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giovedì 8 luglio 2010

Bullismo

Focus

UNA RICERCA SUI FATTORI E SULLE MANIFESTAZIONI DEL BULLISMO

Tra i mesi di febbraio e marzo del 2010 è stata svolta una ricerca sui fattori del bullismo. La ricerca é stata fatta tra i ragazzi di Augusta, in provincia di Siracusa (Italy), su richiesta del locale Lions Club Augusta Host, del Distretto 108 YB, al D.r Cammarata Salvatore, nella sua qualità di psicologo.

Allo scopo di avere risposte il più veritiere possibile in un’età in cui il fenomeno si manifesta, la ricerca è stata svolta su ragazzi delle terze classi delle Scuole Medie Inferiori. Sono stati esclusi ambiti di ricerca non scolastici, per le difficoltà a realizzare una ricerca di tale tipo. Sono anche state escluse le età inferiori, perché il fenomeno è troppo “in fieri”, per essere analizzato adeguatamente, e le età superiori, perché lo strumento di indagine scelto e preparato dal D.r Cammarata, un questionario di cui si può richiedere la copia al suo autore, come tutti i questionari, consente ad esaminati più consapevoli e smaliziati di manipolare le risposte, in funzione dell’opportunità o meno di darle con sincerità e, quindi, i risultati ottenuti, spesso, non sono attendibili.

Sono stati scelti i ragazzi delle terze classi, anche perché s’è voluto analizzare il fenomeno in soggetti tra i quali esistono dinamiche relazionali consolidate nel tempo, poiché esso può non manifestarsi tra individui che si conoscono da poco.

E’ stata chiesta la collaborazione ai Dirigenti delle Scuole ed hanno accettato. E’ stato distribuito loro il questionario da far compilare a casa dai ragazzi, per far sì che la compilazione in classe non fosse influenzata da insegnanti o da compagni, e da far riconsegnare in busta chiusa o piegato e "pinzettato", onde garantire loro l’anonimato ed incoraggiare le sperate risposte veritiere.

I questionari sono stati raccolti dal Presidente del Club, Avv. Barbara Giardinieri che ha anche curato l’organizzazione del tutto, ivi compresa la successiva pubblicazione ad Augusta dei risultati ottenuti. Essi sono stati consegnanti al D.r Cammarata che ne ha curato l’analisi e ne cura la conservazione, poiché, i questionari possono consentire l’individuazione di “bulli” e “vittime”, nonostante l’anonimato.

Sono stati consegnati 259 questionari dei 284 attesi e tra essi 10 bianchi che non sono stati tenuti in considerazione nell’analisi dei risultati. I 249 analizzabili non sempre sono stati compilati in tutte le loro parti dai ragazzi, anche se le domande sono state poste in modi facilmente comprensibili; probabilmente, perché alcuni ragazzi non hanno voluto rispondere a delle domande od esse sono sfuggite alla loro attenzione.

I genitori morti, disoccupati e pensionati sono stati calcolati insieme agli altri “non specificati”. Nella voce “vari” sono stati calcolati quei genitori dei quali i ragazzi hanno indicato attività di lavoro irregolari (ladro, “magnaccia”, “puttana”, etc.). Le voci relative al “tempo libero” ed al “carattere” sono state desunte tra quelle usate dagli stessi ragazzi ed, a giudizio dell’esaminatore, sono state accorpate in sub-categorie, per poterle confrontare.

Sono stati individuati 18 bulli e bulle, secondo i criteri seguenti: individui che, in modi ripetuti nel tempo e strutturati di imporsi sugli altri e farsi valere, fanno scherzi sgraditi a chi li subisce o vere e proprie violenze o furti od estorsioni senza subirne. Ma loro sono probabilmente di più, poiché in alcune classi sono state individuate delle vittime che hanno scritto di avere subito dei soprusi da bulli presenti in classe i quali non si sono rivelati tramite il questionario, perché li hanno consegnati in bianco o non li hanno consegnati affatto od hanno manipolato le risposte o non sono del tutto consapevoli di avere fatto soffrire qualcuno con le loro azioni.

Quasi tutti i bulli hanno dichiarato d’avere agito insieme ad altri. In questo senso vanno intese le dichiarazioni di 16 di loro di volersi divertire assieme ai compagni di classe.

Sono state individuate 40 vittime tra coloro che hanno scritto d’avere subito scherzi pesanti od angherie o furti o estorsioni od altre azioni sgradite senza farne a loro volta.

