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venerdì 30 ottobre 2009

Papelli e Talebani

Prima pagina


di Aloi Calabrese.

Due sono le cose che hanno attirato la mia attenzione, apparentemente slegate fra loro presentano inquietanti analogie e vedremo perchè. Ambedue sono state trattate da Rai3 e sono l'intervista del tg3 al procuratore antimafia Pietro Grasso sulla fondatezza della trattativa tra lo Stato e la mafia e l'intervista fatta da Fabio Fazio nella trasmissione "Che tempo che fa" al ministro nonchè coordinatore del Pdl, On. Ignazio La Russa. Gli episodi per il quale i due personaggi sono stati intervistati -come dicevamo- hanno molti punti in comune: In ambedue lo Stato è protagonista insieme ai servizi segreti e ai soldi, in ciascuna si parla di attentati e di trattative segrete condotte da personaggi, molto ambigui, per evitarle, il modus operandi degli apparati più o meno segreti è sempre quello sia che si tratti con mafiosi che con i talebani.

In queste interviste sia Grasso che La Russa hanno ammesso l'esistenza di queste trattative, segrete, che in sempre erano state negate perchè avrebbero portato all'evidenza che lo Stato era ricattato.Grasso: "Quando Riina dice a Brusca, come lui ci riferisce, che 'si sono fatti sotto' vuol dire che è scattato il meccanismo di ricatto nei confronti dello Stato: la strage di Falcone ha funzionato in questo modo. L'accelerazione probabile della strage di Borsellino può allora essere servita a riattivare, ad accelerare la trattativa con i rappresentanti delle istituzioni". Continua poi,sempre Grasso: il momento era terribile, bisognava cercare di fermare questa deriva stragista che era iniziata con la strage di Falcone: questi contatti dovevano servire a questo e ad avere degli interlocutori credibili. Il problema - continua- è di non riconoscere a Cosa nostra un ruolo tale da essere al livello di trattare con lo Stato, ma non c’è dubbio che questo primo contatto ha creato delle aspettative che poi ha creato ulteriori conseguenze». In ogni caso dopo l’arresto di don Vito Ciancimino e Riina «le stragi prendono un’altra strada, ma continuano. Io ritengo -conclude Grasso- che ci sia sempre un unico filo che collega le stragi iniziali, come l’omicidio Lima, a tutte le altre, tra cui quelle mancate dell’attentato all’Olimpico».

"Anche via D'Amelio -continua Grasso- potrebbe essere stata fatta per 'riscaldare' la trattativa. In principio pensavano di attaccare il potere politico e avevano in cantiere gli assassinii di Calogero Mannino, di Claudio Martelli, Giulio Andreotti, Carlo Vizzini e forse mi sfugge qualche altro nome. Cambiano obiettivo probabilmente perché capiscono che non possono colpire chi dovrebbe esaudire le loro richieste. In questo senso si può dire che la trattativa abbia salvato la vita a molti politici".
Ora questa spiegazione del perchè finirono gli omicidi dei politici che da Grasso non mi sembra molto convincente,mi sorgono due domande la prima: cosa fu concesso ai mafiosi che fece loro cambiare in modo così repentino la strategia stragista? Secondo perchè quei politici ,di cui Grasso fa il nome erano sotto tiro della mafia?Perchè proprio loro?
Queste sono secondo me le domande chiave a cui bisogna sia data una risposta.
L'intervista di Fazio a La Russa prende spunto dai recenti fatti che hanno visto lo stesso La Russa in polemica con il Times per le notizie riferite dal giornale ,che riguardano il Governo Italiano accusato di avere "oliato" i talebani affinchè questi avessero lasciato in pace i soldati italiani, che quindi avrebbero goduto di una specie di salvacondotto:
"Ho risposto con grande durezza e ho definito spazzatura, le notizie del times, ha esordito La Russa alla domanda di Fazio, così come le ha riferite, sembravano un offesa ai 25 ragazzi che sono stati uccisi combattendo ai tanti che sono stati feriti e agli altri che hanno combattuto quando sono stati attaccati e si sono salvati la vita perchè erano addestrati e perchè sono stati aiutati dalla fortuna, quindi riconfermo il mio giudizio". A poi continuato "Certo non faccio il capo dei servizi segreti faccio il ministro della difesa quindi non ho la conoscenza diretta di cio che fanno i servizi.
Fazio interviene:"Certo sarebbe gravissimo se lei non sapesse ciò che accade".
"-No potrebbe anche capitare che i servizi certe volte fanno delle cose senza dire niente ai ministri ,a meno che noi non glielo chiediamo però in questo caso no. Lo so perchè ho chiesto,e mi hanno detto quale può essere stato il motivo dell'equivoco potrebbe essere nel motivo che i servizi hanno il dovere di cercare di aiutare i nostri soldati a mantenere buoni rapporti con la popolazione locale e quindi è certo che usano anche i soldi a favore dei capi villaggi. "Ha poi continuato: "Noi spendiamo un sacco di soldi per Ospedali,case,punti d'acqua.questo è non solo lecito ma anche doveroso ..ma da questo a dire che paghiamo i terroristi ce ne passa.
A questo punto Fazio,non molto convinto dalle risposte del suo interlocutore, lo incalza chiedendogli di rispondere con la franchezza che si erano promessi prima di iniziarla :"Ma lei allora esclude categoricamente sia accaduto ciò che il Times dice?
Lo escludo che si paghino gli insorti, i talebani .....noi diamo i soldi ai capi villaggio che sono in contatto con le truppe...e anche con i servizi, (anche con i terroristi aggiungo io).....affinchè ci sia una facilità .....di approccio."
Insiste Fazio sempre buttandola sulla franchezza: "Ma il Times è il Times e hanno ribadito le loro accuse più volte....lei non si è chiesto che cosa c'è dietro..?"
"In tutta francheza, ha risposto La Russa, dopo qualche giorno, da questo episodio, ne abbiamo parlato a livello riservato di questi chiacchericci e abbiamo chiarito io credo che si voglia creare tensione tra i vari contingenti."
Anche in questo caso, non mi convincono le risposte date per spiegare qualcosa di cui il governo è stato accusato, anche qui servizi segreti azioni illecite sottobanco e soldi... sarà un caso?

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