Dov'era Dio?

Seconda pagina - Focus

di Alfredo Sgarlato.

Le discussioni metafisiche si scontrano inevitabilmente col Male. Che si parli dell’Olocausto o della bambina down insultata a Treviso si finisce sempre col chiedersi "se c’è un essere onnipotente e assolutamente buono, dov’era in quel momento?". Vorrei cambiare il punto di vista. Pensiamo sempre alle vittime e mai ai carnefici. Che, se escludiamo qualche caso di cronaca nera, sono quasi sempre persone normali. Se le statistiche sull’umanità sono credibili sono quasi sicuramente persone credenti, che votano per un partito benpensante, che, a parole, sono ragionevoli e di alti valori. Eppure il Male vince sempre sul Bene, lo vediamo tutti i giorni, e grazie a questi zelanti funzionari. Ecco, Gaber quando cantava Io se fossi Dio avrebbe dovuto aggiungere "sconfesserei i miei portavoce". (Gott mitt Uns non era il motto delle SS?) o "fulminerei i miei discepoli". In genere la risposta è che chi è immerso nell’infinito non può guardare al particolare… il rumore delle unghie sugli specchi è molto forte…non mi basta. E se davvero ci fosse e ci avesse creato a sua somiglianza? Impossibile, non sarebbe Dio, sarebbe il funesto demiurgo degli gnostici, il mostro cieco e idiota di Lovecraft. E poi perché allora avrebbe dato a qualcuno gli inutili doni della ragione, della compassione? Io contraddico Pascal e scommetto che non esiste, e allora tutta la merda del mondo ce la siamo creata da soli. Chissà che un giorno non riusciremo a pulirla.


"Pensi che Dio mi somigli? Che porti gli occhiali? Certamente non con questa montatura!"

(Woody Allen- Amore e guerra)

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