Creativity Papers blog
Rivista di scrittura creativa, notizie e approfondimento

Ultimi articoli

lunedì 5 luglio 2010

Lettera a Studio Aperto

Prima Paginadi Ettore Gallo
Pubblico la lettera aperta che Giovanni Ugolini, un ragazzo di 14 anni, ha scritto al Direttore di Studio Aperto, Giovanni Toti, in merito al suo editoriale sulla condanna a Dell'Utri. Pubblico a seguito il commento che ho pubblicato sul suo blog, Questo è quanto. Buona lettura:


Urbino, 30 giugno 2010

Gentile Direttore,

sono un ragazzo 14enne. Ho deciso di scriverLe dopo la visione di un filmato che circola in rete (Facebook) che riportava l’edizione delle 18:30 di ieri -296\10- del telegiornale “Studio aperto” che Lei conduce. Sono rimasto allibito, incredulo e sinceramente infuriato. Vorrei richiamare la Sua attenzione su alcuni punti che fanno trasparire l’abbandonata professionalità, serietà, equità e soprattutto verità nelle sue dichiarazioni. Primo: i magistrati di Palermo, lei dice:” Hanno spazzato via le fantasiose ricostruzioni sui rapporti tra mafia e politica nel periodo buio delle stragi”. No. I magistrati di Palermo hanno solo escluso collegamenti del processo con le stragi e la fondazione di Forza Italia con Silvio Berlusconi, oggi nostro amatissimo Premier, confermando il concorso esterno in associazione mafiosa fino al ’92. Come scrive Marco Travaglio: Dunque, anche per la Corte d’appello di Palermo, Marcello Dell’Utri è un mafioso. Dopo cinque giorni di battaglia in camera di consiglio, i giudici più benevoli che lui abbia mai incontrato hanno stabilito quanto segue: fino al 1992, prima in casa Berlusconi, poi nella Fininvest, poi in Publitalia, ha sicuramente lavorato per Cosa Nostra (la vecchia mafia dei Bontate e Teresi, e la nuova mafia dei Riina e Provenzano) e contemporaneamente per il Cavaliere palazzinaro, finanziere, editore, tycoon televisivo. Dopo il 1992, cioè negli anni delle stragi politico-mafiose e della successiva nascita di Forza Italia (un’idea sua), mancano le prove che abbia seguitato a farlo per il Cavaliere politico. Questo, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, è quanto si può dire a una prima lettura del suo dispositivo [...]. Secondo: Lei parla del pentito Spatuzza, così:”Hanno ritenuto incredibili le rivelazioni del pentito Spatuzza, che per anni, pagato dallo Stato, con le sue dichiarazioni ha avvelenato la vita pubblica e la reputazione di tante persone perbene”. No. Lei, Signor Direttore, con quale diritto e su quali valide motivazioni può fare un’affermazione del genere? Il Suo, come molti altri telegiornali ha subito annunciato che erano state smentite le dichiarazioni del collaboratore di giustizia (Spatuzza), ma fintantoché i giudici non renderanno pubblica la loro decisione non è certo e come si può, con un po’ di buon senso, immaginare è che le sue “rivelazioni” non sono state né confermate né smentite poiché senza riscontri le sole sue parole non possano avere valore. (Che i riscontri si potevano trovare, per esempio nella persona del pentito Massimo Ciancimino, se i giudici non l’avessero definito “inattendibile” e “contraddittorio” senza valide motivazioni, Lei, sa in cuor suo se dirlo). Il resto della frase credo sia ugualmente infondata e rispecchia la Sua opinione personale, che un giornalista al Suo livello dovrebbe saper frenare. Terzo: “Nonostante questo, gli stessi giudici hanno trovato il modo di condannare il sen. Dell’Utri a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, un reato molto discusso e francamente molto discutibile”. Anche qui, Direttore, lei ha rinunciato alla professionalità che le compete. Si legge molto chiaramente tra le righe, ma anche nelle stesse, che lei vuole mettere in discussione la decisione dei giudici, e propone la condanna di un mafioso come un altro sgarbo delle “toghe rosse”. Quarta e quasi ultima affermazione, qui Signor Direttore si è veramente messo nei guai:”..e allora, ci viene un dubbio, non è che chi è vicino a Berlusconi, alla fine, qualcosa debba pagare?”. Qui, Lei dichiara praticamente a chi è andato il Suo voto e probabilmente da chi arriva il Suo stipendio. L’infondatezza più totale delle Sue affermazioni mi lascia con l’amaro in bocca e la rabbia nel cuore. Finisce il servizio, dopo aver presentato il processo di Massimo Tartaglia, ecco le Sue parole:”…ma ci viene un secondo dubbio. Non è che chi si accanisce contro Berlusconi, alla fine, non paga mai?”. Anche qui Lei è completamente schierato e ciancia per far compiacere il padrone dei suoi bravi cagnolini (vedi il caso Scodinzolini). Ora, signor Direttore, mi sale un dubbio. Non è che chi serve il potente (Berlusconi), alla fine, ottiene favori e soldi? E, Le dirò, me ne sale anche un altro. Non è che lei, alla fine, non è un giornalista ma un servo? Non è una marionetta impaurita nelle mani del nostro Cavaliere del Lavoro? Lei, signor Direttore, chi è?

