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venerdì 9 ottobre 2009

La storia sconosciuta di 5 Eroi cubani # 2

Seconda pagina - Cronaca


Chi sono i Cinque
Minibiografie per conoscerli da vicino

di Marsilia Verti.


Antonio Guerrero Rodríguez

Di sicuro, quando nacque a Miami il 18 ottobre 1958, nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe dedicato la sua vita a difendere la sua terra, quella da cui se ne erano fuggiti i suoi genitori - Antonio Guerrero Cancio, che ora è morto, e Mirta Rodríguez Pérez - durante la sanguinosa dittatura di Batista, e a cui avevano fatto ritorno, pieni di gioia e di speranza, dopo il trionfo della Rivoluzione. Antonio si è laureato in Ingegneria delle Costruzioni Aeroportuali all’Università Tecnica di Kiev, nella ex-Unione Sovietica. Il suo lavoro più importante è stato l’ampliamento dell’Aeroporto Internazionale di Santiago de Cuba.
E’ anche un poeta. Ha scritto un buon numero di poesie delle quali è stata pubblicata una selezione in inglese e in spagnolo, dal titolo ‘Dalla mia altezza’. Ha due figli.
Nonostante la sua dura e difficile situazione mantiene serenità e fiducia nel popolo cubano e nella solidarietà internazionale perché sa di avere agito per il bene, contro il male e contro la violenza. Lui è per la pace, parola di sua sorella Maria Eugenia che, quando parla di lui, lo descrive come una persona di pace, che ha sempre dato molto amore e che ha costantemente seguito la strada del bene. “E’ una persona semplice, e che io ammiro molto, perché ha un forte spirito di abnegazione, disinteressato alle cose materiali, e capace di dare agli altri tutto quello che ha, che sia tanto o poco”, dice Maria Eugenia. E suo figlio Tony (come lui) immagina che in prigione sia al freddo, vorrebbe portargli qualcosa per coprirsi, ma, ancora di più “Non so cosa darei per poter tornare con lui sulla Gran pietra e scalare insieme la montagna – dice- e aggiunge “sono fiero di mio padre, perché ha fatto di me un figlio felice, e la su bontà mi guida, quella bontà che si manifesta anche nella prigione che lui ha trasformato in un laboratorio per leggere e creare e dove, nonostante la situazione, riesce a mantenere intatti i suoi sogni, i suoi ideali e il suo ottimismo”.

E’ stato condannato all’ergastolo, più altri 10 anni di carcere.


10 ottobre tutti in piazza a Milano

Per adesioni: www.italia-cuba.it


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