
La scoperta di una doppia codifica, latente e manifesta nell’espressione del pensiero prima ancora di essere espresso in parola e l’indifferenziazione tra pensiero e azione, in seguito sviluppata da altri psicologi all’interno dei punti più profondi della mente, sono punti fondamentali e inquietanti della psicoanalisi. Nulla è casuale nei fenomeni mentali, e nel punto di vista epigenetico si riscontra una evoluzione per gradi, seppur soggettiva, della mente.
Nei suoi scritti Freud va anche oltre ipotizzando una ereditarietà di certi istinti e complessi di padre in figlio. Tutto questo sarà sviluppato anche dallo stesso Jung. Se è vero infatti che esiste un doppio messaggio, questo significa che non solo le informazioni palesi passano, ma anche quelle la tenti e queste ultime vengono assimilate ed elaborate a livello inconsapevole. In questo modo, non solo la conoscenza ma anche i complessi e le fantasie vengono trasmesse. Questo si può notare attraverso il mito di Edipo Re, i quadri di Leonardo Da Vinci e le sculture di Michelangelo. Sigmund Freud li studia entrambi rilevando tracce di questi messaggi latenti che da un periodo ancestrale sono arrivati fino ad oggi. In seguito personaggi importanti della psicoanalisi come Rank, Jung e la Klein studieranno il Don Giovanni, ecc.; in analisi finisce cosi il concetto stesso di civiltà.
Per quanto riguarda il complesso di Edipo, Freud ipotizza l’esistenza nell’alba dei tempi di una “orda primordiale” composta da un padre capo tribù, dalle sue donne e i figli. Questi ultimi per prendersi le donne uccidono il padre e si spartiscono l’harem. E’ una ipotesi … o un mito? Un filosofo come Alen De Benoist in “Come si può essere pagani” (1981), vede tracce del complesso Edipico nella stessa Bibbia. Gli dei pagani sono esseri “ad immagine e somiglianza dell’uomo” che possono essere raggiunti dopo la morte, e gli stessi dei possono incarnarsi, cosi il ciclo continua. Nel monoteismo, esiste un Dio padre e i suoi figli, non lo si raggiunge mai, se non da lontano, anche dopo la morte … e meno che non muoia e i suoi figli ne prendano l’eredità ripristinando la ciclicità della vita. Una morale strutturata in leggi divine ed un clero autorevole (e poi di rimando autoritario) compensano il senso di colpa (inconscio) dovuto a questo desiderio latente, le punizioni, il peccato, le penitenze, sono tutti alibi per nascondere la colpa al padre.
Jung parla di “sistema di difese artificiali” in “Tipi psicologici”(1920). La dove la gerarchia cattolica identifica i segnali dell’inconscio come messaggi di satana; lo scopo – voluto o inconsapevole – sarebbe, secondo Freud, quello di tenere a freno la libido e il complesso edipico che spinge a desiderare un giorno di succedere al padre (di prendersi il suo potere); si idealizza cosi un leader permanente e legittimato da Dio ieri, dalla maggioranza oggi, che riassume la figura del padre. Senza un controllo morale, tutta la civiltà si sgretolerebbe. Attraverso il meccanismo della proiezione e introiezione, le persone in gruppo assorbono parti buone per soddisfare il Sé ed espellono le parti cattive proiettandole verso l’estraneo, quella che Jung chiama “proiezione dell’ombra”. Cito Jung proprio perché voglio evitare di prendere per buono tutto il corpus di idee di Freud, presentando gli elementi che più lo avvicinano, se non sovrappongono, ai suoi principali detrattori, come Gustav Jung, appunto.
“Totem e tabù” (1913) è uno scritto interessante del Maestro che fa capire bene come la conseguenza della idealizzazione e dell’Edipo in un contesto sociale comportino il “si fa ma non si dice”, l’illusione di poter considerare il mondo (idealizzandolo) per quello che dovrebbe essere, oscurando ciò che non è. I totem tribali sono animali sacri che non possono essere toccati, in realtà essi non vengono toccati perché esistono altre tribù con animali totemici diversi che quindi possono barattare e nutrirsi del loro. Se un villaggio ha il totem del maiale e un altro quello del cervo, il primo donerà maiali al secondo in cambio di corna e pelli di cervo o delle sue prelibate carni. Il totem è sacro nella misura in cui rappresenta la massima risorsa del gruppo; intoccabile per i suoi membri, ma non per gli estranei. L’importante è che non si dica … tabù. Oggi quali sono i totem e quali i tabù? Penso che tutti i beni di consumo rappresentino nel loro insieme il totem, il tabù consiste nel non ricordare quali bambini cuciono le nostre scarpe, chi ha colonizzato e sfruttato i popoli che oggi tornano attraverso l’immigrazione clandestina a chiedere qualche briciola di ciò che secoli prima abbiamo succhiato loro, ecc. L’ombra consiste invece nell’indignarci per gli scandali politici ed economici, senza fare niente perché dentro di noi saltare la fila alle poste fa comodo, un figlio sistemato dallo zio ricco pure, ecc. Tutti questi meccanismi, chi comanda davvero, li conosce a menadito. E si vede!
Il fenomeno della conversione nel contrario è un altro fattore importante, tanto per l’individuo quanto per la vita sociale. E qui lo stesso Jung lo utilizza, attraverso la proiezione dell’ombra. Se quindi una persona è avara dentro di se, svilupperà all’esterno una personalità generosa, farà volontariato, ecc., se poi vede un bambino che lascia la sua minestra gli dirà: “non pensi ai bambini africani?” E’ assurdo che la vita dei bambini africani dipenda dal fatto che io non mangio la minestra! Non di meno è un cliché molto usato. La prima forma di ipocrisia, forse, che conosce un bimbo. O almeno viene sentita tale. Se una donna dentro di se volesse avere esperienze sessuali in gran numero, ma esteriormente dovesse proteggere la sua “reputazione” che evidentemente le permette di vivere in un ambiente che la accetta e ama, esteriormente potrebbe essere addirittura una suora, una “timorata di Dio”; e proietterà la sua ombra sui piercing degli ombelichi scoperti delle ragazze che invece possono vivere più serenamente la loro voglia di esperienze, ecc.
La Klein parla di invidia e gratitudine, Winnicot di vero Sé e falso Sé, qualcuno parla pure di “peste emozionale”. Insomma, Sigmund Freud è come il maiale … lo si può cuocere e fare a pezzi come ci pare, tanto di lui non si butta niente. Fondamentale è soprattutto il suo pessimismo, contrapposto all’ottimismo di Jung, verso la civiltà. Questo crea effettivamente una spaccatura inevitabile tra ammiratori e detrattori. Un “certo” Reich addirittura inventerà un modo per fondere assieme Marx e Freud. Attraverso la libertà sessuale e quindi della donna.


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