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lunedì 28 dicembre 2009

Rassegna della settimana calcistica

Sport
rubrica sportiva a cura di Claudio Bulandbul.



Fuori un’abbondante nevicata, mi appresto a scrivervi quest’ultimo resoconto calcistico dell’anno solare 2009: la tempesta in senso metaforico colpisce Torino tutta e non solo la Juve, Il vecchio cuore granata implora pietà a Cairo e chiede ai calciatori di scendere in campo con la maglia di riserva. La Juve, che ovvio non è solo Torino ma Italia e altro, affonda in casa contro il Catania, che forse veniva rappresentato più forte nell’ormai riesumato film di Lino Banfi, quando proprio gli isolani espugnarono Torino con un improbabile 2-1, proprio come domenica all’Olimpico, risultato altrettanto improbabile ma questa volta veritiero così come l’ultima effettiva vittoria degli etnei contro la Juventus al vecchio Comunale, era l’anno 1963. Ma ‘il Guardiola dei poveri’, anzi poverissimi, si presenta in sala stampa e, fra un sorriso e l’altro, promette ai suoi tifosi il più classico dei castighi: dice che resta al timone! La piazza gli perdona il fatto di esser stato parte integrante della Juve vincente, ma in fondo nessuno lo riconosce come allenatore. Adesso i media danno addosso alla società, che certo non è esente da colpe, tutt’altro, anzi come ci insegna Arrigo Sacchi la società è il punto d’inizio per dare il via ad un progetto, seguono allenatore e staff, poi i calciatori che devono trasformarsi in giuocatori.. Ovvero un gruppo! E le motivazioni certo. Questa Juve non è un gruppo, ma se ben sostenuta dalla proprietà e allenata professionalmente trattasi di rosa in grado sicuramente di vincere lo scudetto. Poi ci sono gli scarsi, che se non diventano perlomeno accettabili devono esser sfoltiti. Si parla di Hiddink e del Trap, ebbene: penso che il calcio di Trapattoni sia stramodernissimo rispetto a quello che non ha fatto mai vedere la Juve di Ciro Ferrara. Se un calciatore ti rema contro, tu lo devi denunciare e responsabilizzare. Sennò il tifoso, fermo restando che i panni sporchi si lavano in famiglia, potrà sempre pensare che tu sia lì a prendere i soldi… e che non ti dimetti solo per il fatto che se è la società ad esonerarti il discorso cambia. Ma per favore lasciamo stare le critiche nei confronti di Felipe Melo e Diego, criticateli quando giocheranno male con un altro allenatore per favore! O per meglio dire con un allenatore! Ciro Ferrara si è più volte contraddetto in sala stampa, dimostrando il suo dilettantismo anche a livello di comunicazione, altrochè Mourinho.. Special one solo in quello! Dopo Bari ci disse che la sua Juve avrebbe meritato almeno un pareggio, ma prima del Catania.. e anche dopo.. sostiene che i punti della squadra in classifica.. 30.. sono meritati… è evidente che c’è qualcosa di contradditorio. E’ evidente che se la società non cambierà e subito, presto Ferrara sarà imbarazzato a giustificarsi del fatto di come la Juve non andrà nemmeno in Europa, e lì voglio vederlo, ma per favore non tiriamo in ballo la stagione di Maifredi, che nonostante fosse sprovveduto, almeno fino a Natale un gioco alla sua squadra lo aveva dato, e quella Juve era fra le prime alla fine del girone d’andata con una difesa improponibile, nemmeno lo ‘zero assoluto’ di Rino Marchesi, che portò la compagine bianconera in Europa attraverso uno spareggio finale contro i cugini del Torino ai rigori, era così triste rispetto alla gestione Ferrara, con quel Maddaloni sempre attaccato agli arbitri a reclamare. Veramente una brutta immagine! E allora evviva il Trap o chicchessia! Ma se la Juve non esonererà ‘il Guardiola dei poveri’ il destino sarà alquanto amaro per tutto l’ambiente. I primi segnali, chi mi legge con assiduità lo ricorderà, arrivarono dopo una gara bruttissima disputata a Genova contro il Genoa. Certo era ancora troppo presto per poter stabilire se un allenatore fosse o meno idoneo, adesso è forse già troppo tardi. Seguivo ieri una trasmissione locale, mi ha stupito una mail inviata da un telespettatore sui settanta anni, che ha