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giovedì 12 febbraio 2009

Death Certificate



"Dlin Dlon. Buonasera a tutti i viaggiatori e grazie per aver scelto la Caronte Lines per la vostra traversata. Stiamo per attraccare al porto di Oltretomba Marittima. I signori trapassati sono pregati di non dimenticare i loro resti mortali in cabina e provvedere alla registrazione delle proprie anime per il completamento della traversata."

-Salve, sono Eluana Englaro.
-Un secondo, controllo... Ah eccola! La aspettavamo da 17 anni! Ce ne ha messo di tempo!
-Si ha ragione, ma sa, io sarei partita prima, ma...
-Signora, bisogna prepararsi per tempo a questo genere di viaggi.
-Guardi, davvero io sono mortificata, ma non mi lasciavano partire!
-E chi ? Di solito i vivi non si curano di chi muore o vuole morire.
-Eh, ma sa, il mio caso è particolare.
-In che senso ? Ha provato a suicidarsi assistendo ad un comizio di Borghezio ? Può essere doloroso, ma non fatale.
-Le spiego: 17 anni fa ho avuto un incidente e sono rimasta in coma vegetativo. Mio padre avrebbe voluto staccare i macchinari che mi tenevano in vita, ma non gli è stato permesso.
-Ah, capisco. Può succedere. Beh in questo caso può rivolgersi allo sportello “Rimborsi e Ritardi”. Li sapranno sicuramente come aiutarla.
-Non fa nulla, non sono arrabbiata per quello. Solo non capisco perchè non mi abbiano lasciato partire prima. I politici del mio paese hanno iniziato a fare tanti bei discorsi sul diritto alla vita. Pensi che ci si sono messi di mezzo anche preti e compagnia bella. Ma voi non potete fare proprio nulla per questo genere di disguidi ? Lo dico perchè nel mio paese ci sono altre persone che sono nella stessa condizione in cui ero io. Sa com'è, io ormai sono arrivata...
-Mmm, mi faccia pensare. Beh se vuole può fare richiesta per una catastrofe naturale contro il suo popolo. Le cerco il modulo intanto...
-No per carità! Io sono una ragazza pacifica. E poi il mio paese ne ha già avute fin troppe credo.
-Da dove ha detto che viene scusi ?
-Italia.
-Italia eh... Ah si si, conosco bene la situazione del suo paese. Sa, sono un appassionato di attualità terrena. Ma qui non si preoccupi, le anime per noi non hanno nazionalità. Però evidentemente si sono messi d'accordo, lei è qui ora.
-Per la verità, per niente. Anzi, sono ancora la che discutono su quale sia la vita “degna di essere vissuta”. Francamente sono discorsi che mi annoiano un po'...
-A chi lo dice: si figuri che qualche tempo fa è arrivato qui un suo connazionale, un tale Welby. Lui ha dovuto noleggiare un sicario per poter partire!
-Ma no! Non era un sicario!
-Ah no ?
-No no, era un medico che si è incaricato dell'eutanasia.
-Certo che il suo paese è ben strano. Qui arrivano anime da tutto il pianeta, e di storie così se ne sentono solo da dove arriva lei. Ma dove sta questa Italia ? Stando a come ne parla lei, sembra uno stato africano. Ma dal report del suo decesso leggo “pelle bianca”.
-Eh si, l'Italia sta in Europa.
-Ma non mi prenda in giro! In Europa l'eutanasia è una cosa facilissima da ottenere!
-No sul serio, l'Italia è in Europa! Solo che all'interno dell'Italia c'è uno stato chiamato Vaticano. Lei capisce, sono loro che gestiscono le pratiche di nascita quanto quelle di morte. Avranno i loro buoni motivi...
-MMM, guardi che qui quella gente non è molto ben vista. Si figuri che ora mi sembra che il loro capo sia uno che giustifica chi sostiene che qui non sono mai arrivati 6 milioni di anime! Che lo vengano a chiedere a me! Ho fatto 3 mesi di straordinario quella volta! Comunque abbiamo dei problemi di copyright con quello stato. Vorrebbero far credere che questo posto è loro proprietà. 
-Perchè, non lo è ?
-Ma certo che no! Qui il posto è di tutti.
-Ma davvero ???
-Si certo. Non siamo mica in Italia qua. Vada signorina, e si goda la sua eternità di pace.
-Grazie mille, è stato gentilissimo.
-Grazie a lei. Il prossimo ?

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