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venerdì 6 novembre 2009

Emergenza Energetica # 2

Prima pagina


di Giovanni Pili.

. Puntata precedente.


La settimana scorsa abbiamo parlato di come le risorse energetiche fossili si esauriranno tra pochi decenni, abbiamo accennato anche al motivo per cui il nucleare non può offrire garanzie durature.

Il Prof. Luciano Burderi ha paragonato il consumo giornaliero di combustibili fossili ad una megalopoli i cui grattaceli sono fatti di fusti di combustibile ... CONSUMO GIORNALIERO!
Per farci un'idea della quantità di Co2 prodotto durante la combustione dobbiamo immaginare un recipiente della superfice pari a quella della Sardegna, altro 1Km. "Attenzione alle bufale di Stato" ammonisce il Prof. Burderi, "i conti non sono opinabili, sono ovvi come '2+2 =4'", In riferimento ai procrastinatori di cui si è parlato la settimana scorsa; i fautori di quella che ho definito la politica della "polvere sotto il tappeto". Poi Burderi avverte: "il ritmo con cui bruciamo è aumentato di sette volte" ... SETTE VOLTE LA MEGALOPOLI USATA COME ESEMPIO!
La fonte inesauribile di energia ce l'abbiamo sopra le nostre teste, è pulita e non ci farà morire asfissiati da questo immenso volume di scorie quotidiane prima di riuscire a vedere il picco dei combustibili fossili.

Nel "Sistema Terra" il Sole fornisce energia pari a 30mila miliardi di volte più alta del consumo attuale. Grazie ai suoi processi nucleari questa energia durerà ancora per 5miliardi di anni. Penso che ci bastino. Di tutta questa energia, la terra ne intercetta una minima -si fa per dire- quantità: 122milioni di miliardi di wat. DIECIMILA VOLTE PIU' DELL'ENERGIA PRODOTTA COL FOSSILE.
Ci basterebbe sfruttare 1/10 di tutta questa energia. Eppure ci dicono che ci sono delle difficoltà ..."attenti alle bufale di Stato"... Luciano Burderi, insegna all'Università di Cagliari "astrofisica delle alte energie", e assicura -dati alla mano- che le tecnologie esistono già: solo i pannelli solari ci darebbero mille volte l'energia prodotta oggi col fossile. Se per esempio si ricoprisse una superficie pari al 6% del Sahara di pannelli, risolveremmo per sempre il fabbisogno energetico mondiale. Il problema vero è che il solare è intermittente, (di notte manca... non so se avete notato). Basta a fermarci? No, un pò perchè altrimenti non ci avrei speso due post sull'argomento, e un pò perchè l'energia dai tempi della pila di Leida, può essere accumulata.

Occorre una rete flessibile secondo lo schema "ricevo - immagazzino - rilascio". Tutte le plusvalenze di energia che il singolo non consuma vengono accumulate e rilasciate la notte. In questo modo si fa concorrenza alle Sette Sorelle petrolifere... e si guadagna pure! Infatti lo Stato attraverso i contatori calcola l'energia non consumata e accumulata dai nostri pannelli domestici. Burderi prende come esempio la Sardegna; suggerendo un programma politico concreto. Utilizzando strutture pre-esistenti, che nel lago Omodeo esistono dai tempi del fascismo. Funziona in modo semplice e per niente nuovo: tutta l'energia rilasciata non consumata viene usata per riempire con le pompe il lago di giorno. La notte la quantità di acqua pompata viene rilasciata azionando le turbine della centrale elettrica. I capitali che la Sardegna oggi spende per comprare energia dagli altri paesi, lo investirebbe per finanziare i conti pubblici: ospedali, scuole e trasporti pubblici, (questi ultimi sono il futuro... visto che comunque le auto ce le potremo scordare; vedi la puntata precedente).

In questo modo la Sardegna sarebbe la prima isola energeticamente autonoma. L'unica ragione per cui non si attuerà mai da nessuna parte una politica del genere è che i nostri governanti sono sul libro paga dei petrolieri.

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