La domenica versione ‘spezzatino’ dell’ultimo turno di campionato serie A 2008-2009 è iniziata alle ore 13 con Atalanta-Fiorentina: una partita piuttosto combattuta con numerosi episodi contestati. Ha vinto meritatamente la squadra di Prandelli, che prosegue il suo inseguimento a caccia di un posto champions. Da segnalare ancora una volta per gli orobici la prestazione con gol dell’attaccante Floccari. Come avevo già scritto meriterebbe la convocazione in nazionale ed il prossimo anno probabilmente passerà ad una squadra di vertice. La viola insegue, ma il Genoa sembra proprio non volerne sapere di mollare la quarta posizione: un campionato straordinario quello dei rossoblù che, fra le altre cose, hanno avuto il merito di recuperare il brasiliano Motta. A Barcellona sembrava finito per motivi fisici, acciaccatissimo. Ed invece ora lo vuole anche l’Inter per ferma convinzione dell’allenatore Mourinho. Un grande campionato quello di Motta! Alle 15 anche tutte le altre partite salvo i due posticipi: il Torino deve semplicemente prender atto che non ha perso terreno dalle altre, ma allo stesso tempo il cambio dell’allenatore (un altro!) non ha migliorato le cose… anzi l’ambiente è ancor più teso e il rischio retrocessione stavolta è altissimo. Come prevedevasi Camolese ha impostato la difesa a 3 (praticamente a 5...) e non mi sembra il modo migliore per rigenerare una squadra nel calcio moderno. La Lazio perde a Siena e trovo che il suo cammino di quest’anno sia dall’inizio particolarmente discontinuo: tempo fa appariva come adesso e cioè allo sbando ma si risollevarono e la zona champions sembrava addirittura a portata di mano ma sappiamo bene che quello che conta sarà il piazzamento finale e le contestazioni attuali dei tifosi biancoblù lasciano intendere tempi difficili. Rimane la possibilità della coppa Italia. La semifinale di ritorno contro la Juventus sarà combattuta, anche per i bianconeri rimane ancora l’unico trofeo disponibile da conquistare per quanto concerne la stagione. La partita Juventus-Chievo è stata sicuramente quella più ricca di spunti. Premesso che la Juve ha avuto un approccio al match a dir poco disorientante, tutti i meriti vanno al Chievo. Possiamo ancora chiamarla matricola, conosciamo bene ormai la sua storia. Quest’anno i gialloblù si sono ripresentati in massima serie con una rosa forse più d’esperienza. Meno giovani scattanti rispetto al Chievo di Del Neri, ma elementi tostissimi in grado di affrontare la serie A con determinazione. Dopo un primo periodo di difficoltà, giusto in concomitanza con Chievo-Juve dell’andata, la squadra venne affidata a Di Carlo. Immediatamente si notò un’evoluzione tattica, soprattutto per quanto concerne l’aspetto offensivo. Ma solo da qualche turno il Chievo si è risollevato in classifica ed ora si trova a +7 dalla zona retrocessione. L’aspetto più confortante è lo stato di salute generale della formazione, a partire dalla condizione fisica. Al Comunale di Torino abbiamo visto una squadra che dall’inizio ha affrontato a viso aperto la Juve, mettendola sovente in difficoltà, segnando 3 gol e portando a casa un meritato punticino. Se poi volessimo valutare la gara strettamente sotto l’aspetto della qualità del gioco penso che tutti sarebbero del parere che i veneti hanno giocato 10 volte meglio della la Juve! E che corsa! L’unica pecca è stato il quasi intero pacchetto difensivo… o meglio: fin che ha retto non andava proprio male ma rimane comunque in ogni caso il reparto più cagionevole del Chievo, ora che l’attacco sembra funzionare alla grande. Pellissier ha realizzato una tripletta ed è stato il migliore in campo. Il portiere Sorrentino ha alternato belle parate ad altri interventi piuttosto imprecisi. I due centrali Yepes e Morero sono