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giovedì 3 settembre 2009

Senza libertà di informazione e senza cultura il 'regime' vince

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di Articolo 21.

Pubblicato anche dal "Diego Garcia blog".

E’ davvero essenziale costruire una straordinaria ( nel senso proprio di non ordinaria) mobilitazione, già a settembre, sulla libertà di informazione e di cultura. Parole quasi soppresse, nella loro declinazione democratica, nell’attuale tempo italiano. Dal ‘berlusconismo’, vero e proprio fenomeno di populismo autoritario, cementato dalle ‘reti unificate’ della televisione. E così i dolorosissimi tagli alla cultura, alla scuola –molto parzialmente corretti, dopo un’aspra battaglia, dal governo- altro non sono che la devastazione dei saperi collettivi. Tanto più grave e clamorosa ora che si avvicina il compimento della biblioteca digitale e che le opportunità tecniche rischiano di diventare la gabbia omologante della postmodernità. Contro le nuove manipolazioni e i nuovi bavagli non è più lecito stare a guardare. Anzi. Dopo l’eccellente proposta lanciata da Franceschini, si individui subito una data per riunire un vasto, aperto, non solo partitico, comitato promotore della manifestazione. Con la presenza attiva, la copromozione, anche dei soggetti resi muti, invisibili dalla crisi, i tanti senzalavoro e i moltissimi precari. I migranti. I volti, noti o meno noti, che hanno riempito,abbellendolo, il nostro immaginario.Senza libertà di informazione e senza attività culturale una società perde il suo statuto democratico, il ‘regime’ vince.Non mancano casi, occasioni, esempi: dai dati sulle presenze politiche nei telegiornali, alla vicenda dell’uscita della Rai da Sky incomprensibile se non tenendo in conto solo gli interessi di Mediaset, alla crisi dei giornali, alla chiusura di teatri, di orchestre. Al dramma della disoccupazione, dei prepensionamenti, del precariato diventato cosa normale. Serve l’unità di tutte le opposizioni. E di tutto il Pd.

Certo le vicende Rai non possono e non debbono avere a che fare con il congresso di un partito. Ci mancherebbe anche questo.Serve, senza chiacchere e diversivi, una enorme mobilitazione, che abbia tra i protagonisti anche la ‘destra che non c’è’, la parte conservatrice della società non in sintonia con il ‘berlusconismo’.
‘Non ho tempo’ scriveva un famoso matematico. Appunto.

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1 commento:

  1. sono d'accordo x una grande mobilitazione..ke abbia tra i protagonisti pure "la sx ke nn c'è".. xkè negli ultimi anni, la sx (come la dx) hanno contribuito ambedue, a creare instabilità e insicurezza negli italiani..se siamo giunti dove siamo..la colpa nn è solo dei politici, corrotti o nn..ma anke nostra..sono stati e sono il disinteresse e l'ignoranza verso la politica, ke ci hanno condotto verso il "regime"..e forse, anke tanta idiozia..idioti, sono quegli individui, convinti ke finora, ci ha governato la sx...dimenticando ke, fino al 1992 a governare l'italia, è stata la dc..dove,vi erano uomini di centrodx e di centrosx..immaginate craxi.. lo vedete meglio a dx con il compagno...ops, pardon;-) l'amico berlusconi o a sx??..fanfani (e nn solo) era un fascista..spariti "nomi di partiti" come:dc..psi, msi, all.naz...la quercia, etc..in parlamento, sono rimasti (o quasi)gli stessi individui..come si può dare e ridare fiducia a persone ke hanno affossato oppure,stanno affondando la ns Nazione??..no altro comment...Le mie patate sono veramente speciali:))) ne ho regalate + di 40kg e lo spezzatino, domenica, era gustosissimo..penso ke si sarebbe leccato baffi&capelli pure il ns "presidente"!!!

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