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giovedì 3 settembre 2009

Perchè il potere cresce

Seconda pagina - focus



Quando diciamo che quel politico corrotto ci ha deluso, cosa stiamo dicendo? Per risolvere il problema abbiamo cercato per anni il politico santo che ci salvi contro gli altri corrotti, e abbiamo idealizzato gruppi che si spacciavano per incorruttibili e privi di brame di potere. Gli individui alla base sono tutti imperfetti e, chi più chi meno ha i suoi difetti. A parte estremi patologici di disturbi della personalità dei grandi dittatori, ed estremi invece pieni di amore per il prossimo come le figure di Buddha o Gesù, le persone normali sono soggette agli stessi impulsi individuali ed egoistici di tutti.

Il Problema è che il sistema mondiale (sociale, economico e politico) premia e porta in alto nelle stanze dei bottoni i più individualisti, scaltri, competitivi, invidiosi, aggressivi, determinati e insensibili. Alla lunga, la rete di controllo della politica, dell’economia e dei media sarà il recipiente che seleziona quei personaggi malati di potere che estremizzano di più questi difetti. La società tutta, a sua volta, tenderà a diventare lo specchio delle leggi e dei modelli imposti da pochi tra i personaggi più egoisti.

UN SISTEMA CHE NON DEGENERA

Bisogna abbandonare un sistema degenerativo dove sono i più egoisti del paese a decidere per tutti e contribuire a promuovere un nuovo sistema che considera il naturale individualismo dell’uomo ma non lo estremizza. Un sistema stabile che sia immune alla progressione e all’accentramento del potere lasciando libertà a tutti. Non possiamo evitare definitivamente che ci possano essere persone malate, bugiarde e avide di potere che bramino alla poltrona del comando. Però le leggi del sistema sociale, al contrario degli impulsi innati dell’uomo, non sono immutabili, e possono essere cambiate nel corso degli anni.

Modifichiamo i posti di potere, non cerchiamo un uomo santo.

Come nasce un posto di potere nei sistemi civili e democratici? Nasce dall’accettazione dei cittadini di lasciarsi gestire, a vari livelli, dalle autorità che possono promulgare leggi ed imporle con le forze dell’ordine verso gli individui che hanno volontà diverse. Il potere delle autorità politiche regola sia l’espressione dei cittadini (manifestazioni, scioperi, regolamentazione del web, leggi elettorali, forze dell’ordine, magistratura) sia le informazioni che i cittadini ricevono (leggi sulle televisioni, sull’editoria, sul web, sulle pubblicità, ecc..). Agendo su questi punti nevralgici si aumenta sempre di più la distanza dal cittadino al centro di potere che acquisisce autonomia come fosse una casta a sé. Se poi un politico ha interessi anche nell’economia o nei media il processo diventa più rapido, e agisce direttamente sui media per acquisire consensi con le tecniche di controllo delle masse.

In sostanza chi ha un forte potere può imporre la propria volontà sugli altri, ed esprimere senza troppe limitazioni gli istinti individualisti che abbiamo definito inizialmente, è quindi il posto ambito per eccellenza dalle persone più egoiste e individualiste della popolazione. Se abbiamo un grandissimo faro sopra la città, le falene si dirigeranno lì a migliaia e combatteranno fra di loro per mantenere il posto più vicino alla grande luce. Abbiamo provato a limitare la libertà delle falene e a negare l’esistenza di certi istinti, ma alla fine tutto torna come prima… Perché non prendiamo atto dei nostri istinti e non spegniamo il faro? Più la luce viene abbassata, più le falene si distribuiscono liberamente fra le lampade delle case vicine.

Il principio è molto semplice: I colossi economici e i politici più egoisti si rivolgono naturalmente verso qualsiasi accentramento di potere allo scopo di circoscrivere i propri guadagni a scapito dei semplici cittadini che hanno delegato la scelta ad altri. Ogni sistema che permette qualsiasi tipo di gerarchia di potere, dove un gruppo di persone è delegato dagli altri per scegliere, permette all’istinto individualista dell’uomo agire sugli altri e determina, esteso su larga scala, i problemi dell’accentramento progressivo e dello sfruttamento.

Non esiste nessuna altra soluzione. Per fermare il capitalismo bisogna avere un sistema senza potere e autorità. Ma cosa significa un mondo senza potere?

PERCHE’ IL POTERE CRESCE?


Finché il mio istinto egoista mi porta a tenere una mela più degli altri il male è circoscritto, ma quando alcuni gruppi controllano mezzo mondo mentre la maggior parte delle persone vive di stenti e ogni giorno 30.000 bambini muoiono per problemi legati alla povertà (la metà dei decessi per FAME!) allora il problema è immenso. Per agire sull’origine del potere su scala mondiale, bisogna capirne bene l’essenza. Come si rafforza il potere a livello mondiale? Quali sono le dinamiche mondiali per cui si arriva dalla mela al mondo? Perché gli istinti egoistici dell’uomo si diffondono sempre di più a scapito degli altri istinti? E quale è il motivo essenziale di tale progressione?

La vita degli individui in società è fatta di interazioni: Dagli altri verso me, e da me verso gli altri. Ognuno può ascoltare, decidere e agire.

L’accentramento progressivo del potere su scala mondiale si crea quando le interazioni fra gli uomini, in ogni possibile direzione, vengono mediate o controllate.

Agire: Più la la facoltà di scegliere è indiretta, più l’istinto individualista avrà potere di sfruttare.

Ricevere: Più le informazioni che abbiamo sono mediate, più l’istinto individualista avrà potere di sfruttare.

Sia in un senso che in un altro non deve determinarsi alcun gruppo di controllo, perché sarà inglobato dalla travolgente progressione mondiale del capitalismo, influenzando tale mediazione per accaparrarsi sempre più potere a scapito degli altri. Ogni organo che freni, separi, diriga o organizzi lo scambio di informazioni e azioni favorisce l’accentramento di potere progressivo e quindi, lo sfruttamento a cascata di chi ha meno potere.

IL DENARO VALE OVUNQUE

Ogni nazione è sovrana solo nel suo territorio e agisce nei suoi limiti, il denaro invece non conosce barriere. Il suo potere non si ferma di fronte alle frontiere degli stati e la progressione del capitalismo agisce a livello mondiale. In parole povere la legge del denaro si impone a livello mondiale arrivando ai politici di ogni nazione, mentre quella politica agisce solo all’interno della singola nazione. Si creano così nazioni ricche e nazioni sempre più povere e il problema in senso generale non viene mai affrontato.

Il problema del capitalismo non potrà mai essere risolto da un singolo stato, infatti, il primo fattore di mediazione nelle interazioni del mondo è quello esercitato dai singoli stati con leggi diverse.

http://eccocosavedo.blogspot.com/2009/05/soluzione-al-capitalismo-3perche-il.html

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