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venerdì 29 gennaio 2010

Tinto Brass: l'amante del culo nelle liste regionali dei Radicali

Prima pagina


di Andrea De Luca.

I Radicali si fanno ancora una volta notare, candidando il famoso regista di film erotici Tinto Brass nelle liste del Lazio e del Veneto per le prossime elezioni regionali. Ecco le sue prime parole: 'Mi hanno chiesto di candidarmi come nome di prestigio nelle liste Bonino-Pannella. Ho accettato. Il mio programma avrà un solo punto: eros è liberazione. Sicuramente portero’ dei voti alla lista Bonino-Pannella. Non e’ la prima volta che mi candido con i Radicali. Qualche anno fa mi candidai con il mio nome di battesimo Giuseppe Brass, nessuno mi riconobbe. Questa volta mi posso candidare con il mio nome d’arte Tinto Brass. Bonino e Polverini? Le prenderei per fare un film. Un film su una grande ammucchiata'.

Non so cosa dire. Dopo la Carfagna candidata capolista in Campania dal Pdl e Tinto Brass candidato in Veneto dai Radicali, possiamo o non possiamo dire che la politica partitica italiana è definitivamente andata a puttane?

Io non ho nulla in contrario a queste due candidature. Ma la cosa che mi infastidice è un altra: chi altri è la Carfagna, nell'immaginario collettivo, se non il culo e le tette mostrate sui calendari? Chi è Tinto Brass, se non il regista estimatore di deretani? Voglio dire, la gente (soprattutto uomini) conosce questi personaggi esclusivamente per le loro performances legate al mondo erotico e non certamente per il loro attivismo politico. E' quindi palese che la loro candidatura è di immagine e non certo sostanza.

Queste candidature mi fanno davvero riflettere per un solo ed unico motivo: chi le propone sta praticamente affermando che il suo elettorato è fatto di ebeti arrapati anziché di esseri senzienti.

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