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giovedì 6 agosto 2009

KEYNOTE



Scena 1 (la più comune):
Mentre il responsabile della sala convegni è ancora intento a cercare gli interruttori per spegnere le luci, su un pannello 2x2m, sullo schermo partono gli slide con il relatore che li segue a ruota. Sinceramente mi son sempre chiesto a cosa servisse un relatore, visto che il più delle volte si limita a leggere quello che appare sulle diapositive. La presentazione continua, per circa un'ora, tra sbadigli, gente che gioca col cellulare e altri che fan finta di prendere appunti facendo invece disegnini sul blocchetto che si erano portati, mentre il relatore si esalta a ogni transizione, tra una pagina che si apre e un'apertura radiale a caso, pensando che basti questo a mantenere l'attenzione del pubblico, manco fossero gli effetti speciali dell'Industrial Light and Magic. Alla fine della presentazione l'organizzatore ci comunica che per chi volesse è disponibile il powerpoint usato nella serata per studiarlo meglio, per la serie: non potevi darcelo prima invece di farci venire qui a spaccarci i cosiddetti?????

Scena 2:
Apple Worlwide Developers Conference (WWDC ), milioni di persone da mesi aspettano questo evento, non solo per scoprire tutte le novità in casa Apple, ma anche (o soprattutto) per vedere lui, Steve Jobs , CEO della società. I suoi keynote sono ormai diventati leggenda, tanto da modificarne il nome in Stevenote, come a sottolineare ulteriormente la differenza tra le sue presentazioni e quelle dei comuni mortali. Ogni volta che sale sul palco è un "One man show" da far impallidire i più bravi presentatori o artisti della televisione. Gia al suo apparir partono gli applausi che lo accompagneranno a ogni battuta, a ogni novità, mentre sullo schermo dietro di lui passano le diapositive (slide), semplici, concrete, chiare. Tre ore o più di conferenza durante le quali il pubblico non si distrae neanche un secondo, quasi catturato dal carisma di Jobs e dai suoi colpi di scena: mentre parla all'improvviso un tecnico da dietro le quinte gli porta una busta postale gialla, quella per depliant o riviste, davanti alla gente incuriosità dal presunto "fuori programma". Jobs apre la busta tirando fuori il MacBook Air, il portatile più sottile al mondo, mandando in delirio il pubblico.


Penso che a questo punto si sia capito cos'è un Keynote, che in Italia viene volgarmente chiamato "powerpoint", come il dedicato programma della Microzozz: una serie di diapositive generate al computer utilizzate per presentare un argomento. Su internet esistono miriadi di guide pronte ad insegnarci come realizzare la presentazione perfetta, alcune ve li ho linkati a fondo pagina. In questo post però voglio parlarne di una in particolare: girovagando per il web sono capitato su un blog in cui si elencavano le 10 regole per realizzare un Keynote in stile Steve Jobs. Queste regole sono state stilate da Carmine Gallo un preparatore di Businnes Communications, che ha analizzato gli ultimi 10 Keynote del CEO della Mela.

1- Identificate il tema. Steve Jobs dà un titolo ai suoi Keynote. L’ultimo si chiamava “There is something in the air today“. Vi servirà per capire dove focalizzare l’attenzione.

2- Mostrate entusiasmo. Nessuna faccia triste, nessun musone o semplice disinteresse. Mostrate che quello che state dicendo è molto figo, che ha un’utilità che servirà a voi e agli altri per crescere. Usate parole come “straordinario, figo, formidabile“. Mostrarsi entusiasti convince le persone che qualcosa di entusiasmante ci deve essere per giustificare la vostra reazione.

3- Delineate la presentazione. Steve Jobs di solito inizia dicendo: “Ci sono 4 cose di cui voglio parlarvi oggi. Quindi iniziamo subito…“. In questo modo preparerete il pubblico all’attesa generando interesse. Se non delineate qualcuno potrebbe pensare che ne avrete per molto e si annoierà.

4- Preparate dati significativi. Dire “Abbiamo venduto molti iPhone” suona meno significativo di “Abbiamo venduto oltre 4 milioni di iPhone“. Non dimenticate che i dati anche se significativi dovranno essere reali e non gonfiati per riempirvi la bocca di numeri.

