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venerdì 9 luglio 2010

Ode al minchione

Prima pagina
Voglio rendere pubblico il mio amore per una particolare categoria di uomo: il Minchione.

Di sesso sia maschile che femminile, il Minchione lo conosci subito, ne avrai incontrati a centinaia che scorrazzano liberi per strada.

Ti sarà capitato di notare qualcuno allungare un braccio fuori dal finestrino per gettare una carta, un fumatore buttare a terra la siga, sputare la cicca, lasciare al vento la confezione di uno snack…

Ecco, questo è il Minchione.

Si, dai… Chissà quanti ne conosci.

Il Minchione lo riconosci dal gesto compulsivo e dalla scioltezza del comportamento. Mano sinistra fuori, testa a destra. Non vedo, non sento, non succede nulla.

Io ti voglio bene, Minchione. Mi regali attimi di ilarità. Mentre sono in fila nel traffico, non manco mai di andare alla ricerca di uno dei tuoi pari. Lo so che non mi deluderete, siete tanti, siete nazione, siete popolo.

Ed io ne rido.

Rido perché sono un collezionista delle umane amenità. Rido perché adoro la tua improntitudine, la tua spensieratezza. Rido perché conosco la fiaba della carta sporca.

Come, non la sai? Te la racconto io, caro il mio Minchione.

La Carta Sporca venne gettata da un finestrino di un auto nella convinzione che occorresse tenere pulita la macchina dalla sozzura. Povera Carta Sporca, costretta a girare il mondo in cerca di un posto dove stare. Ma, ecco che, improvvisamente, la Carta Sporca si accorge che la terra è piena di rifiuti abbandonati, che questi rifiuti rappresentano una massa errante che gli uomini non vedono o non vogliono vedere. Fu così che la Carta Sporca iniziò il suo viaggio attorno al globo, verso paesi sempre più poveri e derelitti per incontrare altri della sua specie e meditare vendetta.

Gira e rigira, la Carta Sporca cambia forma e sostanza, si mescola, muta. E poi, la vendetta.

L’uomo che l’abbandonò non sarà mai più capace di riconoscerla, eppure la nostra amica torna indietro sotto forma di particella, di molecola, di minuscolo pulviscolo infetto. L’uomo che l’abbandonò non saprà mai l’origine della sua malattia, ma la vendetta è compiuta….

Capito, Minchione? Capito? Hai capito perché rido? Sei tu la causa della sporcizia del tuo organismo, della mutazione delle tue cellule. Eppure, volevi solo tenere “pulita” la tua macchinetta…

Pensa, Minchione, che c’è gente che sulla tua compulsione ci fa pure i soldi. C’è gente che non lo fa gratis come fai tu. Ci lucra sopra.

Hai capito, ora, quanto sei Minchione????

Nuccio Cantelmi

Cane Sciolto

1 commento:

  1. Correggere il link (vedi "leggi Ereticamente" )

    da cio':

    ttp://www.ereticamente.it/

    a cosi...

    http://www.ereticamente.it/

    Buona continuazione..

    RispondiElimina