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venerdì 29 gennaio 2010

La camorra sono io

Seconda pagina - Focus


di Ruggiero Lauria.

Senza cadere nella retorica di del "chi è senza peccato scagli la prima pietra" chiedamoci onestamente come nasce la camorra e cosa intendiamo per atteggiamento camorristico.
La camorra (mafia, ndragheta....) altro non è che l'avidità e la brama di potere, che nel perseguire le sue finalità passa su tutto e tutti e crea un sistema fuori dalle regole. Tutto questo nasce da un desiderio frenetico, che a sua volta cresce in ciò che osserviamo attorno, nei modelli di successo proposti dalla nostra società.
La macchina, la villa, la moto, le belle donna (begli uomini), la barca, ristoranti di lusso, la bella vita... il successo , la fama, il potere. Molta gente li persegue per vie più o meno lecite, avendone la possibilità, altri lo fanno a modo loro, non avendo probabilmente la facoltà di raggiungere altrimenti questi obiettivi. D'altronde i soldi sono soldi... o qualcuno si preoccupa, quando vende una macchina ad esempio, di capire l'acquirente dove e come si è procurato il denaro? Il denaro non è assolutamente selettivo e in un mondo in cui tutto, o quasi, è in vendita basta averne e come d'incanto ti si schiudono tutte le porte.
Il secondo aspetto importante è la legalità, una soglia che una volta varcata crea un'eccezione eticamente molto pericolosa. Eppure tutti in qualche modo lo facciamo in continuazione, capiamoci la macchina in seconda fila, la carta a terra, il limite di velocità, i soldi dati a qualcuno non autorizzato, tutto illegale. Forse il cerchio della legalità attorno all'individuo è troppo stretto? La gente anche solamente nel vivere quotidiano è costretto, suo malgrado, ad infrangere la legge? Forse questo eccessiva concentrazione umana in spazi così angusti comporta che come muovo un braccio lo sto ficcando nel fianco di qualcun'altro?
D'altronde anche qui abbiamo delle belle contraddizioni, si vuole combattere l'evasione fiscale, ma senza toccare chi poi i soldi delle nostre tasse li divora senza pudore. In campagna elettorale vengono violate le regole sull'affissione, chi può si fa le leggi ad hoc per non poter essere toccato e non dovere rispondere a nessuno delle sua azioni. La magistratura, la massima espressione del sistema della legalità, spesso vacilla di fronte ad episodi assai dubbi. I politici, i nostri rappresentanti violano la legge all'ennesima potenza e la fanno franca.
L'uomo si guarda attorno, vede, desidera... si chiede come arrivarci... continua a guardarsi attorno, osserva, elabora... e capisce... trova il modo.
Dal mio punto di vista la differenza fra Totò Rina e Berlusconi e solamente una questione di forma.
Il Male è insito nel sistema che ci spreme fuori la parte peggiore. O combattiamo le cause o continuiamo inutilmente a rincorrere gli effetti.

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