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venerdì 6 novembre 2009

Angelino balla da solo

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Immagine by http://www.danielemartinelli.it/?p=1715

di Aloi Calabrese.

Il governo potra' fare la riforma della giustizia anche senza il contributo dell'opposizione.
Lo ribadisce il ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervenendo a 'La Telefonata' su Canale 5. Il ministro spiega la sua concezione di dialogo con l'opposizione: "Al bivio tra la paralisi e la decisione in ottemperanza con quanto voluto dagli elettori - ha concluso Alfano - noi sceglieremo non di rimanere fermi ma di procedere con le riforme. Agli elettori non potremo dire che la riforma della giustizia non l'abbiamo fatta ma abbiamo dialogato alla grande. Non ci voterebbero".Il concetto è: "noi ce la cantiamo,noi ce la suoniamo".
Questo dice in sostanza a Belpietro e agli Italiani,del resto Berlusconi non può ancora aspettare: ha l'urgenza di mettere un muro bello alto tra se e i processi che incombono.
Intanto ci prova con un altro lodo: "Il lodo cassazione" (destinazione finale di tutti i processi di Berlusconi), all'interno della legge Finanziaria due emendamenti, uno per mandare al macero migliaia di processi tributari pur di evitare quello che riguarda la Mondadori; e un altro per premiare le toghe della Cassazione, a cominciare dal suo primo presidente Vincenzo Carbone, spostando l'età pensionabile da 75 a 78 anni e garantirgli così altri tre anni di Corte.

Due emendamenti preceduti da un'abile mossa: prima della regolare udienza fissata per mercoledì 28 ottobre, il processo "Agenzie delle entrate contro Mondadori" - per un contenzioso da 400 miliardi di vecchie lire - viene sottratto al collegio e al presidente Enrico Altieri, che ha fama di giudice inflessibile, e spostato dal vertice della Corte alle sezioni unite.

Due giorni dopo ecco al Senato l'emendamento che sta alle spalle: il governo ipotizza che tutti i processi tributari in cui l'imputato abbia avuto ragione in primo e in secondo grado possano chiudersi di fatto con il pagamento del 5% sulla cifra complessiva dovuta. Mal'emendamento ha bisogno di tempo, visto che la Finanziaria è al suo primo passaggio al Senato, e dunque il processo di Berlusconi viene tolto ad Altieri e rinviato.
Il presidente Carbone,beneficiario dell'allungamento di tre anni di carriera,(bella porcata) si giustifica, dice che è stato il vice segretario generale, che il presidente della sezione tributaria è stato avvertito, dice di una "prassi consolidata", ma gli stessi giudici tributari spiegano che la prassi è invece all'opposto: è il collegio assegnatario, cui si rivolgono le parti, a decidere per l'invio alle sezioni unite di fronte alla richiesta, come in questo caso, delle parti.
Il nuovo "lodo Cassazione" però ha già ricevuto un primo stop: Quello del presidente della Camera Gianfranco Fini che, avvisato dal relatore della Finanziaria al Senato Maurizio Saia, ha bloccato l'ipotesi della transazione al 5 per cento. Alla Suprema corte i giudici, esterrefatti, la considerano "una totale follia che farebbe perdere allo Stato centinaia di miliardi di euro" visto che per la sezione tributaria transitano ogni anno circa 20 mila processi.
Ma a Berlusconi questo non importa:l'importante è salvare il culo.
Intanto La Lega, forse preoccupata delle sorti della riforma sul federalismo fiscale, prova a distendere i rapporti con l'opposizione. La mano tesa e' di Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione legislativa: ''Va fatto un patto, un armistizio, per dare vita a una legislatura costituente''. Calderoli chiede il dialogo a iniziare dalla riforma della giustizia: ''Il problema non e' il caso Berlusconi, ma i dieci anni che servono per un processo civile o il fatto che uno stupratore esca perche' qualche magistrato si e' dimenticato una firma''
Una prima risposta da parte del PD è quella di Nicola Latorre, vicepresidente dei senatori del partito: ''Se non si entra nel merito, resto perplesso sulle possibilita' di un dialogo''.
Sulla stessa lunghezza d'onda,intervistato da Fabio Fazio a "Che tempo fa"Pier Luigi Bersani che ha parlato di confronto in parlamento con la maggioranza ma più per quel che riguarda il
processo civile,ma ha detto che finchè ci sarà "L'ineliminabile interferenza dei problemi di Berlusconi", sarà difficile aprire questo confronto.

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