Sono anche stati individuati 43 ragazzi e ragazze che hanno dichiarato di avere fatto e subito le anzidette azioni; cioè, “le hanno prese” e “le hanno date”, ma non in modi stabili e strutturati come per i bulli e le vittime. Sono stati considerati nella categoria “bulli e vittime”. Una sorta di quarta via insieme ai veri e propri bulli, alle vittime stabili ed a coloro che hanno dichiarato di non essere stati attori o vittime, nè a scuola nè fuori, di bullismo. Tra loro 23 che hanno scritto d’averle fatte o subite per scherzo, sono stati considerati nella sotto-categoria “ludici”, ed altri 20 che hanno scritto di averle fatte o subite con intenti litigiosi, nella sotto-categoria “seriosi”. Ma è probabile che loro sono più di 43, per i motivi di cui all’ottavo capoverso.



QUESTIONARI 259



ANNI 12 13



BIANCHI 10 ETA’ ANNI 13 205 MEDIA 13,2



FEMMINE 148 59,5% ANNI 14 31



MASCHI 101 40,5%







VITTIME 40 16%



“seriosi” 20 8%



BULLI E VITTIME 43 17,3%



“ludici” 23 9,3%



BULLI 18 7,2%









CASI PROBLEMATICI DA GESTIRE GLI INSEGNANTI: 101 = 40,5% !





ETA’ MEDIA VITTIME 13 SEX MASCHI / 40,5%

ETA’ MEDIA V. + B. 13,2 VITTIME 7 17,5%

ETA' MEDIA BULLI 13,4 B + V 27 62,8%

BULLI 13 72,2%





NON AMMESSI 15 6% VOTO MEDIO 6,8

RIMANDATI 15 6% VOTO VITTIME 6,9

VITTIME 2 5% VOTO BULLI + VITTIME 7,5

BULLI + VITTIME 2 5% VOTO BULLI 6,3

BULLI 3 17%



DIVERTIRSI ASSIEME 232 = 93% (V. 37 = 92%, B. + V. 40 = 93%, B. 16 = 89%)



PADRI / 249 VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18



Operai

Elettricisti

Idraulici 128 = 51,4% 21 = 52,5% 24 = 56 % 4 = 22,2%

etc.







Militari

Poliziotti

VV.UU. 38 = 15,3% 3 = 7,5% 5 = 11,5% 1 = 5,5%

Guardie giurate



Impiegati 38 = 15,3% 8 = 20 % 3 = 7 % 1 = 5,5%

Insegnanti







Commercianti

Geometri

Imprenditori 16 = 6,4% 2 = 5 % 6 = 14 % 3 = 16,5%

Artigiani

Agenti immob.

Albergatori







Medici

Avvocati 10 = 4% 2 = 5 % 3 = 7% 1 = 5,5%

Ingegneri

Dirigenti



Vari 5 = 2% 0 0 4 = 22,2%



Non specificati 14 = 5,6% 4 = 10% 2 = 4,5% 4 = 22,2%









MADRI


Casalinghe 174 = 70 % 26 = 65 % 31 = 72% 8 = 44,4%



Lavoratrici ordinarie 49 = 19,7% 8 = 20 % 9 = 21 % 2 = 11,1%



Varie 4 = 1,6% 0 0 4 = 22,2%



Non specificate 22 = 8,8% 6 = 15 % 3 = 7 % 4 = 22,2%


INFORMAZIONI SU VIOLENZE SUBITE


DATE A INSEGNANTI

E/O GENITORI DA: VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

Insegnanti-Genitori Insegnanti-Genitori Insegnanti-Genitori


13 13 6 5 0 4


32,5% 32,5% 14% 11,6% 22,2%

______________ _______________ ______

65% 25,6% 22,2%



REAZIONI PERCEPITE



DI COMPAGNI A: VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro


8 10 10 5 5 5 0 4 4


20% 25% 25% 11,6% 11,6% 11,6% 22,2% 22,2%

________________ ___________________ _____________

70% 34,8% 44,4%


DI PRESENTI A: VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro


2 5 0 2 1 2 0 4 0


5% 12,5% 4,6% 2,3% 4,6% 22,2%

____________ __________________ ______

17,5% 11,5% 22,2%


DI INSEGNANTI A: VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro


7 2 1 2 2 2 0 0 5


17,5% 5% 2,5% 4,6% 4,6% 4,6% 27,7%

_________________ _________________ ______

25% 13,8% 27,8%


DI GENITORI A: VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro pro-indifferenti-contro


7 1 1 2 1 1 1 1 2


17,5% 2,5% 2,5% 4,6% 2,3% 2,3% 5,5% 5,5% 11,1%

__________________ _________________ ___________________

22,5% 9,2% 22,1%



VALUTAZIONE DEI METODI EDUCATIVI



DI INSEGNANTI VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

posit.-neutrale-negat. posit.-neutrale-negat. posit.-neutrale-negat.


