Creativity Papers blog
Rivista di scrittura creativa, notizie e approfondimento

Ultimi articoli

giovedì 22 gennaio 2009

Immigrazione clandestina



Affrontiamo un'altra piaga della società, quella della immigrazione clandestina, iniziamo con il vedere cos'è l'immigrazione clandestina, in poche parole è un fenomeno di cui sono oggetto generalmente i Paesi più ricchi, gli immigrati sono mossi dalla ricerca di condizioni di vita migliori perché spesso i Paesi di provenienza sono poveri oppure in quei Paesi non vengono rispettati i diritti civili.
questi spostamenti ovviamente sono inregolari perchè la gente si sposta sprovvista di documento, quelli che organizzano tali flussi vengono detti TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI, gente che mette a repentaglio la propia vita in zatteroni costretti a viaggiare in condizioni disumane.
analizziamo cosa spinge questa gente a decidere di avventurarsi ( se cosi vogliamo dire) in questi viaggi disumani,  come be sappiamo in africa e nn solo la maggior parte dei popoli vivono nel degrado e nella povertà, il potere cambia in continuazione e c sono molte guerre civili,  quindi nella speranza di poter avere una vita migliore "pagano" per effettuare questi viaggi della speranza in altre nazioni, e la nostra italia è meta ambita, perché il tratto dall'Africa alla Sicilia e in particolare a Lampedusa è molto corto rispetto agli altri possibili. Per molti di loro il viaggio continua verso altri Paesi europei. Questi scafisti si fanno pagare somme molto ingenti in cambio della speranza di una nuova vita, e sono spesso alleati con varie organizzazioni criminali oltre che, spesso, con complicità di parte della polizia del paese d'origine: attorno all'immigrazione clandestina c'è un forte indotto criminale fin dall'origine.
Quale danno portano al nostro paese? 
Dato che sono entrati illegalmente nn possono iniziare a lavorare regolarmente, quindi una volta arrivati a destinazione vengono sfruttati da datori di lavoro senza scrupoli che possono avere mano d'opera a costi bassi, e possono essere anche facilmente ricattabili perchè sprovvisti si un permesso di soggiorno, per nn parlare poi di quando entrano direttamente nelle reti delle criminalità organizzate che li sfrutta per i cosi detti lavori sporchi.