calati alla distanza, Morero fra l’altro è stato anche un pizzico sfortunato in occasione del suo autogol. Meglio sulle fasce con Sardo e Mantovani ma l’ingresso di un Mandelli disorientato non ha portato benefici, anzi… Il centrocampo è molto assortito e ha funzionato con Marcolini, Pinzi e Rigoni. Luciano non è più veloce come quando si chiamava Eriberto ma ha giocato una buona partita. Solo Bogdani è apparso forse un attimino estraneo ma comunque ha disputato una partita con grande cattiveria agonistica. La Juve non ha scusanti: una vittoria sarebbe servita a mantenere un briciolo di speranze in chiave scudetto ma il problema è un altro. E cioè io penso che per compiere ancora un passo in avanti occorra che la società faccia alcune riflessioni a partire dall’attuale allenatore: è veramente il tecnico giusto per configurare un eventuale ciclo di vittorie? Sotto certi aspetti non è malvagio, ma è fisso nel suo 4-4-2 sistematico, poco camaleontico nonostante il suo dire, sbaglia spesso formazione e cambi, per non parlare del solito vizietto tutto italiota di ritrarre la squadra a protezione della difesa quando invece sarebbe il caso di chiudere le partite. Ovviamente Juve-Chievo è un capitolo a parte. Ma i giocatori? Grygera, Molinaro, Tiago, Salihamidzic, eccetera possono contribuire in futuro alla causa? Ci sarebbero due soluzioni future premesso che il progetto di valorizzare i giovani è indubbiamente l’aspetto più considerevole ed importante: immettere giocatori veramente di qualità assieme ai vari Giovinco, eccetera… oppure (io penso) seguire il modello Arsenal che, sicuramente non vincente, almeno farebbe sì che al posto di altri mezzi calciatori giochino subito titolari baby come Ariaudo, Ekdal, Yago, Daud per esempio. Di sicuro la classifica non cambierebbe in peggio. Tornando a Juve-Chievo 3-3, occorre segnalare una prestazione particolarmente scialba di Del Piero. Praticamente qualcosa di inedito. Di contro, sono abitudinari i 4 in pagella o poco più ai vari Grygera, Mellberg (lui però non ha giocato sempre male questo campionato), Molinaro, Tiago. L’Inter dopo la partita vinta a Udine delle ore 19 si è portata a +9 e penso che in occasione dello scontro diretto possa chiudere pressoché matematicamente i conti. La sera alle 21 un Milan-Lecce francamente poco interessante, risolto nel finale da una correzione di testa di Ronaldinho e 2-0 definitivo di Pippo Inzaghi. All’estero balza agli occhi l’ennesimo passo falso del Bayern Monaco in bundesliga ma come ripeto lì si deciderà tutto al fotofinish. Dopo le coppe a metà settimana e l’Udinese impegnata contro il Werder Brema, il nostro campionato si giocherà tutto sabato prossimo salvo Reggina-Udinese. La partita più emozionante dovrebbe essere il derby Lazio-Roma nonostante le due romane non stiano facendo faville. Inter-Palermo altrettanto interessante ma il risultato è pressoché scontato. Così come per Fiorentina-Cagliari. Torino-Catania offrirà penso parecchi spunti visto che i siciliani sembrano onorare tutte le partite da qui alla fine vista la loro abbastanza tranquilla posizione, al contrario dei granata che hanno ancora a disposizione 8 ‘finali’ per la salvezza. Il posticipo serale sarà Genoa-Juventus, una volta tanto più importante per i rossoblù che agguerriti difendono l’attuale posizione champions dagli attacchi di Fiorentina e Roma. Ma se a sorpresa s’inserisse il Cagliari? Pensare che il loro campionato è praticamente iniziato circa un mese e mezzo dopo tutte le altre: era già autunno avviato e vinsero a Torino contro i granata conquistando così i primi 3 punti in classifica. Prima di quella gara erano ancora a zero! E chi l’avrebbe detto che sarebbero finiti così in alto?
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