18 2 4 21 2 2 12 1 1


45% 5% 10% 49% 4,6% 4,6% 66,7% 5,5% 5,5%




DI GENITITORI VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

posit.-neutrale-negat. posit.-neutrale-negat. posit.-neutrale-negat.


22 1 1 25 1 0 12 0 0


55% 2,5% 2,5% 58,2% 2,3% 66,7%




IMPIEGO DEL TEMPO LIBERO




VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18



Amici 7 17,5% 15 34,9% 5 27,5%


Sport e palestra 11 27,5% 13 30,2% 5 27,5%


Lettura 2 5 % 0 0 0 0


Chiesa 2 5 % 0 0 0 0


Personal Computer 6 15 % 8 18,6% 7 38,5%


Hobbies 6 15 % 2 4,6% 0 0


TV 5 12,5% 5 11,6% 1 5,5%


Casa 3 7,5% 0 0 0 0


Play Station 0 0 3 7 % 1 5,5%


Fidanzato/a 0 0 1 2,3% 2 11 %


totali tempo libero 105 % 109,2% 115,8%


IMMAGINE DEL SE’


FIDUCIA IN SE’ VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

in & out in & out in & out


2 2 1 = 5 2 2 1 = 5 1 1 1 = 3

% 5 5 2,5 = 12,5 4,6 4,6 2,3 = 11,5 5,5 5,5 5,5 = 16,5



FIDUCIA IN SE’ + VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

RICERCA D’ALTRI in & out in & out in & out


2 15 2 = 19 2 24 1 = 27 1 8 1 = 10

% 5 37,5 5 = 47,5 4,6 55,8 2,3 = 62,7 5,5 44,4 5,5 = 55,4



INTELLIGENTE VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

E BRAVO/A in & out in & out in & out


7 1 1 = 9 2 1 1 = 4 0 0 0 = 0

% 17,5 2,5 2,5 = 22,5 4,6 2,3 2,3 = 9,2 0 0 0 = 0



FURBO/A VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

in & out in & out in & out


2 1 0 = 3 2 1 1 = 4 1 1 1 = 3

% 5 2,5 0 = 7,5 4,6 2,3 2,3 = 9,2 5,5 5,5 5,5 = 16,5



SFIDUCIA IN SE’ VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

in & out in & out in & out


6 1 1 = 8 1 1 0 = 2 0 0 0 = 0

% 15 2,5 2,5 = 20 2,3 2,3 0 = 4,6 0 0 0 = 0



RICERCA VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

DI ALTRI in & out in & out in & out


1 1 1 = 3 2 2 1 = 5 0 1 1 = 2

% 2,5 2,5 2,5 = 7,5 4,6 4,6 2,3 = 11,5 0 5,5 5,5 = 11



ESSERE VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18

RIFIUTATI in & out in & out in & out


3 1 1 = 5 0 0 0 = 0 0 0 0 = 0

% 7,5 2,5 2,5 = 12,5 0 0 0 = 0 0 0 0 = 0

TOTALI 130% 108,7% 99,4%



CARATTERE VITTIME / 40 B. + V. / 43 BULLI / 18


Mite, tranquillo 3 7,5% 3 7 % 0 0 %

Allegro, simpatico, scherzoso. 10 25 % 17 39,5% 2 11,1%

Impacciato, timido 7 17,5% 1 2,3% 0 0

Fermo, testardo 5 12,5% 0 0 % 2 11,1%

Socievole, solare, estroverso 10 25 % 17 39,5% 2 11,1%

Sensibile 7 17,5% 0 0 % 0 0 %

Dolce, buono 5 12,5% 0 0 % 0 0 %

Insicuro 2 5 % 0 0 % 0 0 %

Vanitoso 1 2,5% 0 0 % 0 0 %

Introverso 2 5 % 0 0 % 0 0 %

Fedele, educato, responsabile 2 5 % 5 11,6% 0 0 %

Vivace 0 0 % 3 7 % 4 22,2%

Permaloso, reattivo 0 0 % 2 4,6% 2 11,1%

Disponibile, altruista 0 0 % 4 9,2% 0 0 %

Superficiale 0 0 % 0 0 % 2 11,1%

Dolce con le ragazze 0 0 % 0 0 % 1 5,5%

Cattivo 0 0 % 0 0 % 2 11,1%

totali relativi al carattere 135 % 120,7% 94,3%


ANALISI DEI DATI


Nei limiti imposti dalla disponibilità di dati relativamente poco numerosi e raccolti da un campione casuale è da rilevare che la maggiore percentuale 17/6% di non ammessi e rimandati tra i bulli è da considerare un effetto del loro comportamento scolastico inadattivo che causa disapprendimento. A sua volta, questo ultimo, può essere una concausa secondaria di comportamento ulteriormente disadattato, per i suoi effetti negativi non solo sull’apprendimento, ma anche sull’adattamento alle relazioni sociali che crea, così, un circolo vizioso.