5- Create un momento indimenticabile. Generate attesa prima della presentazione. Fate in modo che il pubblico si aspetti qualcosa da voi e che sia lì apposta per ricevere ciò che avete promesso.

6- Create slide visuali. Non riempitela di testo e numeri. Servono immagini, schemi semplici. Quando Steve Jobs annuncia: “Ecco la prima cosa di cui vi parlerò…“, alle sue spalle appare un enorme numero 1. Non pensate che sia infantile. Serve al pubblico per rimanere attento.
(Mi permetto di aggiungere una cosa in merito alle transizioni: non abusarne, ma soprattutto usare quelle giuste. Se ad esempio bisogna fare una presentazione in cui serve un tema marino, non ha senso usare la transizione stile "cambio pagina", ma piuttosto qualcosa che possa essere associato all'acqua e al mare, tipo onde o cerchi.)

7- Strutturate la presentazione come uno show. Steve Jobs alterna la presentazione dei prodotti con video, interventi esterni, demo live e altro. Servono a rompere la routine e a richiamare l’attenzione del pubblico nelle fasi discendenti.

8- Non andate in panico se qualcosa non va. Steve Jobs non si arrabbia se qualcosa va storto, se fa partire una demo e sullo schermo qualcosa non funziona. Dovrebbe prendersela con qualcuno che doveva evitare che ciò accadesse, magari lo fa in privato, ma il pubblico non dovrà mai vedervi in difficoltà. Esclamante una battuta per sdrammatizzare e pensate nel frattempo velocemente a un’alternativa. Di solito Steve Jobs ha sul palco 2 computer. Utilizza l’altro solo in caso di emergenza se al primo qualcosa non funziona. Prendete anche voi delle precauzioni.

9- Mostrate i benefici. La vostra presentazione serve ad apportare qualcosa di utile, ditelo chiaramente. Quando Steve Jobs ha presentato i film a noleggio ha detto “pensiamo che questa sia un buon metodo per offrire contenuti ai nostri clienti“. Fate in modo che il pubblico si renda conto del vantaggio che state apportando.

10- Recitate. Mentre state presentato delle slide coinvolgete il pubblico con il tono della voce, le gestualità, le parole. Sincronizzate voce con il testo che appare e con le immagini. Non lasciate che appaia qualcosa e dopo qualche secondo il pubblico si accorga che state pensando a cosa dire. Per tale ragione provate la presentazione qualche volta in privato prima di mostrarla al pubblico.





Non so se seguendo queste semplici ma efficaci regole si potranno realizzare delle presentazioni come Jobs, di sicuro vi eleverete sopra la media generale riscuotendo un meritato successo tra il vostro pubblico. Se poi disponete di un RDF (Reality Distortion Field) come lui, allora non c'è storia...




Fonti e approfondimenti:



Posted By Den7

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2 commenti:

  1. ciao Den:)...se io vedessi il pubblico, annoiato o poco attento..inizierei con una bella barzelletta:-)))..finite le risa e le sghignazzate, l'attenzione del pubblico, è tutta mia;-) immediatamente dopo, attakkerei con la presentazione del mio prodotto..mi piace Jobs, ma nn so se mi convincerebbe ad acquistare.. e sarebbe un ottimo leader di sx..il suo approccio e lo studio ke fa x coinvolgere e interessare gli spettatori (eventuali compratori) è, a mio avviso, sinonimo di attenti e approfonditi studi..diventati poi, naturali e spontanei con l'esperienza..pure qui, entra una branca della psicologia (o no??) vabbè..ti lascio un carissimo saluto..e domenica scorsa, ho visto la tua bellissima "Limone sul Garda" :))

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  2. @Alice: leader di sinistra? non penso...

    per quanto riguarda la psicologia, proprio in questa settimana su questo blog c'è un interessante articolo che affronta questo tema, ovvero l'utilizzo della psicologia per il marketing.
    Il titolo è: "Quando la psicoanalisi non è usata per curare".

    ps: sei venuta a Limone senza passare a salutarmi?

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