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martedì 11 maggio 2010

Concorrenza e democrazia

Focus

di Ruggiero Lauria

L' economia ha delineato un meccanismo molto importante: quello della concorrenza.

La competitività e la concorrenza economica innestano un processo evolutivo , simile a quello biologico, in termini di lotta per la sopravvivenza, garantendo un continuo rcambio tra gli operatori di mercato a vantaggio di quelli più efficaci ed efficenti; nonché un adattamento progressivo dell'offerta ai mutevoli bisogni dei consumatori.

Affinché un mercato possa essere effettivamente regolato dalle leggi della concorrenza devono però esistere dei presupposti fondamentali :

1) mancanza di barriere in entrata : assenza di ostacoli legali ed economici, in maniera che qualunque nuovo fornitore possa liberamente, ed in qualsiasi momento, introdursi nel mercato per lanciare la propria offerta;

2) ibero accesso alle informazioni : è necessario che tutti gli attori, consumatori e produttori, abbiano la possibilità di operare delle scelte razionali in base alla quantità e la correttezza delle informazioni in loro possesso;

3) massima pluralità dei soggetti : la numerosità degli operatori garantisce il corretto funzionamento del sistema economico, consentendo ad esempio agli acquirenti di poter facilmente cambiare fornitore laddove rinvenissero un migliore rapporto qualità/prezzo. La pluralità, inoltre, instaurando una continua concorrenza in termini di qualità e prezzo, innesta un circolo, meritocraticamente, virtuoso che favorisce, ed incoraggia, l'introduzione di innovazioni preservando i migliori scenari per il futuro;

4) ivellamento delle dimensioni degli operatori : operatori troppo grandi, siano essi produttori o compratori, possono avere un effetto altamente distorsivo nella determinazione del prezzo e della qualità dei prodotti;

5) assenza di esternalità : il costo e di conseguenza il prezzo finale dei prodotti, per poter essere correttamente valutato, deve sempre tenere conto di tutti gli effetti, positivi e negativi, direttamente o indiriettamente, indotti sulla società e l'ambiente. Ad esempio inquinamento, traffico o deturpamento ambientale.


Proviamo adesso a riscoprire la validità di questi principi nell'ambito della politica, al fine di costituire un buon processo democratico, facendo una piccola riconversione terminologica:

a) domanda: problemi e richieste di miglioramenti sollevati dalla società
b) offerta: soluzioni e miglioramenti adottati dai governanti
c) fornitori: politici ed amministratori pubblici
d) acquirenti: cittadini

Riformulando viene fuori:

La competitività e la concorrenza politica innestano un processo evolutivo, simile a quello biologico, in termini di lotta per la sopravvivenza, garantendo un continuo ricambio della classe politica a vantaggio di quelli che propongono soluzioni più efficaci ed efficenti; nonché un adattamento progressivo delle scelte politiche ai mutevoli bisogni dei cittadini.

Affinché un sistema poltico possa essere effettivamente regolato dalle leggi della democrazia devono però esistere dei presupposti fondamentali:

1) mancanza di barriere in entrata : assenza di ostacoli legali ed economici, in maniera che qualunque cittadino possa liberamente, ed in qualsiasi momento, introdursi nel sistema politico per proporre la proprie soluzioni;

2) libero accesso alle informazioni: è necessario che tutti gli attori, politici e cittadini, abbiano la possibilità di operare delle scelte razionali in base alla quantità e la correttezza delle informazioni in loro possesso;

3) massima pluralità dei soggetti: la numerosità degli operatori garantisce il corretto funzionamento del sistema democratico consentendo ad esempio ai cittadini elettori di poter facilmente cambiare scelta laddove rinvenissero un migliore rapporto qualità/prezzo nell'ambito delle soluzioni proposte. La pluralità, inoltre, instaurando una continua concorrenza in termini di qualità e prezzo, innesta un circolo, meritocraticamente, virtuoso che favorisce, ed incoraggia, l'introduzione di innovazioni preservando i migliori scenari per il futuro;

4) livellamento delle dimensioni degli attori della politica : gruppi troppo grandi, siano essi partiti o elettori, possono avere un effetto altamente distorsivo nella determinazione delle scelte adottate;

5) assenza di esternalità: il costo e di conseguenza il prezzo finale delle soluzioni adottate, per poter essere correttamente valutato, deve sempre tenere conto di tutti gli effetti, positivi e negativi, direttamente o indiriettamente, indotti sulla società e l'ambiente. Ad esempio inquinamento, traffico o deturpamento ambientale.

Ovviamente questo è un modello teorico, che però ci consente di individuare i problemi e la distanza del sistema dal suo funzionamento ideale.

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