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venerdì 20 novembre 2009

Eros e Psiche

Seconda pagina - Focus


di Salvatore Cammarata.

Lucio Apuleio nacque attorno al 125 d. C., a Madaura, avamposto romano in Africa Occidentale, e, forse, morì a Cartagine, dopo il 170 d. C. Scrisse varie opere. Le più famose sono “Le metamorfosi” ovvero “L’Asino d’oro”. Una delle storie riguarda un’allegoria, d’origini popolari: “Eros (dio dello amore e del desiderio o Cupido, in latino) e Psyke (in latino, Psiche o anima, sede dell’intelligenza e della consapevolezza)”.
Così come nei sogni le leggende popolari sono, spesso, trasformazioni favolistiche di passioni o di esperienze umane consce o di tendenze o di impulsi inconsci personificati o simbolizzati dai protagonisti o dalle situazioni delle storie narrate. In questa Eros viene inviato dalla madre Venere (dea della bellezza e della sessualità o, in greco, Afrodite) a Psyke, una bellissima giovane di cui è invidiosa, per farla innamorare dello uomo più brutto ed avaro o povero del mondo (rappresentazione della persona non attraente e che si tende a rifiutare). A tal fine, gli affida una pozione magica (rappresentazione delle lusinghe e delle bugie che, di solito, si utilizzano nel corteggiamento, per sedurre una persona), da dare a Psyke per farla innamorare. Eros (rappresentazione della passione, del desiderio, dell’istinto) porta a buon fine la sua missione, perché Psyke accetta la pozione (cioè, la persona corteggiata partecipa al gioco amoroso piacevole degli inganni e delle bugie) e, con l’aiuto di Zefiro (nella mitologia greca è il vento forte ed incontrollabile, figlio di Eolo, dio dei venti, e di Eos, l’aurora), la trasporta (azione rappresentante l’incontenibilità delle passioni) nel suo palazzo inaccessibile (l’alcova, la “garçonnière” segreta), per accoppiarsi con lei al buio (cioè, senza che lei sappia, rifletta, ragioni). Tutto questo rappresenta la tendenza a lasciarsi sedurre della persona corteggiata alle lusinghe della corteggiatrice senza riflettere adeguatamente; cioè, il dominio degli istinti e delle passioni sulla ragione.
Dopo vari accoppiamenti (cioè, dopo aver dato sfogo alla passione e agli istinti), spinta dalle sorelle (le pressioni di parenti ed amici a conoscere meglio la persona “ciecamente” amata), Psyke decide di accendere una lucerna, per vedere chi è il suo amante (cioè, guardare, conoscere la realtà, sapere, non farsi più guidare solo dalla passione). Ciò rappresenta il fatto che, di solito, la ragione riacquista il sopravvento sulle passioni e sugli istinti dopo che questi sono stati soddisfatti.
Ma una goccia d’olio cade su Eros, lo brucia e lui fugge (quando si viene scoperti nel corteggiamento emergono le debolezze ed i difetti della propria personalità od i tentativi di inganno e segue, spesso, il tentativo di fuggire dalla vista sensoriale e metaforica della persona sedotta, per nasconderli). Ciò suscita le ire di Venere (tema del classico conflitto tra suocera e nuora) che sottopone Psyke a varie dure prove da superare (le conseguenze negative derivanti dall'avere scelto una persona basandosi sul desiderio, anziché sulla ragione). Riceverà aiuti da formiche (la saggezza) e da una torre da dove meditava di cadere, per suicidarsi (le soluzioni che, spesso, in situazioni difficili, si trovano negli ultimi istanti, prima di compiere irreparabili gesti inconsulti).
Solo dopo varie peripezie e sofferenze, lacerata nel corpo e nello spirito, Psyke sposa Eros (spesso, la persona sedotta che ha scoperto i difetti o gli inganni del suo attraente corteggiatore cerca dei compromessi con la sua ragione per continuare a soddisfare le sue passioni od istinti) e diventa dea (cioè, entra a far parte della famiglia del corteggiatore, secondo un’antica tradizione socio-culturale mediterranea). Gli dei festeggiano ad un grande banchetto (il benessere materiale) in cui alcuni di loro svolgono inusuali funzioni (di solito, sempre secondo un’antica tradizione Mediterranea, l’innamoramento si conclude con un matrimonio e con una festa dove si mangia abbondantemente, alla quale sono invitati i parenti ed, in tale occasione, nella situazione di confidenza e di familiarità che si crea, spesso, si scoprono imprevedibili aspetti della loro personalità).
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Il significato della favola potrebbe essere sintetizzato così: quando gli istinti vengono stimolati da fattori interni

od esterni, di solito, si agisce guidati da essi più che dalla ragione. La consapevolezza, i buoni consigli e gli

aiuti non sempre sono sufficienti ad imporre la ragione agli impulsi. “Le passioni non intendono ragioni!”. “Al

cuore non si comanda!”. Solo dopo averli soddisfatti od avere trovato un compromesso tra essi e il buon senso

è possibile far valere in qualche modo la ragione. Ciò è funzionale alla sopravvivenza dei singoli individui e delle

specie, perché è necessario soddisfare, prima, i bisogni primari (biologici) e, poi, quelli secondari (psicologici).
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Tutto questo è stato abilmente rappresentato e sintetizzato dallo ignoto autore della doppia statuina fittile di cui si può vedere l'immagine qui sopra: Eros trionfante sopra Psyke andante a sinistra con la testa e i ginocchi leggermente piegati. E 'il simbolo di sottomissione della ragione agli istinti e, attraverso la rappresentazione del peso fisico che reca Psyke, dà l'idea degli oneri che comporta la soddisfazione del desiderio per lei.
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La morale della storia potrebbe essere che, di solito, le persone sono più attratte dall’immediata soddisfazione degli istinti e dal benessere materiale, piuttosto che dai valori ideali e questo comporta elevati e lunghi costi in termini di altra sofferenza personale e sociale.
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Dalle allegorie della favola è possibile ottenere, forse, informazioni per la psicologia e la pedagogia. Il compito della prima deve essere quello di analizzare l'attività mentale ed il comportamento (personalità o fenotipo), tenendo conto anche dei fattori biologici (genotipo) e socio-culturali (ecotipo); il compito della seconda quello di rinforzare l’autocontrollo razionale delle passioni e degli istinti.
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È possibile ottenere indicazioni anche per la psicoterapia. Essa deve rendere le persone consapevoli dei fattori psichici, socioculturali e biologici che determinano il comportamento (analisi psicologica). Dare consigli sulla base del senso comune (psicoterapia direttiva) e stabilire relazioni di aiuto (psicoterapia di sostegno) può avere una utilità immediata, ma non rende più liberi!
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Le interpretazioni della storia, della statua e dei possibili insegnamenti da trarre sono il frutto della personale e originale elaborazione analitica del psicologo dottor Salvatore Cammarata.
La traduzione dall’italiano in inglese, purtroppo, é anche sua!

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