Secondo notizie raccolte sulla stampa internazionale tra il 1988 e il 2008 dall'osservatorio sulle vittime dell'immigrazione Fortress Europe, almeno 12.012 tra uomini, donne e bambini hanno perso la vita tentando di raggiungere l'Europa clandestinamente, non potendo viaggiare in modo regolare. Nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico verso le Canarie sono annegate 8.315 persone. Metà delle salme (4.255) non sono mai state recuperate. Nel Canale di Sicilia tra la Libia, l'Egitto, la Tunisia, Malta e l'Italia le vittime sono 2.511, tra cui 1.549 dispersi. Altre 70 persone sono morte navigando dall'Algeria verso la Sardegna. Lungo le rotte che vanno dal Marocco, dall'Algeria, dal Sahara occidentale, dalla Mauritania e dal Senegal alla Spagna, puntando verso le isole Canarie o attraversando lo stretto di Gibilterra, sono morte almeno 4.091 persone di cui 1.986 risultano disperse. Nell'Egeo invece, tra la Turchia e la Grecia, hanno perso la vita 895 migranti, tra i quali si contano 461 dispersi. Infine, nel Mare Adriatico, tra l'Albania, il Montenegro e l'Italia, negli anni passati sono morte 603 persone, delle quali 220 sono disperse. Inoltre, almeno 597 migranti sono annegati sulle rotte per l'isola francese di Mayotte, nell'oceano Indiano. Il mare non si attraversa soltanto su imbarcazioni di fortuna, ma anche su traghetti e mercantili, dove spesso viaggiano molti migranti, nascosti nella stiva o in qualche container. Ma anche qui le condizioni di sicurezza restano bassissime: 146 le morti accertate per soffocamento o annegamento. Per chi viaggia da sud il Sahara è un pericoloso passaggio obbligato per arrivare al mare. Il grande deserto separa l'Africa occidentale e il Corno d'Africa dal Mediterraneo. Si attraversa sui camion e sui fuoristrada che battono le piste tra Sudan, Chad, Niger e Mali da un lato e Libia e Algeria dall'altro. Qui dal 1996 sono morte almeno 1.587 persone. Ma stando alle testimonianze dei sopravvissuti, quasi ogni viaggio conta i suoi morti. Pertanto le vittime censite sulla stampa potrebbero essere solo una sottostima. Tra i morti si contano anche le vittime delle deportazioni collettive praticate dai governi di Tripoli, Algeri e Rabat, abituati da anni ad abbandonare a se stessi gruppi di centinaia di persone in zone frontaliere in pieno deserto. In Libia si registrano gravi episodi di violenze contro i migranti. Non esistono dati sulla cronaca nera. Nel 2006 Human rights watch e Afvic hanno accusato Tripoli di arresti arbitrari e torture nei centri di detenzione per stranieri, tre dei quali sarebbero stati finanziati dall'Italia. Nel settembre 2000 a Zawiyah, nel nord-ovest del Paese, vennero uccisi almeno 560 migranti nel corso di sommosse razziste. Viaggiando nascosti nei tir hanno perso la vita in seguito ad incidenti stradali, per soffocamento o schiacciati dal peso delle merci 283 persone. E almeno 182 migranti sono annegati attraversando i fiumi frontalieri: la maggior parte nell'Oder-Neiße tra Polonia e Germania, nell'Evros tra Turchia e Grecia, nel Sava tra Bosnia e Croazia e nel Morava, tra Slovacchia e Repubblica Ceka. Altre 112 persone sono invece morte di freddo percorrendo a piedi i valichi della frontiera, soprattutto in Turchia e Grecia. In Grecia, al confine nord-orientale con la Turchia, nella provincia di Evros, esistono ancora i campi minati. Qui, tentando di attraversare a piedi il confine, sono rimaste uccise 88 persone. Sotto gli spari della polizia di frontiera, sono morti ammazzati 192 migranti, di cui 35 soltanto a Ceuta e Melilla, le due enclaves spagnole in Marocco, 50 in Gambia, 40 in Egitto e altri 32 lungo il confine turco con l'Iran e l'Iraq. Ma ad uccidere sono anche le procedure di espulsione in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Svizzera e l'esternalizzazione dei controlli delle frontiere in Marocco e Libia. Infine 41 persone sono morte assiderate, viaggiando nascoste nel vano carrello di aerei diretti negli scali europei. E altre 23 hanno perso la vita viaggiando nascoste sotto i treni che attraversano il tunnel della Manica, per raggiungere l'Inghilterra, cadendo lungo i binari o rimanendo fulminati scavalcando la recinzione del terminal francese, oltre a 12 morti investiti dai treni in altre frontiere e 3 annegati nel Canale della Manica. 

Tratto da wikipedia.

 
Quindi traendo qualche conclusione, come si puo combattere l'imigrazione clandestina? aiutando in principal modo i paesi da cui questa povera gente si avventura in questi viaggi a volte senza ritorno con la speranza di trovare una vita che nella maggior parte dei casi nn troveranno, aumentano gli atti criminosi, molti vengono rintacciati presi e accompagnati fuori dal nostro paese, e poi chissà perchè vengono arrestati un'altra volta a breve distanza di tempo per qualche altro reato, una mia ipotesi e che a volte i barconi carichi vengano fatti individuare a posta, per impiegare forze di sicurezza per soccorrere i poveri malcapitati, e permettere a molti altri di passare indisturbati, e vorrei ricordare a tutti CHE ANCHE NOI ITALIANI SIAMO STATI EMIGRATI CLANDESTINI E NON  per tutta quella gente che disprezza e umilia gli esseri umani che vengono a lavorare nel nostro paese regolarmente e con la speranza di una vita migliore, solo perchè di un'altra razza o di un'altro colore...

Nessun commento:

Posta un commento