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lunedì 17 maggio 2010

Imprese e forza straordinaria

Fitness
Ciao. Stavolta non ti scrivo per darti le ultime dritte su come ottenere addominali definiti o costruire muscoli di acciaio. Per aiutarti in questo c’è il mio sistema KFCL.

Oggi voglio parlarti di forza straordinaria. E’ la prima cosa che mi viene in mente pensando ad un certo tipo di azione tipica dell’essere umano in casi estremi. Bruce Lee definiva la forza straordinaria come quella capacità dell’essere umano di arrivare alla vittoria.

Ma andiamo per gradi…

E’ da qualche domenica che seguo una trasmissione in onda su di un canale “giovane” – perché a 34 anni non sono ancora in età da pensionamento, ma i ventenni li vedo ormai come nipoti -, si intitola “Fino alla fine del Mondo”. Tempo fa avevo visto una gara tra uomini di diverse nazionalità per raggiungere in tempo record il Polo Sud, tra alluci congelati, polmoniti e stanchezza cronica.


Questa volta è stato il turno della Marathon de Sables. Scusami, ma quando c’è di mezzo l’Africa ed il francese mi commuovo… mi connetto sul canale a trasmissione iniziata da un pò. C’è un tedesco che gioisce nel bere vino rosso liofilizzato, quando in realtà il vino così gli farebbe schifo. Adoro i crucchi .

C’è un mucchio di gente che arriva ad un check-point. Presumo la gara sia organizzata in modo da percorrere il deserto di corsa a tappe prestabilite, nelle quali ci si possa riposare. La prima domanda che mi viene in mente è:

Cosa spinge gli uomini ad imprese del genere ?

I concorrenti si contorcono per il dolore provocato da diarrea e vesciche… una persona normale si volterebbe e prenderebbe la strada di casa. Una concorrente intervistata dice grossomodo “Qui vige il pianto e stridore di denti, ma bisogna arrivare fino in fondo”. Così l’uomo dimostra di essere più forte della vita.

Un’inquadratura si ferma su dei cammelli… la concorrente, che credo sia la protagonista del servizio, dice che se sei superato dagli animali durante la maratona, sei fuori dalla competizione. Azz… ma il cammello è un animale splendido e forte ! Forse non è un missile nell’avanzare e farsi superare dal simpatico animale gobbone può essere umiliante…

La concorrente dice che nella maratona incappi in dei punti di svolta, arrivi ad un bivio per cui o ti arrendi o continui.

Ecco che qui torna in gioco la forza straordinaria … penso che mi abbia aiutato molto quando facevo da sparring al campione italiano che pesava 15 chili più di me… o mi impegnavo al 110 %, o ci prendevo le sonore mazzate – le ho prese, ma poche . Ma bando ai miei 7 secondi di gloria personale.

A questo punto ti faccio una domanda:

Ti rendi conto delle energie che un essere umano mette in moto quando si butta in un’attività che lo impegna oltre le sue apparenti possibilità ? Se prosegui diventi un modello da seguire, “tiri il carretto” e gli altri ti seguono, prendendoti ad esempio.

Non sono solito parlare di me, ma questa è l’occasione per raccontarti qualcosa…

Mi torna in mente la mia permanenza in Francia nel 1998… andavo a correre con un tedesco di 1 metro e 90, al quale la Natura aveva regalato due gambe lunghe così, due polmoni infiniti … mentre Simone era il classico italianen spaghetti pizza e mandolino, piccolo e smilzo … invece gli stava dietro… e mentre il crucco si stufava, Simone continuava …

Basta parlare di me … La pausa successiva della maratona è ai 50 km.

La concorrente si domanda se è il caso di prolungare la pausa per riposarsi di più, o prodigarsi in una corsa notturna per raggiungere prima possibile il check point dei 91 km … minkiah, chi ha mai corso per 91 km di fila !!! “Solo, in mezzo alla sabbia… e stai così male che parli con Dio… e sa di essere pronto per rifare tutto un’altra volte” dice un concorrente esausto ma felice.

Ma se ce la fai, dice la nostra “domatrice di deserto”, cancelli il patimento. Raggiungere il traguardo non ha prezzo e “per un piatto di patatine darei un braccio” dice un altro concorrente. “In fondo questa è vacanza: mangiamo e dormiano” afferma quella che ormai sono sicuro sia la protagonista del filmato.

Check-point dei 91 km. Quasi la distanza tra Trieste e Lignano, percorsa di corsa in un giorno ed una notte… sorretti solo dalla forza di volontà. Ultimamente i coach di sviluppo personale ti dicono che non serve, che conta l’immaginazione… forse il segreto per portare a termine imprese straordinarie è proprio mescolare sapientemente le due: forza di volontà ed immaginazione.


Due uomini di mezza età si baciano come fratelli… commovente. “Che sapore vuoi che abbia l’acqua ? E che ne so… E’ quando stai in mezzo al deserto che l’acqua acquista un sapore particolare.” Dice uno dei due mentre si puppa l’acqua della borraccia.

Apprezzi quello che hai … “Il deserto dà forza, che meraviglia” dice la protagonista. Un ambiente tanto inospitale, di quello che ti immagini con le carcasse delle mucche disossate dagli avvoltoi, che ti fa da fonte di pura energia rinnovatrice. Un’energia per portare a termine l’impresa nell’impresa …

Ai 250 km, tra stenti e dolori, il gruppo di corridori taglia il traguardo. Sì, 250 km pochi vero ?

Un maratoneta scoppia in un pianto liberatorio, un vero e proprio sblocco delle emozioni. Una purificazione e cura per l’anima. “Mi sento così libera e leggera, che potrei volare sulla Luna” afferma la protagonista “L’impresa più grande è la vittoria su stessi” continua. Io direi la vittoria sui propri fantasmi e pausa di affrontare la vita … tanto di cappello.

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