Lo stesso dicasi del voto medio leggermente più basso dei bulli: 6,3/6,8.



Anche l’età media dei bulli leggermente più alta (13,4/13,1) è da mettere in correlazione positiva con il loro inadattamento scolastico e con la conseguente perdita di anni scolastici.



Invece, il prevalente sesso maschile dei bulli (72%), insieme a fattori culturali che vedremo dopo, è da considerare una concausa primaria del loro comportamento inadattivo. Gli ormoni maschili inducono, infatti, comportamenti più aggressivi, rispetto a quelli femminili, ed, inoltre, sappiamo che il bullismo è presente in tante culture, sebbene in forme diverse. Al riguardo si può consultare anche Personality Disorders in questo stesso sito. Ma sono da prendere in considerazione anche fattori culturali, poiché sappiamo anche dai risultati di altre ricerche che le “bulle” sono in continuo aumento, almeno in Italia.



Grande considerazione merita il dato relativo al 2% di padri che esercitano mestieri irregolari o illegali dal quale proviene ben il 22% di bulli, probabilmente, perché più di altri coetanei ereditano, genetica-mente, tendenze biologiche aggressive e/o trovano in famiglia modelli comportamentali devianti dalla condotta adattiva e l’intero nucleo familiare risulta disfunzionale all’adattamento socioculturale anche dei figli. Altrettanto dicasi del dato relativo al 6,4% di padri che svolgono attività libero professionali (commercianti, geometri, imprenditori, artigiani, agenti immobiliari e albergatori) dai quali provengono il 16,5% di bulli. Da un’altra ricerca fatta da questo autore su vari tipi di famiglie di lavoratori regolari e onesti, la quale trova qui una conferma, è risultato che quelle più disfunzionali all’igiene mentale dei figli sono risultate proprio quelle dei liberi professionisti, per lo stress che il lavoro comporta a loro e per il molto tempo e le molte energie che dedicano ad esso. Al riguardo si può vedere, in questo stesso sito, “Igiene mentale e famiglia”.

Le minori percentuali di bulli provengono, infatti, da padri militari e paramilitari (solo il 5,5% dal 15,3% del campione generale), probabilmente, perché i padri sono più abituati, mediamente, rispetto ad altri, a comportarsi in modi più rispettosi della disciplina, e propongono modelli di comportamento più adattivi. Idem, dal 15,3% di insegnanti ed impiegati proviene il 5,5% di bulli, probabilmente, perché sono abituati più di altri, in media, a comporsi in modi subordinati e regolati. Dal 51, 4% di operai proviene solo il 22% di bulli, probabilmente, per gli stessi motivi degli impiegati. Dal 4% di professionisti laureati proviene, invece, il 5,5% di bulli.



Un ruolo positivo nel tenere a freno il comportamento istintivo dei figli giocano, probabilmente, le casalinghe se è vero che solo il 44,5% di bulli ha madri casalinghe, rispetto al 70% del campione generale, mentre, così come già i padri, gioca un ruolo certamente negativo l’1,6% di madri che svolgono attività irregolari od illegali del campione generale dalle quali proviene il 22,2% di bulli.