illuminato lo squallore generale dei commenti. Solo due righe: io giocavo a pallone in serie A, secondo quello che ho imparato in campo penso che Ferrara, così come Ranieri, non siano in grado di leggere bene le partite. Un bravo allenatore deve saper leggere bene le partite. E al diavolo, aggiungo io, tutte le dietrologie e le scusanti del caso. Cosa c’entra se domenica la squadra ha giocato male e Felipe Melo, la sua prestazione è stata peraltro più o meno simile a quella di quasi tutto il resto dei suoi, e Diego sono stati disastrosi? E’ evidente che adesso si tratta di punto di non ritorno, ognuno gioca per se stesso, ma questo non scagiona Ciro, che fra ottobre e dicembre ne ha combinata di ogni. E la società? Non doveva esserci un ultimatum dopo la sconfitta interna contro il Napoli? Anche la società è in evidente difficoltà e lo confermano le dichiarazioni stesse di Blanc in sala stampa. E’ emergenza! Archiviata la 17° giornata quindi, dimezzata da un freddo glaciale: quattro incontri rinviati e temperature rigide e gelo su tutti i campi. La novità, rispetto le stagioni precedenti, sta nel fatto che la classifica non è assolutamente falsata, perlomeno ad oggi. Ovviamente gli arbitraggi sono stati ancora una volta piuttosto disastrosi, ma questo non ha intaccato minimamente sul responso. Continua il momento no anche per la Sampdoria, sconfitta 2-1 a Livorno dopo aver concluso in vantaggio il primo tempo col più bel gol visto fin’ora dall’inizio. Cassano ha dolcemente piazzato la palla alla sinistra del portiere del Livorno, dimostrando grandissime abilità tecniche. La Roma ha vinto in casa 2-0 contro il Parma, insegnando al mai convincente Guidolin come si gioca a calcio. Grosse recriminazioni per i ducali, visto che come il Bari hanno una rosa veramente forte. Ma l’allenatore non vale la metà di Ventura, per fare un accostamento. Si affaccia in zona champions il Napoli, che batte al San Paolo un ottimo Chievo, certo a volte anche Di Carlo sembra schierare un 4-3-3 infarcito di ‘terzinacci’ ma fin ora i risultati danno ragione sia a lui che a Mazzarri, il quale peraltro dispone di una rosa sicuramente valida. La squadra del momento sembra però il Palermo, che ha vinto 1-0 al Barbera contro la matricola Siena, grandi passi avanti in classifica per i rosanero che sembra finalmente abbiano trovato quella continuità che non avevano mai avuto. Nel posticipo al Meazza, temperatura -11, l’Inter ha battuto 1-0 una Lazio vergognosa, grazie alla rete di Eto’o quasi all’inizio. Sabato abbiamo assistito alla scontata vittoria del Barcellona nei campionati mondiali per clubs. Ad un minuto dalla fine l’Estudiantes vinceva 1-0 grazie al gol di Boselli. Poi solo barricate argentine ed un attacco sterile per i campioni d’Europa. Ci ha pensato il validissimo Pedro a firmare la rete del pareggio. Poi supplementari e gol di Leo Messi, come vi scrivevo per me il migliore al mondo, realizzazione di petto e 2-1 finale. Il grande Pep Guardiola è l’allenatore di club più forte del globo, e i risultati parlano a suo favore, oltretutto ha dimostrato che pur giuocando con alcune defezioni, se esiste un gruppo ed un giuoco, la vittoria arriva, magari con difficoltà ma arriva. Se avesse vinto l’Estudiantes, squadra di cacciaviti più Veron che cammina in mezzo, sarebbe stata la vittoria dell’anticalcio. Evviva quindi ‘il calcio bonito’! Ed i sorteggi del giorno prima ci preannunciano che per la champions sarà tutto un derby Barca-Real Madrid, magari con un inserimento inglese, del Chelsea per esempio. Ma questo lo scopriremo fra un paio di mesi, intanto chiudo con una notizia stravagante. Sapete chi farà un buon Natale nel campionato di serie A? Un altro portoghese, meno illustre di Mourinho ma altrettanto ben pagato. Il vecchio Costinha dell’Atalanta, 35 anni, si gongola in virtù dei 2,2 milioni netti. In tre anni, partite giocate una per un totale di 53 minuti in Parma-Atalanta 2-0 del 2007-08! Buon Natale a lui e a Voi tutti, coi migliori auguri di un sereno 2010. Evviva il calcio bonito!

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