
Partiti come trio di sperimentatori rumoristico-elettronici, presto ridotti a duo, poi definitisi a quartetto, i Kraftwerk incarnano alla perfezione lo spirito, e l'importanza del Krautrock. Scenari disumanizzati, tappeti di tastiere elettroniche che a tratti ricordano 2001: Odissea nello Spazio, a tratti i Beach Boys persi nel cosmo, la teorizzazione del progressivo robotizzarsi della società espresso con una musica via via sempre più accessibile e 'danzabile', ma paradossalmente sempre più fredda, genitrice di tutto il Synthpop degli anni '80. L'importanza dei Kraftwerk per la storia del Rock (e non solo del Rock) è incalcolabile, pari, probabilmente -e non credo di dire uno svarione- a quella di Pink Floyd e Brian Eno.
Impossibile citare tutte le correnti musicali, e gli artisti che, nel tempo, hanno attinto alle sperimentazioni, a volte ingenue, ma sempre e comunque oneste e originali, degli artisti Krautrock. All'inizio citavo i Rammstein, appunto, che di band come Amon Düül II e Neu! sono i diretti discendenti, magari passati attraverso il setaccio dell'hard rock (che comunque era, anche se in forma minore, presente nel Krautrock). Ma una lista sarebbe comunque parziale, e ingiusta, dato che il Rock è un mare magnum da cui chiunque può attingere quello che vuole, per cercare di portare avanti il proprio discorso.
E poi, ora che l'archivista critico ha svolto il suo compito, è tempo che il vecchio rocker vada a scartabellare nella sua collezione, per ascoltarsi qualcosa di congruo al ragionamento appena concluso. Magari proprio un disco di Krautrock oppure, visto che mi piace spiazzare, soprattutto me stesso, qualcosa di Johnny Cash, così forse la prossima volta vi parlo di lui.
Un'ultima coda. Alcuni degli LP Krautrock immancabili in ogni discoteca che si rispetti, non solo strettamente Rock.
Amon Düül II – Tanz der Lemminge
Ash Ra Tempel – Ash Ra Tempel
Can – Tago Mago
Cluster – Cluster & Eno
Holger Czukay – Canaxis 5
Faust – Faust
Guru Guru - UFO
Kraftwerk – Autobahn
Neu! – Neu! 2
Klaus Schulze – Irrlicht
Tangerine Dream – Phaedra
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