Metà delle vittime lamenta scarsa protezione da parte dei compagni di scuola, perché vorrebbe essere più difesa. Alcuni hanno dichiarato che i compagni non li hanno difesi “per indifferenza”, altri hanno dichia-rato addirittura che dei compagni di classe hanno goduto, “ridendo alle loro spalle”, delle sofferenze che hanno causato loro i bulli. Solo il 23,2% di “bulli e vittime” ha lamentato la stessa cosa, probabilmente, perché loro accettano maggiormente il conflitto coi compagni di classe o lo vivono in maniera più ludica e partecipano più attivamente ad esso. Lo stesso dicasi fuori dalla scuola: il 12,5% delle vittime lamentano una mancata protezione dei presenti rispetto al 6,9% di “bulli e vittime”. Dal canto loro, alcuni bulli hanno segnalato che i compagni si sono schierati contro di loro (22,2%) ed hanno lamentato che “non si fanno i fatti loro” o che non sono intervenuti (22,2%), “per paura”. Dei veri e propri delinquenti in erba!



Le vittime (32,5%), ovviamente, informano gli insegnanti più dei “bulli e vittime” (14%) e più dei bulli (0%) e segnalano più interventi a loro favore (rispettivamente, 17,5%, 4,6% e 0%). Alcuni bulli informano i genitori (22,2%), allo scopo di prepararli ad essere chiamati a scuola per rendere conto del loro comportamento o per chiederne la protezione, ed altri ne segnalano le reazioni contrarie (11.1%), a dimostrazione che non sempre il comportamento dei bulli è da attribuire a fattori psicologici (p. es., cattiva educazione o cattivi esempi) e che, a volte, è da attribuire a fattori genetici.



Alcune vittime lamentano scarsa protezione a scuola anche da parte degli insegnanti (5 + 2,5 = 7,5 %) e giudicano i loro metodi educativi “troppo permissivi”(5 + 10 = 15%). Lamentano me-no (2,5 + 2,5 = 5%) la protezione dei loro genitori. Lamentano di più la scarsa protezione da parte degli insegnanti, comprensibilmente, i “bulli e vittime” (4,6 + 4,6 = 9,2%) e, soprattutto, i bulli (27,7%).

Ma questi ultimi sono i più soddisfatti sia dei metodi educativi degli insegnanti (66,7%) che di quelli dei loro genitori (66,7%): una sorta di riflesso a scuola di ciò che accade in società dove il lassismo morale e il garantismo legislativo consentono ai più delinquenti ed ai più corrotti maggiori soddisfazioni, rispetto ai più onesti, per la notevole libertà di azione di cui possono godere!



Infatti, i bulli sono più fiduciosi in sé (16,5%) e si sentono più furbi (16,5%) degli altri; d’altro canto, le vittime si sentono più oneste e intelligenti (22,5%), ma hanno maggiore sfiducia in sé (20%) e si sentono più rifiutate (12,5%).


E’ da rilevare che hanno espresso propri sentimenti soprattutto le vittime, certamente per la loro maggiore sofferenza e per il loro maggiore bisogno di comunicarla e di trovare qualcuno che le aiuti: 130%, rispetto al 108,7% di “bulli e vittime” ed al 99,4% dei bulli.


Lo stesso dicasi per la descrizione del proprio carattere: sono più portati ad auto-analizzarsi soprattutto le vittime (135%, rispetto al 120,7% di “bulli e vittime” e al 94,3% dei bulli). Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto della personalità si possono notare le diversità qualitative, oltre che quantitative, tra l’una e l’altra categoria.


Anche l’analisi delle attività svolte nel tempo libero mostra diversità qualitative oltre che differenze quantitative. Tra le prime é la preferenza per quelle di movimento fisico da parte dei bulli (amici = 27,5 + sport, palestra = 27,5 + play station = 5,5 + P.C. = 38,5 + fidanzato/a = 11 = totale 110%), rispetto a “bulli e vittime” (93%) e, soprattutto, alle vittime (60%).

Il contrario si può osservare per le attività più raccolte ed intime che sono maggiormente preferite dalle vittime (lettura = 5 + Chiesa = 5 + hobbies = 15 + TV = 12,5 + casa = 7,5 = totale di 45%, rispetto al 16,2% di “bulli e vittime” e, soprattutto, al 5,5% dei bulli).

Nel complesso esprimono maggiori attenzioni ad attività di tempo libero i bulli (115,8%), poi i “bulli e vittime” (109,2%) ed, infine, le vittime (105%)

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