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giovedì 6 agosto 2009

Quando la psicoanalisi non è usata per curare

Europa vs. America


Il merito che va riconosciuto agli psicologi dell'Io consiste nell'attenzione alla normalità e alla visione della psicopatologia come deviazione dalla normalità. Lo studio focalizzato verso l'Io e le sue funzioni, a partire da Hartmann fanno da complemento alla psicologia generale -che praticamente spiega la tecnologia dell'Io- e alla psicologia dello sviluppo.

Da un lato abbiamo la scuola psicoanalitica europea, con in testa Anna Freud che rimane legata al modello classico del padre; dall'altra abbiamo la scuola americana con in testa Hartmann e David Rapaport. Il problema della psicoanalisi americana, (che si avvale comunque anche dei contributi di A. Freud) consiste nel suo carattere monolitico e generalista. Lo si può notare facilmente dall'opera di Rapaport "Il modello concettuale della psicoanalisi" (1959) che ha il merito di sistematizzare il modello freudiano dandogli da questo momento in poi una valenza scientifica, sulla base della verifica sperimentale, lasciando fuori le parti ancora dibattute. Insomma rimane rigida e chiusa. Sicuramente gli intenti degli psicoanalisti americani erano tra i più nobili, il problema è che i notevoli finanziamenti ricevuti per le loro ricerche erano finalizzati, dai loro mecenati, per la maggior parte dei casi a conoscere gli stati normali e quindi a manipolarli allo scopo di creare dei cittadini acquiescenti allo status quo, che se non si mostravano adeguati, se non erano matti di certo dovevano sentirsi a disagio perchè non reggevano la catena del consumo, si assiste quindi alla nascita dagli anni '50 in poi del consumismo, della diffusione in larga scala del mezzo televisivo. In definitiva, troppo spesso vediamo oggi come, la psicoanalisi venga usata poco per curare gli stati patologici e decisamente troppo per manipolare a scopi economici e politici gli stati normali. Non era certo a quest'ultimo fine, che psicoanalisti come Hartmann o la Freud, decisero di volgere la loro attenzione sulla normalità e sulle motivazioni del mondo esterno in contrapposizione con quello interno.

La scuola psicoanalitica europea si mantiene invece dinamica e aperta, come lo stesso Freud da sempre aveva sostenuto, ovvero aperta alla confutazione, plasmabile sulla base delle esperienze soggettive, cliniche tra analista e paziente. La psicoanalisi dovrebbe essere applicata con il fine della salute mentale. Gli americani hanno avuto il demerito di averla applicata al servizio della società dei consumi.

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