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venerdì 4 dicembre 2009

Tempi bui per il Marsala

Seconda pagina - Cronaca


di Giovanni Pili. &  
Movimento Paraculo – Sicilia.

Mentre il Governo sogna il ponte sullo stretto, c'è chi a Marsala e nel trapanese non può più permettersi di fantasticare, perchè la crisi è molto più concreta degli appelli all'ottimismo fatti dal Premier. In questi luoghi della Sicilia gli agricoltori ormai non hanno più nemmeno i soldi per pagare il gasolio dei macchinari agricoli. Questa situazione colpisce particolarmente un settore molto importante del tanto decantato “made in Italy” ovvero il settore vinicolo.

“La situazione di crisi del comparto” - scrive l’Assessore Baldassarre Lauria al Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo- “era già notoria, ma i recenti dati emersi nel corso della riunione con i rappresentati di categoria sono sempre più allarmanti e richiedono forti iniziative delle quali mi faccio latore .I costi di produzione in continuo rialzo e, di contro, i redditi degli agricoltori in notevole e continua diminuzione hanno messo ormai in ginocchio l’economia agricola siciliana.”

Oltre il danno la beffa. I viticoltori, indebitati si ritrovano ora a dover affrontare il pignoramento dei beni, da parte delle banche. La chiusura delle aziende agro-zootecniche avrà cosi effetti disastrosi per l’intero territorio: insomma, stiamo parlando del mitico Marsala! Come se non bastasse la dignità delle persone che lavorano nel settore... E' anche per questo motivo che gli agricoltori aderenti al C.I.A si sono rimboccati le maniche formando un presidio pacifico presso l’Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura; per chiedere che vengano presi provvedimenti da parte della regione al fine di ottenere un accordo con le banche, perchè allunghino i tempi di spegnimento dei mutui. Del caso fin'ora non se ne occupa nessuno. Non un servizio nei tg nazionali. Eppure si tratta di una situazione di una gravità scandalosa.

“La Cia sollecita non solo le necessarie modifiche alla finanziaria, in particolare la proroga degli sgravi contributivi Inps e il ripristino del Fondo di solidarietà contro le calamità naturali e dei finanziamenti per il Piano irriguo, ma anche interventi straordinari a sostegno delle imprese.
A tal proposito, la Cia ribadisce l’esigenza dell’accisa zero per il gasolio utilizzato in tutte le attività agricole e zootecniche, della riduzione al 4 per cento fino a tutto il 2009 dell’aliquota Iva sui carburanti e dal 20 al 10 per cento dell’Iva sul vino, di fissare al 4 per cento l’Iva sulle nuove strutture realizzate nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale e di ridurre del 50 per cento le aliquote Iva relative all’acquisto dei beni e dei servizi necessari allo svolgimento dell’attività agricola.” (mars@la.it)

Ci auguriamo che mentre questo articolo viene scritto in bozza per la pubblicazione la situazione migliori, e che il Governatore Lombardo adotti strategie efficaci, perchè dubito che l'ottimismo e la fiducia nella ripresa dei mercati possa essere sufficiente per questi lavoratori.

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