Creativity Papers blog
Rivista di scrittura creativa, notizie e approfondimento

Ultimi articoli

venerdì 22 gennaio 2010

Mobbing e ChePalling

Seconda pagina - Focus


di Daniele (Den7) Boschi.

Mobbing: termine entrato nel vocabolario da qualche anno in riferimento a una particolare situazione nei rapporti professionali capo-dipendente. Cerco di spiegarmi in modo semplice: io sono a capo di un azienda che deve/vuole licenziare un dipendente. Se lo licenzio io ho un mucchio di problemi, burocratici e economici (sempre che non mi faccia anche causa). Se invece si licenzia lui, di sua "spontanea" volontà, io sono a posto. Il problema quindi qual'è? Devo riuscire a "convincere" il dipendente a auto-licenziarsi. Incomincio quindi a sovraccaricarlo di lavoro e incombenze, lo critico duramente, anche di fronte ai colleghi, per ogni stupidata, non lo gratifico per i suoi metodi ecc...; insomma, lo tartasso in ogni modo finché non arriva al punto che si licenzia.
(Per una definizione più accurata o per approfondire l'argomento rimando al precedente post di Salvatore Cammarata)

Detto così il Mobbing sembrerebbe una (subdola) tattica nuova, magari esplosa in questi anni di crisi economica. In realtà è una variante dell'antica tecnica del "ChePalling" (adattamento anglosassone dell'espressione "e che palle"). SI tratta di un modo di fare usato fin dall'alba dei tempi, così insinuato nel DNA umano che a volte lo si usa addirittura inconsciamente.

Di cosa si tratta? Semplice, nello stressare una persona finche questa non si stufa (ChePalling) e alla fine, senza averglielo chiesto direttamente, gli fai fare quello che vuoi.

Un esempio a caso.
Una persona non vuole che frequenti determinate persone, oppure che partecipi a eventi, feste o associazioni, perché sono organizzate o gestite da quelle persone che (per motivi suoi) gli stanno antipatici (o peggio), ma non vuole neanche esporsi direttamente (e sinceramente) perché non farebbe una bella figura. Che fa? Inizia a tartassarti criticandoli per ogni cosa che fanno, magari "pompando" (o aggiungendo) un po' per denigrarli ulteriormente. Non ti diranno mai (e si vanteranno pure di non farlo) che non vogliono che tu sia amico di quelli, oppure che non vogliono che partecipi a quello o quell'altro (perché organizzato da chi ti sta antipatico), ma ti tartasseranno i maroni finché non dirai: e che "palling", e pur di non averli più in torno che ti tartassano, alla fine, senza rendertene conto, fai quello che vogliono..... e senza che te lo abbiano chiesto: MAGIA!!!

Io ho fatto questa riflessione facendo un esempio a caso, ma sicuramente, se ci pensate su bene, o lettori, ve ne verranno in mente molti altri che avrete sicuramente vissuto.

Nessun commento:

Posta un commento