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martedì 15 giugno 2010

L'ectoplasma : l'anonimato e la rete

Focus

Lettera aperta ai teorici del controllo. Riflessioni a margine dell’incontro organizzato da Hacklab Catanzaro sul tema Identità Digitale.

Io chi sono.
Nella vita reale, sono chi cerco di essere. Chi lasciano che io sia.
Combatto ogni giorno per affermare la mia essenza in tutto ciò che faccio ma devo necessariamente scontrarmi con coloro che mi stanno attorno.
In questa misura, ciò che sono risente di ciò che gli altri consentono che io sia. Io sono ciò che sono grazie a te.
Nella rete è diverso.
Slegato dalla fisicità, posso essere chiunque o qualunque cosa io voglia immaginare.
Posso essere uno, trino. Posso essere mille e mille possono essere me. In rete sono Ectoplasma.
Non sto dicendo che sia meglio o peggio di ciò che l’esperienza quotidiana mi insegna.
Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato.
Sto dicendo che è così. Prendiamone atto.
Per questa ragione non potete tracciarmi, non dovete sorvegliarmi, non potete puntarmi addosso un mirino sempre centrato al cuore.
Non sono un criminale, non ho intenzioni bellicose, non sono un terrorista.
Sono io, i mille me. Lasciate che sia.
Non tollero che mi si debba spiare solo perché lo 0,000 per cento dei cittadini della rete è un maledetto pedofilo.
Credete veramente che i terroristi usino Facebook o Messenger per progettare attentati?
Cosa si nasconde dietro la vostra voglia di controllo?
Si nasconde il desiderio di potere, il potere dell’informazione suprema, del ricatto perenne, dell’analisi costante dei flussi emotivi.
Si nasconde la voglia di controllare un giocattolo che vi sfugge, che non sapete controllare. Un modello che scappa ad ogni vostra brama di costruire compartimenti stagni, di dividere ed imperare.
Onorevole Carlucci, la rete non è piena di odio e veleno. Non più di quanto lo sia la vita reale.
Onorevole Carlucci, l’individuo ha diritto di vedersi riservata una sfera privata nella quale lo Stato non può e non deve entrare. Voglio essere ciò che voglio per esprimere liberamente me stesso, le mie opinioni, il mio essere.
Onorevole Carlucci, Le chiedo di rinunciare alla proposta di legge su “internet territorio della libertà”, a creare commissioni di censura, a renderci tutti identificati per disposto di legge.
Perché quando proverete a mettermi un GPS perennemente addosso, quel giorno, in quell’istante, io sarò l’Ectoplasma e voi non mi troverete più….

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