P.S.: se un 14enne è riuscito a trovare e smentire le sue affermazioni credo proprio che dovrebbe iniziare a preoccuparsi di quello che le faranno i giornalisti informati e liberi.

Cordiali Saluti,

Giovanni Ugolini

Fonte:http://www.facebook.com/notes/giovanni-ugo/lettera-a-studio-aperto/136334086393800



Toti: studioaperto@mediaset.it



Il mio commento:

Complimenti... sei bravissimo. E pensare che abbiamo solo un anno di differenza! Cazzo, ti ammiro. Anche io qualche anno fa ero incazzato come te in politica, poi mi sono perso dietro "le nuvole e la poesia" (Guccini, Quattro Stracci)..

Continua così! Un consiglio, però: l'incazzatura verso il berlusconismo (più che lecita, anzi d'obbligo!) spesso tende a far allineare l'incazzato su posizioni dei politici apparentemente "più incazzati" (IdV, per indenderci). Beh, a mio modestissimo avviso, non ti rinchiudere su queste posizioni.
Da 15 anni in Italia il centro-sinistra cerca di cogliere e si scervella sulla complessissima figura di Berlusconi e di batterlo solamente criticando le sue azioni e/o intenzioni. E da 15 anni il centro-sinistra viene costantemente battuto (con eccezioni più uniche che rare!).
Non dico che ci si debba ridurre a posizioni veltroniane di "volemoce bene" e di ipocrito fair play: Berlusconi va contestato anche sulle azioni e sulle idee, ma innanzitutto bisogna trovare una nuova idea di società. In Italia ormai il Berlusconismo è diventato una vera e propria forma di società, Berlusconi ci monopolizza. Non si può sconfiggere questa società con metodi distruttivi dall'interno, ma con idee di ampio respiro che spazzino come una folata di vento la pochezza di questa società tivùcentrica.
Conosci i teoremi di incompletezza di Godel? Fondamentalmente sostengono che per comprendere (e quindi stravolgere) un sistema, si debba uscire dal sistema stesso. Questo è precisamente ciò che voglio dire: bisogna concepire un'idea di società isolata dal sistema berlusconiamo, un'idea di società equa, solidale, (magari di Sinistra ) totalmente diversa dall'egoismo borghese propinato dalla società Berlusconiana, e una volta concepita l'idea, lavorare fra i cittadini, nelle piazze, sporcarsi le mani, per far capire che il berlusconismo non è "il meno peggio" e che non bisogna accontentarsi ad essere marionette "quieto-disperate" (citando "L'attimo fuggente"). So che è un progetto difficile, di lunga durata e di ampio respiro e so che è più semplice abbandonarsi sulle posizione forcaiole tipo IDV, aspettando la dipartita del Capo, ma così non si giungerà a nulla: a Berlusconi seguirà un altro Berlusconi e a lui un altro ancora; la società ormai è malata: bisogna guarirla con le idee, non con pigre speranze!! E per guarirla c'è bisogno di Sinistra, non di PD e IDV: ti consiglio di leggere Carta, un onesto settimanale di Sinistra, ma non di quella Sinistra senza idee sopra citata, ma una Sinistra che si fa domande e trova risposte, e con esso le risposte eque per cambiare l'Italia e magari il Mondo..

Nessun commento:

Posta un commento