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venerdì 22 gennaio 2010

Lettera aperta al premier più bugiardo o inetto degli ultimi 150 anni

Prima pagina

di Aloi Calabrese.

Per la seconda volta sento il bisogno di scriverle. Nella mia prima "lettera aperta" mi rivolgevo "al capo del governo che più ha fatto nella lotta alla mafia" (pubblicata anche da Antonio Di Pietro; N.d.R) oggi voglio rivolgermi al premier italiano, più bugiardo o più inetto degli ultimi 150 anni. Non si incupisca Sig. Berlusconi se affermo ciò. Lo faccio a ragion veduta: si, bugiardo e anche inadempiente, inadempiente verso ciò che Lei Sig. Berlusconi ha stipulato con tutti gli Italiani, ingannandoli. Nessuno le aveva chiesto niente e lei ha mentito agli italiani per carpirne la buona fede per sedersi su quella poltrona a cui ha sempre ambito per poter poi fare il comodo suo.

Ecco le ricordo quanto Lei stabilì:

Contratto con gli italiani
tra Silvio Berlusconi nato a Milano il 29 settembre 1936 leader di Forza Italia e della Casa delle Libertà, che agisce in accordo con tutti gli alleati della coalizione, e i cittadini italiani si conviene e si stipula quanto segue.
Silvio Berlusconi, nel caso di una vittoria elettorale della Casa delle Libertà, si impegna, in qualità di Presidente del Consiglio, a realizzare nei cinque anni i seguenti obiettivi:

Abbattimento della pressione fiscale:
con l'esenzione totale dei redditi fino a 22 milioni di lire annui;
con la riduzione al 23% per i redditi fino a 200 milioni di lire annui;
con la riduzione al 33% per i redditi sopra i 200 milioni di lire annui;
con l'abolizione della tassa di successione e della tassa sulle donazioni.

Attuazione del "Piano per la difesa dei cittadini e la prevenzione dei crimini" che prevede tra l'altro l'introduzione dell'istituto del "poliziotto o carabiniere o vigile di quartiere" nelle città, con un risultato di una forte riduzione del numero dei reati rispetto agli attuali 3 milioni.

Innalzamento delle pensioni minime ad almeno 1 milione di lire al mese.

Dimezzamento dell'attuale tasso di disoccupazione con la creazione di almeno 1 milione e mezzo di posti di lavoro.

Apertura dei cantieri per almeno il 40% degli investimenti previsti dal "Piano decennale per le Grandi Opere" considerate di emergenza e comprendente strade, autostrade, metropolitane, ferrovie, reti idriche, e opere idro-geologiche per la difesa dalle alluvioni.

Nel caso che al termine di questi 5 anni di governo almeno 4 su 5 di questi traguardi non fossero stati raggiunti, Silvio Berlusconi si impegna formalmente a non ripresentare la propria candidatura alle successive elezioni politiche.

In fede,
Silvio Berlusconi.

Il contratto sarà reso valido e operativo il 13 maggio 2001 con il voto degli elettori italiani.

Questo scrisse e sottoscrisse, Lei, dal pulpito del suo servo Bruno Vespa.

Ora mi chiedo Sig.Silvio Berlusconi Lei c'è o ci fà?
Mi spiego meglio, o Lei, Sig. Berlusconi è un inetto incapace o è uno spudorato bugiardo delle due una... non si scappa! Perchè di tutto quanto lei promise nel contratto non mantenne nulla. Le sue furono solo chiacchiere fumo negli occhi e non ebbe neanche la decenza di non presentarsi alle successive elezioni come aveva promesso nel caso in cui non avesse mantenuto almeno quattro dei cinque impegni presi,anzi con una bella faccia tosta si presentò e gli italiani la punirono non eleggendola.

Non contento di ciò si presentò ancora nel 2008 promise ancora fumo e gli italiani -poveri fessi- le credettero speranzosi che questa volta lei avrebbe risolto tutti i loro problemi ma ancora una volta le speranze si sono dimostrate vane; non solo, Lei ha appesantito il tutto perchè il "sistema Italia" oggi è solo concentrato a risolvere i suoi problemi di carattere giudiziario e non si fa altro che cercare soluzioni per farla franca ed evitarle la galera.
Ma fosse solo quello... Lei si presentò l'ultima volta il 12 febb 2008 con una bozza per un secondo contratto con gli italiani: un'altra buffonata dal suo pulpito prediletto, che prevedeva stavolta la solita fandonia che non avreste messo le mani in tasca agli italiani, la riduzione dei costi della politica e la riduzione delle tasse. Quella volta non ebbe la sfacciataggine di sottoscrivere ciò che aveva detto -ma cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambi- ancora una volta ha mentito... sapendo di mentire: non solo ci avete messo le mani in tasca... non avete affatto ridotto la pressione fiscale che invece è cresciuta ma la cosa più grave è che i costi suoi e della sua "corte dei miracoli" si sono notevolmente gonfiati (vedi l'articolo di Primo Di Nicola "Silvio, quanto ci costi" su l'Espesso) circa 4 miliardi e 294 milioni di euro le spese di Palazzo Chigi nel 2008 con sprechi da capogiro...altro che ridurre i costi.

E' una vera vergogna!

Ed ora cosa pensa di fare? Qual'è la prossima mossa? Non ritiene d'averci abbastanza infognati?
Non pensa che sia giunto il momento di mettersi da parte e fare l'unica cosa giusta della sua vita politica fare il grande gesto ..fare vedere che tutti ci sbagliavamo nel giudicarla. Per favore si dimetta e si faccia giudicare, sono sicuro che sarà trattato con equità.

Un cittadino che non l'ha mai votata e mai lo farà.




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